Il punto sulla Commissione Covid
Nella Commissione Covid qualche spiraglio di verità in mezzo a teatrini politici e a tanta confusione A settembre del 2024 è partita la Commissione d’inchiesta parlamentare sulla gestione dell’emergenza Covid. […]

Nella Commissione Covid qualche spiraglio di verità in mezzo a teatrini politici e a tanta confusione
A settembre del 2024 è partita la Commissione d’inchiesta parlamentare sulla gestione dell’emergenza Covid. Questa Commissione dovrà indagare le responsabilità politiche di chi ha gestito l’emergenza. A distanza di sei mesi dall’avvio si può iniziare a fare un piccolo bilancio di quello che sta accadendo in
commissione.
Prima di tutto c’è da dire che i lavori sono molto confusionari, non c’è un filo logico nell’ordine delle audizioni. Non c’è neanche un filo cronologico-storico di analisi degli eventi. I vari gruppi hanno deciso di trattare per ora solo la “prima fase” della pandemia, quindi prima e seconda ondata (l’anno 2020 per intenderci). Nel farlo però gli interventi sono del tutto scollegati tra loro. I temi si accavallano continuamente, dal lockdown al piano pandemico, dalle forniture di mascherine allo stato del sistema sanitario, si accavallano sia nella singola audizione.
Come detto la commissione si sta occupando della prima fase, tralasciando per ora temi importantissimi quali vaccino e green pass. Si sta quindi focalizzando sulle attività intraprese dal Governo Conte 2 (sostenuto da PD e M5S). Si è creata sin da subito una dinamica accusatoria tra i vari schieramenti politici.
Da una parte il centro-destra che punta il dito contro Conte (componente per lo più assente di questa commissione), dall’altra PD e M5S che difendono le decisioni prese in quel periodo e rimbalzano la responsabilità sui governi regionali (per lo più guidati dal centro-destra, ad es. la Lombardia).
La stessa confusione della commissione è figlia del fatto che i vari partiti invitino, secondo quote di rappresentanza, delle figure che possano confermare e difendere la loro idea o attaccare quello che è stato fatto dalla parte politica opposta. In questo rimpallo politico di accuse si fa molta fatica a trovare spazi di verità. Da ex-deputato posso affermare che è un po’ la stessa confusione che anima il centro della vita legislativa del Paese.
Il Parlamento italiano, oltre ad essere sostanzialmente ininfluente (contano pochi capi-partito) è un luogo molto caotico, lo era prima del taglio dei parlamentari, figuriamoci ora con meno “forza lavoro”. È rimasta per lo più solo una valenza scenica, storica e simbolica, il Parlamento deve ritrovare il suo ruolo costituzionale.
In questo marasma da teatro della politica sono comunque emersi molti temi, temi che andrebbero approfonditi. Molte audizioni sono significative, a partire dalle prime audizioni fatte alle associazioni di familiari delle vittime Covid1 (trovate il link in fondo all’articolo). Le loro esperienze ed il dolore ancora vivo ci ricordano quanto quel momento sia rimasto inciso nel nostro vivere quotidiano.
Un’altra audizione degna di nota è quella del dott. Giacomini (rappresentante dell’associazione “ContiamoCi!”) che tratta vari temi, dallo stato del sistema sanitario alle procedure di individuazione e tracciamento dei contagi con qualche accenno sul vaccino Covid2 . Il dott. Donzelli si è concentrato molto su terapie domiciliari precoci e su efficacia ed utilizzo delle mascherine3. Questa audizione contiene anche una imbarazzante scenetta del deputato M5S, Alfonso Colucci, che in buona sostanza accusa di “terrapiattismo” il dott. Donzelli.
Segnaliamo anche la doverosa audizione dei rappresentanti dell’Istituto Superiore di Sanità4 che però ha lasciato molti punti oscuri, in particolare sull’efficacia del lockdown “all’italiana”.
Infine, tra le audizioni più recenti, da segnalare quella al dott. Garattini, presidente dell’Istituto “Mario Negri”, che tocca vari aspetti della gestione pandemica5. Grosse critiche sono state sollevate dal prof. Maruotti, ordinario di statistica alla LUMSA, nella sua audizione6. In particolare, sottolinea evidenti lacune, soprattutto a livello governativo ed istituzionale, nella raccolta ed analisi dei dati pandemici e gravi approssimazioni (per non dire mistificazioni) nella comunicazione dell’andamento e stato dell’epidemia da parte degli organi preposti.
In conclusione, la commissione sta procedendo con molte audizioni, manca però una linearità, manca un filo del discorso che sappia indagare su quello che è accaduto. Manca anche una certa onestà, da parte di tutti i gruppi politici c’è una volontà di difendersi o attaccare il gruppo antagonista, manca una reale volontà di ricerca della verità.
A livello internazionale molto sta venendo fuori, riguardo ad esempio all’origine del virus, all’efficacia ed eventuale pericolosità dei vaccini, per arrivare all’utilità di misure drastiche come il lockdown.
Indubbiamente a distanza di anni possiamo riflettere su quanto accaduto nel periodo Covid, possiamo farlo con più lucidità senza essere schiavi della paura di morire o di far morire e senza il ricatto morale del “fatti un giro nelle terapie intensive”.
Riferimenti:
- Associazioni familiari delle vittime Covid:
https://webtv.camera.it/evento/26320︎
- Dott. Dario Giacomini , presidente dell’associazione “ContiamoCi!”:
https://webtv.camera.it/evento/26391 (dal minuto 19:25)︎
- Dott. Alberto Donzelli, fondatore della “Fondazione Allineare Sanità e Salute”:
https://webtv.camera.it/evento/26511 (dal minuto 1:04:15, a chi è interessato
alla chicca del “terrapiattista” la trova al min 1:32:30)︎
- Istituto Superiore di Sanità: https://webtv.camera.it/evento/27182
︎
- Dott. Silvio Garattini, presidente dell’Istituto “Mario Negri”:
https://webtv.camera.it/evento/27513 (dal minuto 1:21:45)︎
- Prof. Antonello Maruotti: https://webtv.camera.it/evento/27514
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