Il Regno Unito intensifica la lotta al CSAM: sotto la lente servizi di hosting e sharing
L'Autorità Britannica per le Comunicazioni rafforza gli sforzi sul tema della sicurezza online
Con l'entrata in vigore, da oggi, degli obblighi previsti dall'Online Safety Act (OSA) del Regno Unito in materia di contrasto ai contenuti illegali, l'Ofcom, l'autorità di regolamentazione per le comunicazioni del paese, ha annunciato l'avvio di un nuovo programma di controllo incentrato sui servizi di archiviazione e condivisione di file online.
Il regolatore ha dichiarato che le proprie indagini dimostrano come tali servizi siano "particolarmente vulnerabili" all'utilizzo per la diffusione di materiale pedopornografico (definito anche CSAM, ovvero Child Sexual Abuse Material). Il programma di controllo valuterà le misure di sicurezza implementate da questi fornitori, con l'obiettivo di impedire che i responsabili utilizzino le loro piattaforme per la diffusione di tale materiale illecito.
L'Ofcom ha aggiunto di aver già contattato un numero imprecisato di fornitori di questi servizi di hosting e condivisione, senza però specificare i nomi delle aziende coinvolte, tuttavia ha comunicato loro che a breve saranno inviate "richieste formali di informazioni" in merito alle misure già adottate o pianificate per contrastare il CSAM.