INDIRE, al via i nuovi corsi di specializzazione sul sostegno per docenti: 40 CFU online in 4 mesi, tutte le info (e le critiche)
Pubblicati sul sito del Dipartimento per il programma di Governo i Decreti Attuativi per l’avvio dei corsi sostegno INDIRE, i percorsi formativi per conseguire la specializzazione sul sostegno alle attività didattiche degli alunni con disabilità. Questi decreti stabiliscono che in via provvisoria e transitoria e solo fino al 31 dicembre 2025 verranno attivati parallelamente al...

Pubblicati sul sito del Dipartimento per il programma di Governo i Decreti Attuativi per l’avvio dei corsi sostegno INDIRE, i percorsi formativi per conseguire la specializzazione sul sostegno alle attività didattiche degli alunni con disabilità.
Questi decreti stabiliscono che in via provvisoria e transitoria e solo fino al 31 dicembre 2025 verranno attivati parallelamente al percorso ordinario di specializzazione, anche dei percorsi abbreviati per far ottenere la specializzazione a chi ha anni di servizio. Tutto questo, dice il Ministero, per colmare la necessità di insegnanti di sostegno. Ma attenzione: la necessità non è per tutti gli ordini e ci sono già migliaia di specializzati che aspettano.
Ne parliamo qui: Corsi di sostegno INDIRE: come funzionano? Costi, CFU e differenze con il TFA (nuova informativa del ministero)
Il nuovo provvedimento, infatti, si legge, risponderebbe all’urgenza di “colmare il fabbisogno di insegnanti specializzati in un periodo di transizione“, con l’obiettivo di garantire la formazione continua dei docenti fino al 31 dicembre 2025. Coloro che sono interessati potranno iscriversi ai percorsi formativi, che potranno essere attivati sia attraverso l’INDIRE che presso le Università, in conformità con l’articolo 6 del decreto-legge 71/2024, convertito nella legge n. 106 del 29 luglio 2024.
Requisiti di accesso
I percorsi sono indirizzati a docenti che abbiano maturato un’esperienza di almeno tre anni scolastici su posto di sostegno, anche non continuativi, presso scuole statali e paritarie negli ultimi cinque anni. È considerato servizio valido quello svolto per almeno 180 giorni in un anno scolastico, o in modo continuativo dal 1° febbraio fino agli scrutini finali, o, nel caso della scuola dell’infanzia, fino al 30 giugno.
Struttura e contenuti formativi
Il decreto stabilisce che ogni percorso formativo debba prevedere:
- 40 crediti formativi (CFU o ECTS);
- una durata minima di quattro mesi;
- modalità didattiche che comprendono lezioni sincrone online e laboratori in presenza, con un massimo del 10% di attività asincrone.
Le assenze sono tollerate fino al 10% del totale delle ore previste, ma non è possibile riconoscere crediti per altri percorsi di studio accademici. Al termine di ogni insegnamento e laboratorio, sono previsti esami in presenza con valutazione in trentesimi. Gli esami sono considerati superati con un voto di almeno 18/30. Inoltre, i partecipanti dovranno affrontare esami intermedi e un esame finale che prevede la presentazione orale di un elaborato scritto su un caso di studio.
Modalità di iscrizione
Le iscrizioni saranno valutate tramite graduatorie basate sull’esperienza dei candidati, con priorità per coloro che hanno maggiore anzianità nel servizio. I percorsi formativi saranno attivati con un numero di partecipanti che va da 50 a 150 unità per ogni grado di istruzione, fino a esaurimento dei posti disponibili, sia tramite l’INDIRE che le Università.
Se le domande di iscrizione superano la disponibilità, verrà preso in considerazione un ulteriore ciclo di formazione, che potrà essere autorizzato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, con conclusione prevista entro il 31 dicembre 2025.
L’esame finale prevede un colloquio su un caso didattico, con una commissione composta da docenti e un membro esterno. Il titolo rilasciato dipenderà dall’ente che eroga il percorso: universitario se l’ente è un ateneo, non universitario se l’ente è INDIRE, ma in entrambi i casi il titolo sarà valido nel sistema educativo nazionale.
I costi
La partecipazione ai corsi prevede un costo massimo di 1.300 euro, a carico dei partecipanti. Le attività di formazione si svolgeranno utilizzando risorse già disponibili, senza ulteriori oneri per l’amministrazione scolastica.
Posted by Dario Ianes on Monday, March 10, 2025
Ora la domanda sorge spontanea: come si possono formare insegnanti di sostegno validi con una simile modalità? Le modalità di erogazione delle attività formative si prevedono infatti interamente on line, e non è possibile che una modalità telematica non sottragga alla formazione la dimensione dell’interazione diretta con docenti e colleghi e dunque renda inferiore la qualità dei percorsi.
È questa più che altro, per dirla con Ianes, una sanatoria che non corrisponderà a una sana formazione di un insegnante di sostengo, per non parlare di quanti sinora hanno seguito un TFA con tutti gli aspetti negativi del caso (a partire dai corsi in un’altra città).
Il dubbio, infine, sull’urgenza di una tale misura: molte classi di concorso sono già ben sature. La necessità non è per tutti gli ordini e tantissimi sono coloro che sono già specializzati e che aspettano.
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