Investimenti: in Giappone i dazi Usa non fanno paura
Nel panorama politico ed economico globale del 2024, il Giappone si sta preparando ad affrontare sfide significative, ma anche ad accogliere nuove opportunità per gli investitori. Secondo Daisuke Nomoto, gestore del fondo CT (Lux) Japan Equities di Columbia Threadneedle Investments, l’economia giapponese si trova in una fase di trasformazione, con aspettative di crescita sostenibile e... Leggi tutto

Nel panorama politico ed economico globale del 2024, il Giappone si sta preparando ad affrontare sfide significative, ma anche ad accogliere nuove opportunità per gli investitori. Secondo Daisuke Nomoto, gestore del fondo CT (Lux) Japan Equities di Columbia Threadneedle Investments, l’economia giapponese si trova in una fase di trasformazione, con aspettative di crescita sostenibile e un contesto politico che, pur essendo instabile, non minaccia i progressi economici in atto.
Fattori politici e volatilità di mercato
Un aspetto fondamentale da considerare è la situazione politica globale. Nomoto sottolinea che per la prima volta dal 1905, tutti i partiti politici nelle economie sviluppate che si sono candidati alla rielezione nel 2024 hanno perso consensi. In Giappone, il Partito Liberal Democratico (LDP), che ha storicamente fornito stabilità politica, ha visto una perdita di maggioranza alle elezioni. Tuttavia, la coalizione di governo rimane la più forte alla Camera dei rappresentanti. Nonostante ciò, l’incertezza politica potrebbe generare volatilità nel mercato giapponese, anche se, come afferma Nomoto, è altamente improbabile che l’agenda pro-mercati venga compromessa.
Negli Stati Uniti, le elezioni hanno dominato l’attenzione politica, con gli investitori che valutano le implicazioni di un possibile secondo mandato di Donald Trump. La ripresa economica degli Stati Uniti, se consolidata, potrebbe favorire la crescita delle imprese giapponesi, grazie alla storica connessione tra i mercati giapponese e americano.
Un ciclo virtuoso di crescita salariale e inflazione
Un altro punto di interesse per gli investitori è il ciclo economico giapponese, che ha visto un’inflazione sostenibile oltre il 2% e un tasso di crescita salariale superiore al 3%. Questo, secondo Nomoto, indica un cambiamento strutturale nell’economia nipponica, dove salari e prezzi si alimentano reciprocamente, dando vita a un circolo virtuoso che dovrebbe sostenere la crescita economica. Sebbene alcuni investitori temano che un eventuale rafforzamento dello yen possa rallentare l’inflazione, Nomoto ritiene che questo scenario sia improbabile, poiché l’offerta di lavoro in Giappone rimane limitata e la crescita salariale sembra destinata a continuare anche con una moneta più forte.
L’effetto della politica monetaria della Bank of Japan
Un altro fattore importante da considerare è la politica monetaria della Bank of Japan (BoJ), che sta cercando di stimolare un ciclo positivo di crescita salariale e inflazione. Nomoto prevede che la BoJ continuerà a rialzare i tassi di interesse nel 2025, sebbene gradualmente. Questo, in un contesto di politiche monetarie più espansive da parte delle banche centrali di altri paesi, potrebbe portare a un rafforzamento dello yen. Nonostante questo, le aziende giapponesi, che negli anni hanno ridotto il punto di pareggio del fatturato, sono oggi più resilienti, riuscendo a generare utili stabili anche in presenza di fluttuazioni nei tassi di cambio.
Le opportunità nel 2025
Nel complesso, Nomoto è ottimista sul futuro dell’economia giapponese. Nel 2025, si prevede una “riaccelerazione” dell’economia giapponese, sostenuta da fattori come la reflazione, gli aumenti salariali e il miglioramento della governance aziendale. Le aziende giapponesi, che hanno cambiato il loro approccio nel corso degli anni, ora si concentrano sui rendimenti e sull’efficienza del capitale, piuttosto che sulla mera espansione delle quote di mercato. Questo cambiamento strutturale le ha messe in condizioni migliori rispetto al passato per affrontare le sfide economiche globali.
Nomoto ritiene anche che il Giappone, grazie alla sua capacità di delocalizzare e alle forti relazioni geopolitiche, sarà meno vulnerabile alla minaccia dei dazi statunitensi, rispetto ad altre grandi economie. Le aziende giapponesi, come Honda e Toyota, che già producono negli Stati Uniti, saranno in grado di far fronte ai dazi, minimizzando l’impatto sui loro bilanci.
Giappone: un mercato interessante per gli investitori
Secondo Daisuke Nomoto, il Giappone offre una delle migliori opportunità di investimento tra le grandi economie globali nel 2025. Con un mercato guidato da solidi fondamentali economici, una traiettoria di crescita moderata e valutazioni interessanti, il paese potrebbe rappresentare una scelta strategica per gli investitori attivi. Concludendo, Nomoto afferma che “sono tempi decisamente entusiasmanti”, suggerendo che il Giappone è pronto per una nuova era di crescita, supportata da un ambiente economico stabile e trasformato.