Investire in ETF: guida completa per principianti ed esperti

Sempre più persone scelgono di investire in ETF per gestire con più consapevolezza i propri soldi e costruire un futuro più sereno. È una modalità semplice e accessibile per far crescere i risparmi, sempre più necessaria per affrontare incertezze e imprevisti. La vera difficoltà spesso non è iniziare, ma capire quali strumenti siano davvero adatti […] L'articolo Investire in ETF: guida completa per principianti ed esperti proviene da IoInvesto SCF.

Mag 8, 2025 - 15:55
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Investire in ETF: guida completa per principianti ed esperti

Sempre più persone scelgono di investire in ETF per gestire con più consapevolezza i propri soldi e costruire un futuro più sereno. È una modalità semplice e accessibile per far crescere i risparmi, sempre più necessaria per affrontare incertezze e imprevisti.

La vera difficoltà spesso non è iniziare, ma capire quali strumenti siano davvero adatti ai propri obiettivi. Con così tante opzioni disponibili, orientarsi da soli può diventare complicato.

Se vuoi scoprire se gli ETF sono adatti anche al tuo caso specifico, puoi richiedere un’analisi gratuita del portafoglio.

Un esperto valuterà la tua situazione e ti aiuterà a capire come muoverti con maggiore sicurezza.

ETF: cosa sono e come funzionano in modo semplice

Se stai cercando un modo facile per entrare nel mondo degli investimenti, investire in ETF (Exchange Traded Funds) è un’ottima soluzione. In pratica, acquistando un ETF, investi in un gruppo di titoli che seguono un determinato indice di mercato. Questo significa che non devi scegliere singole azioni o obbligazioni, ma ti affidi a un fondo che diversifica automaticamente i tuoi investimenti. 

Gli ETF sono molto flessibili: puoi comprarli e venderli direttamente in borsa e questo ti permette di avere pieno controllo sulle tue operazioni. Oltre a questo, hanno costi di gestione bassi, il che significa che più soldi restano investiti per te, senza dover pagare commissioni elevate.

Se invece sei già un investitore, gli ETF possono essere un ottimo strumento per arricchire la tua strategia di diversificazione e bilanciamento del portafoglio. Offrono la possibilità di investire in settori o mercati specifici, ampliando la tua esposizione in modo mirato. 

La loro liquidità consente di adattarsi velocemente alle oscillazioni del mercato, e il basso costo di gestione li rende ideali per contenere le spese di lungo termine, massimizzando il capitale investito.

Chi può beneficiare degli ETF?

Quando parliamo di ETF, è fondamentale capire che questi strumenti possono essere utili a un’ampia varietà di investitori, grazie alla loro semplicità, flessibilità e accessibilità.

Quindi che tu sia un principiante o un esperto possono offrirti vantaggi specifici che ti aiutano a raggiungere i tuoi obiettivi finanziari.

Ecco alcune tipologie di investitori che possono beneficiare degli ETF e i motivi per cui sono adatti a ciascuna categoria:

Principianti

  • Facilità d’uso: gli ETF sono facili da capire e possono essere acquistati con un semplice clic.
  • Diversificazione immediata: ottieni esposizione a un ampio paniere di titoli, riducendo il rischio di investire in singoli asset.
  • Bassi costi: hanno commissioni di gestione più basse rispetto ai fondi comuni, rendendoli accessibili anche con piccoli investimenti.

Investitori a lungo termine

  • Crescita del capitale: per chi desidera accumulare risparmi nel tempo, grazie ai bassi costi di gestione che aiutano a massimizzare i rendimenti.
  • Strategie di investimento passivo: molti ETF seguono indici di mercato, consentendo un approccio semplice e senza stress all’investimento a lungo termine.

Esperti

  • Strategie avanzate: offrono opportunità per implementare strategie di trading più sofisticate, come l’uso di opzioni o leve finanziarie.
  • Flessibilità: possono essere comprati e venduti durante tutta la giornata di mercato, consentendo di adattarsi rapidamente ai cambiamenti delle condizioni di mercato.

