iPhone 16 e 17, i dazi USA mettono a rischio i 999 dollari dopo anni di stabilità
Molto improbabile che Apple non sia costretta a ritoccare i prezzi
Il prezzo di iPhone negli Stati Uniti potrebbe aumentare dopo parecchi anni di stabilità. Sarebbe l'effetto (uno degli, a dire il vero...) dei dazi di Trump che dall'annuncio in poi hanno mandato in subbuglio i mercati di tutto il mondo. Se non arriverà una retromarcia del presidente USA (e non c'è alcun segnale in tal senso) o un accordo tra i Paesi coinvolti, la possibilità che il prezzo degli iPhone 17 vada su anche negli USA è tutt'altro che remota.
Una sorta di effetto boomerang che metterebbe fine ad anni di stabilità e obbligherebbe Apple a un cambiamento di strategia, di approccio. Dal debutto di iPhone X nel 2017 a 999 dollari, il prezzo d'attacco del suo modello di punta negli USA, che ai giorni nostri è iPhone 16 Pro, è rimasto inalterato. L'unico aumento al prezzo d'attacco ha riguardato iPhone 15 Pro Max nel 2023: 100 dollari in più ma a fronte di uno spazio di archiviazione raddoppiato, 256 piuttosto che la configurazione (eliminata) con 128 GB.
È Mark Gurman nella newsletter Power On di Bloomberg a fare un excursus sulla situazione, ma il tema era già stato affrontato da fonti diverse (si dice che il modello di punta possa sfiorare i 2.300 dollari) e data l'importanza siamo certi che sarà di tendenza nelle prossime settimane.
