Kate Middleton può brindare con una birra scura alla sua vittoria contro il tumore e le campagne mediatiche architettate ai suoi danni. Si torna alla normalità
Kate Middleton beve una birra scura irlandese per festeggiare San Patrizio. La foto è datata marzo 2025, anni luce dal video che nello stesso mese di un anno prima aveva lasciato il mondo esterrefatto spegnendo mesi di flussi inarrestabili di teorie cospirazioniste sul motivo del suo essersi eclissata dalla scena pubblica. La vita della principessa […] L'articolo Kate Middleton può brindare con una birra scura alla sua vittoria contro il tumore e le campagne mediatiche architettate ai suoi danni. Si torna alla normalità proviene da Il Fatto Quotidiano.

Kate Middleton beve una birra scura irlandese per festeggiare San Patrizio. La foto è datata marzo 2025, anni luce dal video che nello stesso mese di un anno prima aveva lasciato il mondo esterrefatto spegnendo mesi di flussi inarrestabili di teorie cospirazioniste sul motivo del suo essersi eclissata dalla scena pubblica.
La vita della principessa del Galles sta lentamente tornando alla normalità anche se i medici ancora sconsigliano viaggi troppo faticosi all’estero e un’agenda troppo fitta. Sarà pure con un filo di gas, ma la macchina della futura regina, oggi, è ormai ripartita, ma dopo un anno speso sulle montagne russe. Era il 22 marzo 2025 quando Kensington Palace decise di dire la verità, ormai determinato a prendere in mano la situazione e fermare l’ondata di cattiverie scatenate contro una donna, malata, che cercava di difendere la sua privacy.
Alle quattro di quel pomeriggio, il primo briefing “off the records”, a taccuini chiusi, aveva lanciato in anteprima la notizia ai giornalisti che sono accreditati a palazzo. Alle sei, tutte le redazioni erano pronte davanti agli schermi della BBC per seguire in diretta il video voluto da Kate nel quale lei stessa parlava al mondo guardando negli occhi tutti coloro che stavano attraversando il suo stesso percorso nel tunnel del cancro.
371 parole, ricorda Rebecca English del Daily Mail, tutte scritte di suo pugno perchè era lei in prima persona a voler dare voce al suo dolore, alle sue paure e alla disperata ricerca di speranze alle quali aggrapparsi.
La principessa del Galles si era sincerata che tutto avesse inizio con i bambini, the kiddies, lontani da ogni pericolo, da ogni voce mal posta, da ogni commento. Le scuole erano appena state chiuse per le vacanze di pasqua e George, Charlotte e Louis stavano andando nelle campagne del Norfolk con la famiglia, protetti da ogni possibile reazione che quel video avrebbe prodotto.
Come noto, la regola d’oro dei prossimi coronati che siederanno sul trono inglese è “family First”, prima la famiglia, prima vengono i bambini e i doveri nei loro contorni, poi il resto. Più o meno, perché sarà davvero complesso mantenere questo intendimento quando William e Kate saranno chiamati a sempre maggiori responsabilità e “dovranno farsi vedere per essere creduti”, come diceva la nonna Elisabetta II. Saggiamente.
Certo, in circostanze eccezionali che quella attraversata da dicembre 2023 a settembre 2024, quando Kate ha comunicato di essere “Cancer free”, le regole spesso saltano.
Così come sono saltati i meccanismi di difesa che hanno aperto praterie a spietate operazioni di diffamazione che, successivamente, una inchiesta della Bbc avrebbe smascherato puntando il dito contro “bot russi”.
Il controllo della narrazione delle vicende dei Windsor era saltato da gennaio quando a breve distanza l’uno dall’altro, un comunicato di Buckingham palace aveva annunciato che re Carlo era stato ricoverato in ospedale per un intervento di adeguamento della prostata ingrossata e di lì a breve, si era saputo che nello stesso ospedale, anche Kate era stata operata per un intervento addominale non meglio specificato.
Ma quando il silenzio della principessa e i ripetuti errori dello staff della comunicazione di Kensington palace avevano cominciato a diventare insostenibili, i social sono letteralmente impazziti facendo la loro parte nel creare caos e alimentare disinformazione.
La BBC, grazie ad una inchiesta sull’accaduto, ha successivamente rivelato che la campagna ingaggiata contro la famiglia reale sarebbe stata amplificata da “gruppi di disinformazione russi” intenzionati ad aumentare la diffusione delle teorie cospirazioniste in circolazione sui social. Tutto il materiale falso che nasceva on line veniva amplificato, riproposto e diffuso con massima enfasi rendendo più difficile il tracciamento perché chi spargeva disinformazione non era di fatto la fonte della stessa, ma solo una cassa di risonanza molto ben gestita.
Obiettivo finale era quello di destabilizzare la famiglia reale che, si voglia o no, resta comunque un elemento di grande coesione con una forza identitaria e di unità per tutto il Regno Unito.
Oggi Kate può brindare con una birra scura alla sua vittoria contro la malattia e contro le campagne mediatiche architettate a suo danno, ma la lezione sarà stata imparata?
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