Impegno? “No grazie” ! Se scappi sempre dalle relazioni è il momento di fermarsi e riflettere

Ti è mai capitato di sentire un vago senso di soffocamento ogni volta che qualcuno pronuncia le parole futuro, convivenza o peggio ancora per sempre? Ti ritrovi a vivere storie che sembrano avere una data di scadenza già scritta e, appena le cose si fanno serie, scappi più veloce di un gatto che ha visto...

Apr 5, 2025 - 20:51
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Impegno? “No grazie” ! Se scappi sempre dalle relazioni è il momento di fermarsi e riflettere

Ti è mai capitato di sentire un vago senso di soffocamento ogni volta che qualcuno pronuncia le parole futuro, convivenza o peggio ancora per sempre? Ti ritrovi a vivere storie che sembrano avere una data di scadenza già scritta e, appena le cose si fanno serie, scappi più veloce di un gatto che ha visto un cetriolo?

Se hai risposto ad almeno una di queste domande, c’è una possibilità (non così remota) che tu soffra di paura dell’impegno. Ma niente panico: non sei l’unico essere umano a cui l’idea di stabilità fa lo stesso effetto di un contratto con clausole scritte in font microscopico.

Come capire se hai paura dell’impegno

La paura dell’impegno non arriva con una notifica sul telefono, purtroppo. Ma ci sono dei segnali inequivocabili:

  • Ti senti a tuo agio solo nelle storie che non hanno prospettive concrete (leggasi: relazioni impossibili, partner emotivamente non disponibili, storie a distanza che “chissà se funzioneranno mai”).
  • Se qualcuno accenna all’idea di un futuro insieme, il tuo cervello va in modalità “uscita di sicurezza”.
  • Ti ritrovi spesso a pensare: “E se là fuori ci fosse qualcosa di meglio?”, come se stessi scegliendo un film su Netflix e avessi paura di cliccare su quello sbagliato.
  • Quando inizi a provare sentimenti profondi, trovi difetti nell’altra persona così velocemente che nemmeno Sherlock Holmes.
  • Hai una paura paralizzante del “per sempre”, anche se si tratta solo di scegliere il colore delle tende per casa.

Se ti riconosci in questa descrizione, forse è il momento di smettere di raccontarti che “sei solo molto selettivo” e iniziare a chiederti perché l’idea di un legame stabile ti terrorizza più di una bolletta a fine mese.

Da dove nasce la paura dell’impegno?

Spoiler: non è che un bel giorno ti sei svegliato e hai deciso di diventare il campione olimpico del mollo-tutto-e-scappo. Di solito, dietro questa paura ci sono motivazioni più profonde, tipo:

  • Esperienze passate non proprio da sogno, come storie finite male, tradimenti, delusioni che hanno lasciato un bel grazie, ma anche no stampato nel cuore.
  • Modelli familiari poco rassicuranti, con genitori che litigavano più di due gatti in amore o relazioni tossiche viste da troppo vicino.
  • Paura di perdere la propria libertà, come se l’amore fosse una prigione e non un’esperienza da condividere.
  • Autostima traballante, che ti porta a pensare di non essere abbastanza per una relazione vera, oppure che nessuno sarà mai abbastanza per te.

Ok, ma che si fa?

Se pensi di essere un fuggitivo seriale delle relazioni, la prima cosa da fare è fermarsi e guardarsi dentro. Lo so, non è semplice. Ma nemmeno continuare a scappare da ogni possibilità di costruire qualcosa di bello lo è.

Ecco qualche dritta per non rimanere intrappolato nella tua stessa paura:

  • Fai pace con il tuo passato. Se hai avuto brutte esperienze, affrontale una volta per tutte, magari con un po’ di sana terapia (spoiler: andare dallo psicologo è da intelligenti).
  • Smetti di cercare il partner perfetto. La relazione perfetta non esiste, come non esistono le persone senza difetti. Se continui a trovare scuse per mollare tutto, forse il problema non è l’altro, ma la tua paura di restare.
  • Affronta il futuro a piccoli passi. Nessuno ti sta chiedendo di sposarti domani. Impara a vivere il presente senza farti venire un’ansia esistenziale ogni volta che qualcuno ti chiede “Che programmi hai per il weekend?”.
  • Comunica. Se una relazione ti fa paura, parlane. A volte, il semplice fatto di condividere le proprie ansie con il partner può aiutarti a capire che non sei solo in questa guerra contro i sentimenti.
  • Ricorda che impegnarsi non significa perdersi. Essere in coppia non vuol dire annullarsi. Se pensi che l’impegno sia sinonimo di prigionia, forse è il caso di ridefinire il concetto di amore.

In definitiva, la paura dell’impegno non è una condanna, ma un ostacolo che puoi superare. Magari con un po’ di lavoro su te stesso e, perché no, con qualcuno che abbia la pazienza di restare mentre tu impari a non scappare più.

E se proprio non ce la fai… beh, almeno smetti di lamentarti che “non trovi mai nessuno che ti capisca”.

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