Indian Wells 2025, il torneo ha cambiato il suo cemento dopo 25 anni: perché Alcaraz è furioso
Il Masters 1000 californiano ha deciso di cambiare la superficie dei suoi campi: la novità sta già facendo discutere. Favoriti e sfavoriti dalla decisione L'articolo Indian Wells 2025, il torneo ha cambiato il suo cemento dopo 25 anni: perché Alcaraz è furioso proviene da Il Fatto Quotidiano.

Il Masters 1000 di Indian Wells, al via mercoledì 5 marzo, comincia nel segno di una grande novità, che però già fa discutere. Dopo più di 25 anni, l’organizzazione ha deciso di cambiare i terreni di gioco, la cui realizzazione è passata dalle mani di Plexypave a un nuovo fornitore, Laykold, due aziende specializzate nella costruzione dei campi in cemento. Così, l’Indian Wells Open emula la scelta di altri tornei americani, come il Masters 1000 di Miami e gli US Open, che già da anni collaborano con Laykold. “Non so perché lo abbiano fatto. Devo allenarmi. Quello che posso dire è che non l’ho capito quando l’ho visto”, ha dichiarato in merito un furioso Carlos Alcaraz. Le polemiche non mancano.
Cosa cambia?
A cambiare è la velocità di gioco. Su questo tipo di cemento, infatti, la pallina viaggerebbe più rapidamente rispetto a quanto accadeva sulla superficie usata negli scorsi anni. E non è un fattore di poco conto. Anche perché, quello californiano, tradizionalmente, è considerato da molti giocatori un campo piuttosto lento. Una modifica non banale per un torneo che si gioca con un clima secco e un’aria con meno attrito, fattori che favorirebbero già di per sé una maggiore velocità della palla rispetto, ad esempio, all’umidità di Miami. Si aggiunge, ora, anche un campo, quello della Laykold, in teoria più rapido e soprattutto con un rimbalzo più basso. Ma l’azienda promette, comunque, un certo equilibrio: “Siamo in grado di fornire una superficie di gioco equilibrata con le condizioni atmosferiche”, si legge sul loro sito web. Resta, però, un cambiamento che potrebbe incidere sulle caratteristiche dei singoli giocatori.
Favoriti e sfavoriti: come cambiano le forze in campo
Uno dei più penalizzati, forse, è proprio Carlos Alcaraz. Lo spagnolo, infatti, non è mai stato un simpatizzante dei campi ultraveloci. Se ne era già lamentato in due occasioni: a Torino, nel 2023, anno del suo debutto alle Nitto ATP Finals, quando espresse il suo disappunto per l’eccessiva velocità della superficie; poi, al Masters 1000 di Parigi-Bercy 2024, cui Court Pace Index (CPI, indice di velocità del campo) di 45.5 è stato il più alto dell’ultimo decennio. Non è un caso, quindi, che Alcaraz abbia vinto a Indian Wells negli ultimi due anni, su superfici tendenzialmente più lente rispetto ad altre. Diversa la posizione di Daniil Medvedev, che commentava così, in passato, i campi di Indian Wells: “Questo non è cemento. Io sono uno specialista del cemento e questo non lo è”. Certo, polemica a parte, il russo è comunque arrivato in finale nelle ultime due edizioni, ma è vero che non è un amante delle superfici lente. Ora, però, non sembra soddisfatto dal cambio di superficie, che a suo dire non è ancora abbastanza veloce: “Ho giocato due giorni e i campi sembrano davvero molto lenti“.
In teoria anche Matteo Berrettini dovrebbe essere avvantaggiato dal nuovo cemento. Il romano, va detto, si trova a suo agio su tutte le superfici, ma sul cemento una maggiore velocità e un rimbalzo più basso potrebbero favorire tre colpi chiavi nel suo gioco: il servizio, il diritto e il backspin. Situazione simile anche per Alexander Zverev, chiamato ad accorciare il divario in classifica da Jannik Sinner, che non ha mai mostrato debolezze significative sui campi rapidi, come dimostra la sua vittoria a Parigi-Bercy nel 2024. E chissà che non sia proprio Berrettini – con un loro possibile scontro ai quarti – ad ostacolare la corsa al titolo del tedesco. E Sinner? Non dev’essere felicissimo. Perché queste sarebbero state le condizioni ideali per le sue caratteristiche di gioco. L’italiano, infatti, ha sempre dimostrato di prediligere le superfici più veloci: è successo alle Finals di Torino e nei Masters 1000 a Cincinnati e Shanghai del 2024, tra i campi più rapidi dell’ultimo anno. Purtroppo, però, Sinner dovrà attendere un altro anno per testare se le nuove condizioni di gioco di Indian Wells siano effettivamente favorevoli al suo tennis.
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