Investitori istituzionali

  • Gestione del portafoglio: sono utilizzati da fondi pensione e gestori patrimoniali per diversificare e ottimizzare le loro strategie di investimento.
  • Velocità e liquidità: la capacità di negoziare ETF in tempo reale rende questi strumenti adatti per gestire grandi volumi di capitale​.

Chi cerca efficienza fiscale

  • Minimizzazione delle tasse: la struttura degli ETF permette di ridurre l’impatto fiscale, grazie a meccanismi come il “creation and redemption”, un processo specifico per gli ETF che limita la necessità di vendere asset all’interno del fondo.

Se ti senti incerto su quale ETF sia più adatto per te o su come gestire al meglio la tua strategia fiscale, non è un problema, perché un esperto indipendente può aiutarti a trovare la migliore strategia per te!

5 motivi per cui dovresti investire in ETF

Gli ETF sono strumenti d’investimento sempre più amati, grazie a una serie di vantaggi che li rendono ideali per chi cerca soluzioni semplici ed efficaci. Vediamo perché sono così apprezzati:

1. Semplicità

Gli ETF sono progettati per essere facilmente accessibili anche agli investitori alle prime armi. Un solo acquisto di un ETF ti dà esposizione a un paniere diversificato di titoli, che può includere azioni, obbligazioni o altri asset. Ciò significa che non devi selezionare singolarmente ogni titolo in cui investire, riducendo così la complessità del processo di gestione di un portafoglio.

2. Trasparenza

Uno dei grandi vantaggi degli ETF è la trasparenza. Ogni giorno viene pubblicata la composizione completa del portafoglio, permettendoti di sapere esattamente in quali titoli stai investendo. Il valore degli asset netti (NAV, Net Asset Value) viene calcolato quotidianamente, offrendoti una chiara visione del valore reale del fondo. 

3. Flessibilità

Gli ETF sono scambiati in borsa durante tutta la giornata di mercato, proprio come le azioni. Questo ti permette di acquistare e vendere quote dell’ETF in tempo reale, in base alle condizioni di mercato. Se ci sono movimenti rapidi nei prezzi, puoi sfruttarli immediatamente, cosa che non è possibile con i fondi tradizionali, che sono negoziati solo a fine giornata​.

4. Costi bassi

Uno dei motivi principali per cui gli ETF sono così attraenti è la loro economicità. Le commissioni di gestione sono generalmente molto più basse rispetto ai fondi comuni a gestione attiva. Questo è dovuto al fatto che la maggior parte degli ETF sono passivi, ovvero replicano un indice senza bisogno di un gestore attivo che selezioni i titoli. Questo riduce le spese operative e i costi di transazione, aiutando gli investitori a conservare più guadagni nel lungo termine​.

5. Riduzione del rischio emittente

Gli ETF offrono una maggiore sicurezza in termini di rischio emittente. Questo perché gli asset del fondo sono separati da quelli della società che lo gestisce. 

Se l’emittente dell’ETF dovesse avere problemi finanziari, i tuoi investimenti resterebbero al sicuro perché gli asset sono custoditi presso un ente separato. Questo livello di protezione aggiuntiva è un punto a favore degli ETF rispetto ad altri strumenti finanziari​.

Gli svantaggi da conoscere prima di investire in ETF

Si tratta di strumenti di investimento molto popolari per via dei loro numerosi vantaggi, ma è fondamentale essere consapevoli anche degli svantaggi prima di investire.

1. Rischio di mercato

Anche se gli ETF ti permettono di diversificare con un solo investimento, non sono immuni ai rischi di mercato. Essendo progettati per replicare un indice o un paniere di asset, il loro valore fluttua insieme a quello del mercato sottostante. 

Se l’indice di riferimento perde valore, l’ETF subirà lo stesso destino. Questo significa che, in caso di crisi o ribassi generalizzati del mercato, il tuo investimento ne risentirà, esattamente come accade con le singole azioni​.

