Il Pd scrive a Nordio ’Subito Dda e personale’. E Furfaro attacca FdI
Lettera dei senatori Rando e Verini sulle infiltrazioni mafiose. E il deputato: "La destra divide e strumentalizza i problemi".

Onorevole Marco Furfaro, la situazione a Prato è gravissima. "Una situazione che va affrontata con gli strumenti giusti e con una maggiore attenzione da parte del governo nazionale - dice il deputato del Pd - Servono traduttori, magistrati, forze dell’ordine. Un Palazzo di giustizia che non cada a pezzi. E strumenti nuovi, come l’estensione ai cittadini stranieri dei benefici per i collaboratori e testimoni di giustizia. Serve, in sintesi, una forte presenza dello Stato per tutelare chi è sfruttato, chi denuncia, chi collabora. Il resto sono chiacchiere".
Il Pd denuncia e chiede intervento del ministro. Non è stato sottovalutato il pericolo infiltrazioni dal suo partito minimizzando spesso la gravità dello scenario che si andava consolidando? "Le mafie operano da tempo nel Centro-Nord. Lo rivelano decine di indagini, studi e rapporti. Sicuramente ora c’è una maggiore consapevolezza di questi fenomeni e una rinnovata attenzione da parte delle istituzioni, della politica e della società civile. Il Pd sta facendo la sua parte, a tutti i livelli. Sei mesi fa a Seano ci siamo presi un impegno preciso sul fronte della lotta allo sfruttamento. E abbiamo lavorato perché arrivassero a Prato sia la Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro sia la Commissione Antimafia. Chiediamo da tempo, come ha fatto la sindaca Bugetti, il potenziamento degli ispettori del lavoro e del personale del comparto giudiziario, di polizia e di guardia di finanza".
Come mai negli anni Prato non è riuscita a far capire la sua complesstà ed ad avere conseguente attenzione? "Prato è un unicum. Con i suoi 200 mila abitanti è la terza città dell’Italia centrale. Ma è anche una delle province più piccole del Paese. Viviamo i fenomeni e le problematiche di altre realtà metropolitane ma talvolta siamo costretti ad affrontarle con i mezzi di un paesello. Un altro problema è che la città, in questi anni, non ha saputo unirsi, soprattutto sul fronte politico. Mentre noi continuiamo a dire che c’è bisogno di una battaglia unitaria e corale contro le mafie, la destra sta facendo di tutto per spaccare, senza peraltro portare alcuna soluzione. Usare Prato per fare propaganda dimostra quanto poco a cuore abbiano il nostro territorio".
Da dove ripartire quindi? "Occorre mettere in campo tutte le energie possibili per tutelare la parte sana del tessuto produttivo, che è la stragrande maggioranza, e colpire duramente chi sfrutta i lavoratori, evade le tasse, fa affari con le mafie. Esiste un sistema di sfruttamento che prende forza dalla condizione di ricattabilità degli invisibili. Noi dobbiamo respingere la narrazione semplicistica della destra che riduce tutto al binomio mafia/comunità cinese o distretto pratese/distretto parallelo. È un approccio sbagliato. La mafia cinese ha forti collegamenti con ‘ndrangheta, camorra e sacra corona unita. Non lo dico io ma i magistrati. In questo sistema agiscono persone di ogni nazionalità, compresi professionisti italianissimi. Chi ne fa le spese sono le imprese oneste, tanto italiane quanto straniere, che investono sul territorio e operano nella legalità".
Il procuratore capo Tescaroli sta facendo un lavoro enorme, non crede? "Tescaroli l’ho incontrato nei mesi scorsi insieme al senatore Walter Verini, il nostro capogruppo in Antimafia. Sta facendo un lavoro straordinario che merita tutto il nostro sostegno. A Prato ha portato la sua grande esperienza nella lotta alla criminalità organizzata, maturata a Palermo e Roma, permettendogli di riconoscere nel nostro territorio dinamiche preoccupanti che hanno tutti i tratti del metodo mafioso. Un risultato significativo è che già oltre 50 lavoratori vittime di sfruttamento hanno trovato il coraggio di collaborare con la giustizia, dimostrando che è possibile rompere il muro di omertà".
L’arrivo della Commissione antimafia è stato definito storico dalla deputata di Fdi Chiara La Porta. È così secondo lei? Ci possiamo aspettare sviluppi anche dalla Commissione con audizioni e relazioni ad hoc? "Sono contento che La Porta ogni tanto sia grata al Pd che ha richiesto la visita della Commissione. Chiederemo di approfondire e aiutare il nostro territorio e speriamo che questa volta la destra si accodi alle nostre richieste anziché fare propaganda a posteriori. Dalla Commissione ci aspettiamo un lavoro approfondito che porti a relazioni specifiche e proposte. In attesa che dal governo, oltre alle promesse, arrivino fatti concreti".
Luigi Caroppo