La Bce ha tagliato i tassi dello 0,25%

Dopo il dato finale dell’inflazione di marzo per la zona euro arrivato al 2,2% su base annua (2,4% per il dato core), a banca centrale europea ha confermato un nuovo taglio dei tassi. Si tratta del terzo dall’inizio di questo travagliato 2025 e del settimo da giugno 2024. La numero uno della BCE ha infatti annunciato di aver tagliato il tasso depositi a 2,25% dal precedente 2,5% a sua volta frutto di un altro taglio dello 0,25% confermato dopo la riunione di marzo. In calo anche il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali c(da 2,65% a 2,40%) e quello sui prestiti marginali (da 2,90% a 2,65%). Alla base della decisione le turbolenze e la guerra, ormai mondiale, sui dazi, che hanno creato un’incertezza diffusa e alimentato nuovi  timori sulla crescita economica non solo della zona euro ma anche dell’intero sistema mondiale. Report & analisi 17 Aprile 2025 Borse deboli, sullo sfondo BCE e l’incontro Meloni-Trump Le borse europee, come il resto dei mercati internazionali, navigano ancora a vista data l’evoluzione imprevedibile delle politiche protezioniste statunitensi 17 Aprile 2025 donald trump dazi giorgia meloni Guarda ora “L’economia dell’area dell’euro ha sviluppato una certa resilienza contro gli shock globali, ma le prospettive di crescita si sono deteriorate a causa delle crescenti tensioni commerciali”. “L’aumento dell’incertezza rischia di ridurre la fiducia di famiglie e imprese, e la risposta avversa e volatile del mercato alle tensioni commerciali avrà probabilmente un impatto più restrittivo sulle condizioni di finanziamento. Questi fattori potrebbero ulteriormente incidere sulle prospettive economiche dell’area dell’euro.”. Queste le parole rese nella nota ufficiale. Una scelta ampiamente prevista dai mercati e che appare quasi obbligata alla luce delle forti tensioni commerciali e di un rafforzamento progressivo dell’euro. Per la moneta unica si parla infatti di un +10% da inizio anno sul dollaro con acquisti massicci anche da parte degli hedge fund. Parallelamente si è visto anche un drastico calo delle quotazioni sul fronte degli energetici a loro volta sotto pressione a causa delle paure di una possibile recessione mondiale. Economia 25 Marzo 2025 Dazi, Trump promette tariffe su auto e prodotti farmaceutici nel “prossimo futuro” Delegazione Usa in India per incontri bilaterali 25 Marzo 2025 trump dazi tariffe Guarda ora

Apr 17, 2025 - 14:06
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La Bce ha tagliato i tassi dello 0,25%

Dopo il dato finale dell’inflazione di marzo per la zona euro arrivato al 2,2% su base annua (2,4% per il dato core), a banca centrale europea ha confermato un nuovo taglio dei tassi. Si tratta del terzo dall’inizio di questo travagliato 2025 e del settimo da giugno 2024. La numero uno della BCE ha infatti annunciato di aver tagliato il tasso depositi a 2,25% dal precedente 2,5% a sua volta frutto di un altro taglio dello 0,25% confermato dopo la riunione di marzo. In calo anche il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali c(da 2,65% a 2,40%) e quello sui prestiti marginali (da 2,90% a 2,65%).

Alla base della decisione le turbolenze e la guerra, ormai mondiale, sui dazi, che hanno creato un’incertezza diffusa e alimentato nuovi  timori sulla crescita economica non solo della zona euro ma anche dell’intero sistema mondiale.

Report & analisi
17 Aprile 2025
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“L’economia dell’area dell’euro ha sviluppato una certa resilienza contro gli shock globali, ma le prospettive di crescita si sono deteriorate a causa delle crescenti tensioni commerciali”. “L’aumento dell’incertezza rischia di ridurre la fiducia di famiglie e imprese, e la risposta avversa e volatile del mercato alle tensioni commerciali avrà probabilmente un impatto più restrittivo sulle condizioni di finanziamento. Questi fattori potrebbero ulteriormente incidere sulle prospettive economiche dell’area dell’euro.”. Queste le parole rese nella nota ufficiale.

Una scelta ampiamente prevista dai mercati e che appare quasi obbligata alla luce delle forti tensioni commerciali e di un rafforzamento progressivo dell’euro. Per la moneta unica si parla infatti di un +10% da inizio anno sul dollaro con acquisti massicci anche da parte degli hedge fund. Parallelamente si è visto anche un drastico calo delle quotazioni sul fronte degli energetici a loro volta sotto pressione a causa delle paure di una possibile recessione mondiale.

Economia
25 Marzo 2025
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Già dalla mattinata la maggior parte degli analisi aveva messo in conto non solo il taglio che è stato poi confermato ma anche un atteggiamento futuro, da parte della BCE incentrato su un forte attivismo come strategia reattiva per riuscire a calmierare le immediate conseguenze della guerra dei dazi, una guerra sempre più imprevedibile.
Strategia che dovrebbe essere basata sulla più ampia flessibilità.

Dall’altra parte dell’oceano, invece, aumentano le tensioni tra il presidente Donald Trump e la Federal Reserve con il primo che ha nuovamente fatto pressioni sulla banca centrale affinché anch’essa come la sua collega europee, decida di tagliare i tassi.

Report & analisi
10 Aprile 2025
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In un post su Truth Social , Trump ha dichiarato: “Le previsioni dicono che la BCE taglierà i tassi di interesse per la settima volta, eppure Jerome “Troppo Tardi” (soprannome dato da Trump a Powell N.d.R) Powell, perché è sempre IN RITARDO E SUL LATO SBAGLIATO, ha pubblicato ieri un rapporto che è stato un altro, e tipico, completo “pasticcio!”. I prezzi del petrolio sono in calo, i generi alimentari (persino le uova!) sono in calo e gli Stati Uniti si stanno ARRICCHENDO CON I DAZI. “Troppo Tardi” avrebbe dovuto abbassare i tassi di interesse, come la BCE, molto tempo fa, ma dovrebbe certamente abbassarli ora. Le dimissioni di Powell non arriveranno abbastanza in fretta!”.
Una posizione drastica che si è estesa fino al minacciato licenziamento, provvedimento che il presidente, per legge, non può attuare.

Economia
20 Marzo 2025
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Non è la prima volta che Trump critica l’approccio di Powell alla politica monetaria statunitense. Il 4 aprile, due giorni dopo l’annuncio dei dazi per il “Giorno della Liberazione” Trump ha scritto che sarebbe stato “il momento PERFETTO per il presidente della Fed Jerome Powell per tagliare i tassi di interesse. È sempre ‘in ritardo’, ma ora potrebbe cambiare la sua immagine, e in fretta”.

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