2. Liquidità

Non tutti gli ETF sono uguali in termini di liquidità. Alcuni ETF meno popolari o specializzati in mercati di nicchia possono avere un volume di scambi ridotto.

Una bassa liquidità può comportare difficoltà nel trovare un acquirente o un venditore per le tue quote a un prezzo equo, portando a spread più ampi tra i prezzi di acquisto e di vendita. Questo può aumentare i costi effettivi per l’investitore e rendere più difficile la negoziazione in situazioni di emergenza​.

3. Tracking error

Gli ETF sono progettati per replicare l’andamento di un indice, ma possono non essere perfettamente allineati a tale performance a causa di un fenomeno chiamato tracking error.

Questo divario può essere causato da vari fattori come le spese di gestione, i costi di transazione, o le differenze nei dividendi percepiti rispetto all’indice.

Anche piccole discrepanze nel tempo possono influire sui tuoi rendimenti totali​.

4. Costi di transazione

Sebbene gli ETF siano noti per avere bassi costi di gestione rispetto ai fondi comuni tradizionali, ogni acquisto e vendita di ETF comporta delle commissioni di intermediazione. Questi costi possono diventare significativi se fai frequenti operazioni. In aggiunta, gli spread tra il prezzo di acquisto e vendita (soprattutto in ETF meno liquidi) possono ridurre ulteriormente i guadagni, aumentando il costo effettivo del trading​.

5. Rischio di controparte negli ETF sintetici

Alcuni ETF, chiamati ETF sintetici, non acquistano direttamente gli asset sottostanti ma utilizzano contratti derivati per replicare l’indice di riferimento. Questo introduce un rischio di controparte, ovvero il rischio che l’emittente del derivato non possa onorare il contratto. 

Anche se questo rischio è solitamente mitigato da regolamenti e pratiche di garanzia, rimane comunque un aspetto di cui tenere conto, specialmente per gli ETF che operano su mercati più complessi​.

6. Dividendi posticipati

Altri ETF accumulano i dividendi generati dagli asset sottostanti e li distribuiscono agli investitori solo in determinati momenti, come trimestralmente o annualmente. Questo può ridurre il cash flow immediato per chi desidera un reddito regolare dagli investimenti. 

Non solo. La gestione dei dividendi può influenzare il rendimento complessivo, perché i dividendi accumulati non vengono reinvestiti automaticamente.

7. ETF a leva e complessi

Gli ETF a leva o inversi, progettati per moltiplicare i movimenti di un indice (sia in positivo che in negativo), possono sembrare attraenti, ma sono altamente rischiosi. 

Questi prodotti sono pensati per strategie a breve termine e possono comportare perdite maggiori se non utilizzati correttamente. A lungo termine, le loro performance possono divergere significativamente dall’indice sottostante, risultando in perdite inaspettate per chi li detiene troppo a lungo.

Non lasciarti affascinare solo dalla semplicità degli ETF: ogni investimento ha le sue insidie. Scoprile con un’analisi gratuita del portafoglio.

Come individuare gli ETF migliori per il tuo portafoglio

Investire in ETF può sembrare semplice, ma non tutti gli ETF sono uguali. 

Ogni ETF ha una struttura, una strategia e un’esposizione di mercato diverse, caratteristiche che possono influenzare notevolmente il rendimento e il rischio dell’investimento.

Proprio per questo, è fondamentale scegliere quelli in linea con il proprio profilo di rischio, i propri obiettivi e il proprio orizzonte temporale.

Indice di riferimento: capisci su cosa stai puntando

Ogni ETF segue un indice, come il famoso S&P 500 o il MSCI World, e questo determina il mix di aziende o settori su cui investe. 

Vuoi diversificazione globale? Gli indici mondiali sono perfetti per questo. 

Preferisci invece concentrarti su un settore specifico, come la tecnologia? Ci sono ETF dedicati anche a quello. In pratica, conoscere l’indice ti aiuta a capire dove andrà a lavorare il tuo denaro e se è in linea con i tuoi obiettivi.

