Influencer: arriva l’obbligo di versare contributi tra un post e l’altro

Anche i creatori di contenuti digitali, come influencer, youtuber, podcaster e figure simili, sono tenuti a versare i contributi previdenziali e a pensare al proprio futuro pensionistico. Questo è quanto sottolineato dall’Inps in una recente circolare che chiarisce come ogni tipo di attività venga inquadrato dal punto di vista previdenziale, a seconda della specifica tipologia di lavoro svolto.

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Inquadramento previdenziale dei creatori di contenuti digitali

Il documento riguarda l’inquadramento dei creatori di contenuti digitali (Dcc), un settore in continua espansione che coinvolge principalmente i giovani. Fornisce linee guida pratiche per semplificare la gestione degli obblighi fiscali e contributivi legati a queste professioni emergenti. L’obiettivo principale della circolare, come riportato in una nota, è quello di adattare le normative vigenti alle esigenze specifiche delle professioni legate all’economia digitale, un ambito che spesso non rientra nei tradizionali schemi di lavoro. Vengono esaminati i diversi modi in cui può essere svolta l’attività di creazione di contenuti. Le modalità di remunerazione e i vari tipi di contratti che si instaurano tra i Dcc, le aziende e le agenzie vengono anch’essi analizzati. Un focus particolare è riservato alla figura del creator, che include influencer, youtuber, streamer, podcaster e gamer professionisti, con l’intento di fornire un quadro normativo flessibile e in grado di evolversi con l’industria.

L’iniziativa dell’Inps e la dichiarazione di Fava

Secondo Gabriele Fava, presidente dell’Inps, la circolare rappresenta un segnale tangibile dell’attenzione dell’Istituto verso i giovani e le nuove professioni, soprattutto per quanto riguarda la previdenza. “Questa iniziativa risulta coerente con l’obiettivo di promuovere lavoro in regola in un mercato, quello dei lavori digitali, dove c’è grande rischio di speculazione”, ha dichiarato Fava. Inoltre, si inserisce nell’obiettivo di promuovere un lavoro regolare in un mercato come quello digitale, dove esiste il rischio di sfruttamento.

Promozione della cultura previdenziale tra i giovani

Questa iniziativa, che ha ricevuto l’approvazione del Ministero del Lavoro, fa parte di un progetto più ampio destinato a sensibilizzare i giovani sulla cultura previdenziale. L’intento è quello di coinvolgere il maggior numero possibile di nuove generazioni.

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