Il Papa della gente

Bergoglio ribaltando tabù e scandali che avevano coinvolto e travolto l’immagine pubblica della Chiesa

Apr 21, 2025 - 17:53
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Il Papa della gente

Roma, 21 aprile 2025 - Nonostante le sue precarie condizioni di salute, ieri Papa Francesco non ha fatto mancare il suo abbraccio ai pellegrini di san Pietro e al mondo intero. Ha voluto essere fino alla fine tra la sua gente. Gente che lo ha amato e che ora accorrerà ricordarlo. È andato incontro a “sorella morte” come avrebbe voluto il santo suo ispiratore. Quella morte che non fa male perché ritorno alla casa del Padre. Non possiamo non ricordare le parole del Cantico di San Francesco. "Lodato sii, mio Signore, per la nostra sorella morte corporale, dalla quale nessun uomo che vive può scappare; guai a quelli che moriranno mentre sono in peccato mortale. / Beati quelli che troveranno la morte mentre rispettano le tue volontà. In questo caso la morte spirituale non farà loro alcun male".

Papa Francesco

Fino all’ultimo giorno, Papa Francesco, più o meno apertamente, ha messo in campo iniziative diplomatiche per cercare un cessate il fuoco, non dimenticando mai di far arrivare a tutti il suo grido per Gaza, per l’Ucraina e tutti i popoli in guerra. Senza più voce ha fatto parlare il silenzio pregando dinanzi alla tomba di Benedetto XV, il pontefice che aveva denunciato la carneficina della Grande Guerra implorando i governanti del tempo per fermare l’inutile strage.

In tutto il suo pontificato ha incarnato il valore della fede, della fraternità e dell’amore per il creato. Ha incarnato la Parola in ogni suo gesto e testimonianza. E i suoi gesti – silenzi compresi – saranno ricordati non meno delle sue parole. Il suo umorismo e il suo sorriso. Amato da tutti i ribelli, i coraggiosi, gli idealisti, ha conquistato sul campo delle sue battaglie per gli ultimi uomini di altre religioni, laici, atei. Ha svolto un ruolo di supplenza per tutto il progressismo politico in crisi in questo primo quarto di secolo. Le sue aperture hanno messo in imbarazzo il conservatorismo cattolico incapace di riconoscere oggi il segno autentico del messaggio. Ha posto la questione del ruolo della donna nella Chiesa e le ha dato uno spazio mai visto prima. È stato vicino ai detenuti continuamente ritornando sul tema della misericordia e della speranza. Fin dai primi giorni è stato sensibile al dramma dei migranti. La sua visita a Lampedusa è stata l’anticipazione di un programma permanente contro l’alzarsi dei muri dettato dal sovranismo contemporaneo. Ma è stato anche un Papa attento alla comunicazione e alle nuove tecnologie, intervenendo per la prima volta a un G7 e per di più con una relazione sull’intelligenza artificiale. I suoi interventi sulla cura del creato e della casa comune lo hanno visto protagonista in diversi summit dove con il suo carisma ricordava e sollecitava i potenti a far fede agli impegni presi. Un ambientalismo mai separato dalle questioni sociali, espresso limpidamente nella Laudato si’.

Papa Francesco è stato il Papa della gente, ma anche il Papa dei Bambini, ribaltando tabù e scandali che avevano coinvolto e travolto l’immagine pubblica della Chiesa. Con lui le parole dell’evangelista sono diventate un programma: "In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli”. E lui per primo si è fatto piccolo, il più piccolo. Ora grande nel regno dei cieli.