Spese di gestione: meno costi, più ritorno

Ogni ETF ha costi di gestione, il Total Expense Ratio (TER), che in pratica è una piccola percentuale destinata alla gestione del fondo. Tieni a mente che, nel tempo, anche pochi punti percentuali possono fare la differenza sui tuoi rendimenti. 

Scegli ETF con spese di gestione basse, specialmente se pensi di tenere l’investimento a lungo: sarà denaro in più che resta nelle tue tasche!

Liquidità e volume di scambio: facilita le compravendite

I migliori ETF sono anche quelli più liquidi, ovvero che vengono scambiati frequentemente. 

Perché è importante? Più facilmente puoi comprare e vendere, meglio è, specialmente se i tuoi piani possono cambiare o se vuoi cogliere al volo una buona occasione. Gli ETF con buon volume di scambio ti assicurano transazioni veloci e prezzi sempre adeguati al mercato.

Altri aspetti importanti da valutare:

  • Dividendi: alcuni ETF ti versano regolarmente dividendi in contanti, altri invece li reinvestono automaticamente. Scegli in base ai tuoi obiettivi: hai bisogno di un’entrata costante o preferisci che i profitti crescano nel tempo?
  • Tracking Error: è una misura dell’efficacia dell’ETF nel seguire il proprio indice. Più basso è questo errore, più l’ETF è affidabile nel replicare l’indice. Un dettaglio che può fare la differenza, soprattutto nel lungo periodo.

Le ultime tendenze del mercato ETF da seguire

Il mercato degli ETF sta evolvendo in modi entusiasmanti, e le nuove tendenze offrono opportunità sempre più diversificate per chi vuole investire. 

In cima alla lista ci sono gli ETF con strategie attive, che stanno guadagnando terreno in Europa, in particolare perché permettono una gestione dinamica per adattarsi alle variazioni del mercato. 

Questo approccio, già popolare negli Stati Uniti, consente ai gestori di rispondere a cambiamenti rapidi, rendendolo interessante per chi cerca più flessibilità e migliori opportunità di rendimento anche nel breve periodo​.

Un’altra tendenza in forte crescita è rappresentata dagli ETF basati su opzioni, come quelli che utilizzano strategie di covered-call per generare reddito extra attraverso la vendita di opzioni call. Questa tipologia sta conquistando gli investitori più prudenti, desiderosi di guadagni costanti e una maggiore protezione dalle oscillazioni di mercato, ideale per bilanciare un portafoglio.

Gli ETF tematici sono anch’essi in piena ascesa, soprattutto quelli legati alla sostenibilità e alla tecnologia, come gli ETF green e quelli sull’intelligenza artificiale. In linea con il crescente interesse per l’investimento responsabile, questi strumenti consentono di sostenere tecnologie innovative e aziende sostenibili, permettendo agli investitori di allineare i loro investimenti con valori e prospettive future.

Strategie vincenti per investire con gli ETF

Investire in ETF può diventare molto più efficace quando si adottano strategie mirate che aiutano a navigare i mercati con un approccio coerente e disciplinato. Ecco alcune delle principali strategie, spiegate in modo semplice:

  1. Strategia passiva: conosciuta anche come “buy and hold”, questa strategia implica l’acquisto di ETF che seguono indici di mercato ampi, come l’S&P 500. Il vantaggio è che una volta scelto l’ETF, si mantiene a lungo senza cercare di anticipare i movimenti del mercato. È ideale per chi crede nella crescita costante del mercato e vuole minimizzare le operazioni.
  2. Strategia attiva: qui, invece, si mira a massimizzare i profitti selezionando ETF di settori specifici o che sfruttano trend di breve termine, come quelli legati a nuove tecnologie o energie alternative. È una scelta per chi ha il tempo e la voglia di seguire l’andamento del mercato da vicino, poiché richiede decisioni più frequenti e un continuo monitoraggio.
  3. Dollar-Cost Averaging (DCA): in questa strategia, si investe una cifra fissa a intervalli regolari, ad esempio ogni mese. In questo modo si acquistano più quote quando i prezzi sono bassi e meno quando i prezzi sono alti, bilanciando i costi. La strategia DCA è particolarmente utile per evitare il rischio di entrare nel mercato in un momento sfavorevole e offre tranquillità per chi preferisce non farsi coinvolgere troppo dalle oscillazioni di breve termine.

