“Io sono ancora qui”: perché tutti dovremmo vedere il film brasiliano che ha trionfato agli Oscar 2025

Il cinema internazionale ha trovato un nuovo protagonista: Io sono ancora qui di Walter Salles, che si è aggiudicato l’Oscar come Miglior Film Internazionale. Per il Brasile si tratta di un risultato storico, il primo riconoscimento in questa categoria dopo diverse candidature nel corso degli anni. Ambientato negli anni ‘70, il film racconta una pagina...

Mar 3, 2025 - 13:56
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“Io sono ancora qui”: perché tutti dovremmo vedere il film brasiliano che ha trionfato agli Oscar 2025

Il cinema internazionale ha trovato un nuovo protagonista: Io sono ancora qui di Walter Salles, che si è aggiudicato l’Oscar come Miglior Film Internazionale. Per il Brasile si tratta di un risultato storico, il primo riconoscimento in questa categoria dopo diverse candidature nel corso degli anni.

Ambientato negli anni ‘70, il film racconta una pagina dolorosa della storia brasiliana durante la dittatura militare. Al centro della vicenda c’è Eunice Paiva, moglie di Rubens Paiva, un ex deputato laburista arrestato e scomparso in circostanze misteriose. Rimasta sola con i suoi cinque figli, Eunice deve affrontare una realtà dura e ingiusta, cercando di sopravvivere e, al tempo stesso, di ottenere giustizia per il marito.

Il racconto si basa sul libro Ainda estou aqui di Marcelo Rubens Paiva, figlio della coppia e oggi noto giornalista. Il film non si limita a denunciare la violenza del regime, ma è anche il ritratto intimo di una donna che, di fronte alla tragedia, trova la forza di reinventarsi e resistere.

Un film che lascia il segno

La pellicola ha superato una forte concorrenza, battendo titoli acclamati come Emilia Pérez (Francia), Il seme del fico sacro (Germania), The Girl With the Needle (Danimarca) e Flow – Un mondo da salvare (Lettonia). La vittoria è stata accolta con grande entusiasmo per il valore artistico del film e soprattutto per il suo significato politico e storico.

Walter Salles, già noto per Central Station (1998), ha dedicato il premio a tutte le donne che hanno dovuto affrontare regimi oppressivi, con un pensiero speciale per Fernanda Torres e Fernanda Montenegro, le due attrici che hanno dato vita alla protagonista sullo schermo.

La regia di Salles, combinata con un’interpretazione intensa di Fernanda Torres, trasforma il film in un’opera carica di emozione e autenticità. Io sono ancora qui non è solo un racconto di sofferenza, ma anche una testimonianza di resilienza e coraggio, un messaggio potente che attraversa il tempo e le generazioni. Con questo Oscar, il cinema brasiliano conquista un posto d’onore nel panorama mondiale e dimostra il suo potere di raccontare storie che lasciano il segno.

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