Ilva, nuova procedura d’infrazione Ue all’Italia: “Gravi conseguenze per salute umana e ambiente”
L’ex Ilva di Taranto è al centro di una nuova procedura di infrazione della Commissione Europea nei confronti dell’Italia. Bruxelles ha inviato una lettera di costituzione in mora per non aver recepito della direttiva Ue sulle emissioni industriali e per non aver rispettato alcune disposizioni della direttiva per quanto riguarda l’impianto di Acciaierie d’Italia, come […] L'articolo Ilva, nuova procedura d’infrazione Ue all’Italia: “Gravi conseguenze per salute umana e ambiente” proviene da Il Fatto Quotidiano.

L’ex Ilva di Taranto è al centro di una nuova procedura di infrazione della Commissione Europea nei confronti dell’Italia. Bruxelles ha inviato una lettera di costituzione in mora per non aver recepito della direttiva Ue sulle emissioni industriali e per non aver rispettato alcune disposizioni della direttiva per quanto riguarda l’impianto di Acciaierie d’Italia, come si chiama ora il siderurgico pugliese. L’Italia ha ora due mesi per rispondere e adeguarsi, altrimenti la Commissione potrà procedere con un parere motivato portando avanti l’iter di infrazione.
“L’Italia non garantisce che l’impianto operi in conformità con la normativa dell’Ue sulle emissioni industriali, con gravi conseguenze per la salute umana e l’ambiente”, ha spiegato la Commissione Ue. La direttiva in questione mira a prevenire, ridurre e, per quanto possibile, eliminare l’inquinamento causato dalle attività industriali al fine di proteggere la salute umana e l’ambiente.
Bruxelles ha anche richiamato la sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea del 25 giugno dello scorso anno con la quale veniva sottolineato che se l’impianto “provoca danni alla salute, va fermata” e “non si possono prorogare le autorizzazioni”. La legislazione italiana, spiegò la Corte Ue, “non è conforme alla direttiva sulle emissioni industriali” in quanto non “tiene conto dell’impatto degli impianti sulla salute umana” e “di tutti gli inquinanti nocivi emessi dall’impianto al momento del rilascio delle autorizzazioni”. La normativa italiana inoltre “non sospende il funzionamento di un impianto quando una violazione delle condizioni dell’autorizzazione comporta un pericolo immediato per la salute umana o per l’ambiente”.
Di fronte alla nuova lettera di messa in mora per l’ex Ilva, il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin non è parso preoccupato: “Non l’ho ancora vista, di conseguenza non sono in grado di fare valutazioni, era una procedura che era in corso quindi la valuteremo rispetto ai nuovi investimenti. Poi la commissione ha un suo percorso burocratico e stanno lavorando in quella direzione. Noi stiamo facendo la nuova Aia. Che la commissione in questo momento mandi l’infrazione mi sembra del tutto normale”, ha detto proprio da Taranto e nel giorno in cui dentro l’acciaieria si è anche verificato un grave incidente con la rottura di una tuberia dell’altoforno 1 e il conseguente scoppio di un vasto incendio.
L'articolo Ilva, nuova procedura d’infrazione Ue all’Italia: “Gravi conseguenze per salute umana e ambiente” proviene da Il Fatto Quotidiano.