Come trovare il miglior ETF per le tue esigenze 

Individuare l’ETF giusto per il tuo portafoglio può sembrare complesso, ma è un processo che diventa molto più chiaro conoscendo alcuni elementi chiave. Ecco come puoi orientarti tra le numerose opzioni, scegliendo in base alle tue esigenze di investimento:

  1. Comprendere l’Indice di riferimento: ogni ETF segue un indice specifico che rappresenta un segmento di mercato (come l’S&P 500 o l’indice MSCI World). Conoscere l’indice aiuta a capire se l’ETF risponde ai tuoi obiettivi, come la crescita, la diversificazione, o un focus su particolari settori o regioni geografiche. Ad esempio, un ETF che replica l’indice Nasdaq è orientato principalmente su azioni tecnologiche, mentre un ETF S&P 500 offre esposizione a un’ampia gamma di settori statunitensi.
  2. Analizzare i costi di gestione: l’economicità degli ETF è uno dei loro vantaggi principali. Tuttavia, i costi di gestione possono variare da un ETF all’altro, e anche una piccola differenza può influenzare il rendimento a lungo termine. Gli ETF a gestione passiva, che replicano indici, hanno generalmente spese più basse rispetto agli ETF a gestione attiva, che richiedono un team di analisti e manager per le decisioni d’investimento.
  3. Considerare la liquidità e il volume di scambio: la liquidità, cioè la facilità con cui un ETF può essere comprato o venduto, è un altro aspetto importante. Gli ETF con alti volumi di scambio sono generalmente più liquidi, il che significa che puoi comprarli o venderli rapidamente, senza influenzare troppo il prezzo di mercato. Questo è cruciale, specialmente se hai una strategia che richiede cambiamenti frequenti nel portafoglio.
  4. Valutare il gestore e le dimensioni del fondo: ETF offerti da emittenti consolidati, come Vanguard o BlackRock, spesso forniscono una maggiore stabilità e trasparenza, il che può essere un plus per investitori prudenti. Inoltre, i fondi di dimensioni maggiori tendono ad avere una maggiore liquidità e solidità, anche in mercati volatili.

Gli ETF non sono tutti uguali: capire quali fanno davvero per te è il primo passo. Inizia con un’analisi gratuita del portafoglio.

I principali ETF con il maggior volume di scambi

Gli ETF con il maggior volume di scambi sono apprezzati per la loro facilità di accesso, liquidità e solidità, caratteristica che li rende ideali per una varietà di strategie d’investimento. Qui una panoramica dettagliata di alcuni dei principali ETF con alti volumi di scambio:

SPDR S&P 500 ETF Trust (SPY):

  • Replica l’indice S&P 500, offrendo esposizione alle 500 principali aziende statunitensi.
  • Estremamente popolare per la diversificazione che offre e per la liquidità elevata, che riduce i costi di transazione e lo spread bid-ask.
  • Scelta comune sia per investitori istituzionali che individuali, rappresenta un “punto di ingresso” per chi desidera investire nel mercato azionario statunitense.

Invesco QQQ Trust (QQQ):

  • Segue l’indice Nasdaq-100, quindi è altamente esposto a titoli tecnologici come Apple, Microsoft, Amazon e Google.
  • Ideale per chi desidera capitalizzare sulla crescita del settore tech, offre liquidità elevata e spread ridotti, permettendo transazioni più efficienti.

iShares iBoxx $ Investment Grade Corporate Bond ETF (LQD):

  • Fornisce accesso al mercato delle obbligazioni corporate statunitensi con rating investment grade.
  • Popolare tra gli investitori che cercano esposizione al settore obbligazionario con rischio inferiore rispetto alle azioni, ma con un potenziale di rendimento interessante.

