Il riscatto del sinistro conviene sempre? Chi può richiederlo e come

Riscatto del sinistro e risarcimento diretto: tutto quello che devi sapere su come funzionano questi strumenti per evitare di pagare premi assicurativi più alti dopo un incidente

Apr 27, 2025 - 15:50
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Il riscatto del sinistro conviene sempre? Chi può richiederlo e come

Il decreto Bersani del 2006 ha introdotto il sistema di risarcimento diretto nell’ambito dell’RC Auto. L’obiettivo è stato quello di semplificare e velocizzare la gestione dei sinistri stradali, riducendo i tempi e le complicazioni legali. Grazie a questo sistema, le assicurazioni dei veicoli coinvolti si accordano per rimborsare direttamente i propri assicurati, evitando lunghe procedure per stabilire le responsabilità.

Vediamo più nel dettaglio come funziona e quando conviene il riscatto del sinistro.

La legge Bersani e il risarcimento diretto

La legge Bersani ha modificato il Codice delle assicurazioni private introducendo la procedura di risarcimento diretto. In caso di incidente tra due veicoli, il danneggiato può chiedere l’indennizzo direttamente alla propria compagnia assicurativa, senza doversi rivolgere a quella del responsabile.

Se si è parzialmente o totalmente innocenti, la propria compagnia anticipa il risarcimento, che poi recupera da quella del responsabile.

Il risarcimento diretto si applica solo se:

  • vi è stato contatto fisico tra due veicoli (non è applicabile se, ad esempio, si evita un’auto che invade la corsia e si urta un veicolo parcheggiato);
  • entrambi i veicoli sono immatricolati regolarmente in Italia, San Marino o Città del Vaticano;
  • i veicoli sono assicurati e identificabili;
  • le compagnie assicurative coinvolte aderiscono alla convenzione Card (Convenzione tra Assicuratori per il Risarcimento Diretto).

Quali danni sono risarcibili direttamente

Con il risarcimento diretto possono essere coperti:

  • i danni al veicolo dell’assicurato;
  • i danni agli oggetti trasportati;
  • le lesioni fisiche lievi del conducente.

Se non si può applicare l’indennizzo diretto, il danneggiato deve rivolgersi alla compagnia dell’autore del danno o, in caso di veicolo non identificato o non assicurato, al Fondo di garanzia per le vittime della strada. La Corte Costituzionale ha stabilito che il risarcimento diretto non è obbligatorio: il danneggiato può scegliere se rivolgersi alla propria compagnia o alla controparte.

Cambiare compagnia assicurativa dopo un incidente

È possibile cambiare compagnia anche dopo un incidente. Se il sinistro avviene poco prima della scadenza dell’assicurazione auto, non comparirà nell’attestato di rischio e si potrà cambiare compagnia senza aumenti immediati del premio. Tuttavia, dopo un anno, le conseguenze saranno registrate e influiranno sulla classe di merito.

Come funziona il riscatto del sinistro

L’assicurato può rimborsare alla propria compagnia l’importo pagato al danneggiato, evitando l’aumento del premio assicurativo. Questo procedimento, detto rimborso o riscatto del sinistro, conviene soprattutto se l’importo da rimborsare è inferiore all’aumento del premio.

Per farlo, si può consultare la sezione Stanza di compensazione del sito ufficiale della Consap, inserendo i dati personali, quelli dell’incidente, le targhe e le compagnie coinvolte. In pochi giorni si riceverà la risposta con l’importo da versare.

Una volta pagato, Consap rilascerà un certificato da presentare alla propria compagnia per mantenere invariata la classe di merito. Se il danno è stato risarcito senza la procedura di risarcimento diretto, bisognerà rivolgersi direttamente alla propria compagnia per conoscere l’importo da rimborsare.

Cos’è il premio assicurativo

Il premio assicurativo è la somma che l’assicurato paga alla compagnia per ottenere la copertura dei danni entro i limiti previsti dal contratto. È composto da:

  • imposte previste dalla legge;
  • caricamenti (costi di gestione e amministrazione);
  • costo base della polizza.

Nel caso di polizze auto e moto, il premio dipende anche dalla classe di merito, determinata dal sistema bonus-malus: più bassa è la classe di merito, più basso sarà il premio. Gli incidenti causano un aumento della classe e, di conseguenza, del premio.

Altri fattori che influenzano il premio sono:

  • la zona geografica;
  • l’anno di prima immatricolazione del veicolo;
  • l’età dei conducenti;
  • il numero di incidenti con colpa;
  • la tipologia del veicolo;
  • il valore del veicolo.

Il premio può ridursi grazie alla legge Bersani, che consente di ereditare la classe di merito favorevole di un familiare convivente anche per assicurare un nuovo veicolo.