Vanguard Total Stock Market ETF (VTI):

  • Offre un’ampia esposizione al mercato azionario statunitense, coprendo grandi, medie e piccole capitalizzazioni.
  • Ottimo per chi cerca una soluzione completa e diversificata in un unico ETF, rappresenta un portafoglio diversificato di oltre 4.000 titoli.

iShares MSCI Emerging Markets ETF (EEM):

  • Segue i mercati emergenti globali, inclusi paesi come Cina, India, Brasile e Sudafrica.
  • Apprezzato dagli investitori interessati a un potenziale di crescita più elevato, benché con maggiori rischi e volatilità rispetto ai mercati sviluppati.

Cosa puoi investire tramite gli ETF? 

Gli ETF offrono molte opzioni d’investimento che coprono diverse asset class, rendendoli una scelta versatile sia per gli investitori esperti che per chi è alle prime armi. Ecco i principali settori e asset in cui puoi investire tramite ETF:

  • Azioni: gli ETF azionari ti consentono di investire in gruppi di azioni, che possono essere basati su indici noti come l’S&P 500 o specializzati in settori specifici, come la tecnologia, la sanità o l’energia. Offrono un accesso a una vasta gamma di azioni in una singola transazione, aiutando a diversificare il portafoglio.
  • Obbligazioni: gli ETF obbligazionari offrono esposizione a titoli di stato, obbligazioni corporate o municipali, adatti per chi cerca investimenti più stabili e che generano reddito. Questi ETF possono anche differenziarsi per durata (breve, media o lunga) e per il livello di rischio associato agli emittenti.
  • Materie prime: investire in materie prime come oro, petrolio o gas naturale è possibile tramite ETF che si basano su queste risorse. Alcuni ETF sulle materie prime possiedono fisicamente la risorsa, mentre altri investono in future, permettendo un accesso più ampio e diversificato al mercato delle risorse naturali.
  • Mercati esteri e emergenti: per chi desidera diversificare in aree geografiche specifiche, gli ETF offrono accesso ai mercati internazionali e ai paesi emergenti, consentendo un’esposizione ai mercati regionali con un unico prodotto e riducendo i rischi connessi a investimenti singoli all’estero.
  • Settori specifici e tematici: esistono ETF che seguono trend specifici, come energie rinnovabili o intelligenza artificiale, ideali per chi vuole investire in temi emergenti con un alto potenziale di crescita. Questo tipo di ETF rispecchia un approccio d’investimento mirato a settori in espansione, rendendolo interessante per chi desidera approfittare di nicchie specifiche.

Guida pratica: come acquistare gli ETF

Hai imparato tutto ciò che serve per comprendere meglio cosa sono gli ETF, quali vantaggi offrono e come possono inserirsi in una strategia di investimento. Ma se non hai mai acquistato un ETF, probabilmente ti starai chiedendo: “Da dove inizio?”

Ecco come procedere, passo dopo passo, per acquistare il tuo primo ETF e iniziare a costruire un portafoglio in linea con i tuoi obiettivi finanziari.

Se l’idea di fare tutto da solo ti lascia ancora qualche dubbio, non preoccuparti: siamo qui per darti una mano. Possiamo guidarti nella valutazione iniziale per capire se gli ETF sono davvero la scelta migliore per te e costruire insieme una strategia che ti faccia sentire al sicuro.

Richiedi la tua analisi del portafoglio gratuita e inizia a fare chiarezza: siamo pronti ad accompagnarti passo dopo passo verso scelte di investimento più consapevoli.

1. Apri un conto di intermediazione

Per acquistare ETF, è necessario aprire un conto di trading o conto titoli, che permette di detenere e gestire strumenti finanziari. Questo tipo di conto è spesso legato a un conto corrente per registrare guadagni o perdite da dividendi e cedole. Esistono diverse piattaforme e istituti, che offrono soluzioni con procedure di apertura online e commissioni variabili in base ai servizi.

Un consulente finanziario indipendente può supportarti nella scelta della piattaforma e del conto di trading più adatto al tuo profilo di rischio, fornendo consigli personalizzati e imparziali per orientarti tra le opzioni disponibili.

2. Effettua un deposito

Dopo aver aperto il tuo conto, il passo successivo è trasferire dei fondi. Assicurati che ci siano abbastanza soldi nel tuo conto per acquistare gli ETF che ti interessano. La maggior parte dei broker consente trasferimenti elettronici dal tuo conto bancario, rendendo il processo rapido e semplice.

3. Fai ricerca sugli ETF

Prima di effettuare un acquisto, prenditi del tempo per esplorare gli ETF disponibili. Guarda le performance storiche, le spese di gestione e gli indici che seguono. Rifletti anche sui tuoi obiettivi di investimento: cerchi crescita a lungo termine o stabilità? Questa valutazione ti aiuterà a scegliere l’ETF più adatto alle tue esigenze​.

4. Esegui l’acquisto

Quando hai scelto un ETF, puoi procedere con l’acquisto tramite la piattaforma del tuo broker. Gli ETF si comprano e si vendono come le azioni, quindi puoi controllare il loro prezzo in tempo reale e decidere il momento migliore per acquistare. È una buona pratica fissare un obiettivo di prezzo per rendere l’acquisto più strategico.

5. Monitora il tuo investimento

Una volta acquistato l’ETF, non dimenticare di monitorarlo nel tempo. Segui le sue performance e le tendenze di mercato. Se necessario, puoi ribilanciare il tuo portafoglio in base agli andamenti e alle tue esigenze di investimento. Ricorda: gli investimenti richiedono attenzione e adattamento​.

Conclusione

Gli ETF non sono semplicemente una moda nel panorama degli investimenti, ma un potente strumento che può trasformare il modo in cui gestisci il tuo denaro. 

Offrendo una combinazione unica di diversificazione, efficienza dei costi e accessibilità, questi fondi ti permettono di esplorare opportunità di investimento che un tempo erano riservate a pochi.

Investire in ETF è un invito a scoprire il potenziale del tuo capitale in un mercato globale in continua evoluzione. Ricorda, il successo non arriva per caso: informati, pianifica strategicamente e sfrutta le possibilità che gli ETF ti offrono.

Non perdere l’occasione di rendere i tuoi investimenti più dinamici e mirati. Il futuro delle tue finanze è a portata di mano, pronto per essere plasmato da scelte consapevoli.

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Cosa sapere per investire in ETF? Domande frequenti

Quanto si guadagna con gli ETF?

Il guadagno con gli ETF è variabile e dipende dall’indice di riferimento che l’ETF replica. Se ad esempio l’indice azionario su cui è basato un ETF cresce del 10% in un anno, l’ETF avrà un rendimento simile, al netto delle commissioni (che sono generalmente basse per gli ETF) e delle imposte sul capital gain (in Italia, il 26%).

Informazioni importanti:

  • Dipende dall’indice di riferimento che l’ETF replica

Quanto rende un ETF in un anno?

In media, gli ETF su azioni globali hanno reso storicamente tra il 6% e il 10% annuo, ma il rendimento varia in base alla volatilità del mercato e al settore dell’ETF. Gli ETF obbligazionari tendono ad avere rendimenti più bassi rispetto agli ETF azionari, ma offrono una maggiore stabilità.

Informazioni importanti:

  • Varia in base alla volatilità di mercato e al settore

Quanti ETF conviene comprare?

La scelta del numero di ETF da acquistare dipende dalla diversificazione che si desidera ottenere. In generale, possedere un ETF ben diversificato, come uno globale o che replica un indice ampio, può essere sufficiente.

Informazioni importanti:

  • Dipende dalla diversificazione che si desidera ottenere
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