Il ministro Giuli e la polemica con Elio Germano: “Minoranza rumorosa che ciancia in solitudine”

Dopo le parole al vetriolo dell’attore in occasione dei Davis, il ministro ribatte: “Stiamo governando la cultura da veri patrioti. Nel 2024 60,8 milioni di visitatori nei musei statali e +23% introiti, +50% rispetto al 2019 quando governavano gli inquilini del privilegio"

Mag 10, 2025 - 13:52
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Il ministro Giuli e la polemica con Elio Germano: “Minoranza rumorosa che ciancia in solitudine”

Roma, 10 maggio 2025 – Non si è fatta attendere la risposta a distanza del ministro della Cultura Alessandro Giuli dopo le parole al vetriolo dall'attore Elio Germano nei confronti del governo, dopo la presentazione dei David. "Ci hanno descritto come i nemici giurati del cinema, ma la riforma del tax credit, che come tutte le riforme è perfettibile, non è che l'abbiamo voluta noi perché ci siamo 'incapricciati' del fatto che i soliti noti vivessero di rendita, è il risultato di una denuncia da parte dei piccoli e medi, ma anche grandi protagonisti che hanno detto 'basta con le rendite e il privilegio'". Lo ha detto Giuli che non ha mancato di inviare una stilettata all’attore romano: "C'è una minoranza rumorosa che si impadronisce perfino del più alto luogo delle istituzioni italiane a cui deve avere sempre il massimo rispetto, cioè il Quirinale, per cianciare in solitudine" aggiunge il ministro che sottolinea. 


"La verità è che di fronte alla stabilità e alla certezza che stiamo dando in un percorso di riconfigurazione si sentono attaccati nelle loro rendite. La realtà è più forte di ogni maldicenza. I dati 2024 ci dicono che i visitatori musei e parchi archeologici statali italiani sono stati 60,8 milioni, il 5,4% in più rispetto al 2023”. Lo ha detto ancora Giuli intervenendo a Firenze a "Spazio Cultura. Valorizzare il passato, immaginare il futuro", organizzata dai gruppi parlamentari di Fratelli d'Italia alla Camera ed al Senato. Secondo i numeri forniti da Giuli, gli introiti lordi del 2024 sono stati 382 milioni: “+23% rispetto all'anno precedente, e +50% rispetto al 2019 quando governavano gli inquilini del privilegio”.

“Stiamo governando la cultura veramente da patrioti", aggiunge il ministro che definisce “straordinari” i risultati del governo Meloni sulla cultura. “Stiamo dando rappresentanza all'Italia vera, profonda, il 30% degli italiani oggi sono rappresentati, oltre che da un governo solido e con grandi prospettive, da un'identità culturale, quello che fino a pochi anni fa era rubricato a sottocultura antisistema”. E a sostegno delle sue affermazioni, Giuli cita diverse mostre ed eventi: “Su Gentile il mio predecessore Sangiuliano ha propiziato una delle più belle mostre a Roma che si siano mai viste. Spadolini, il fondatore del ministero della Cultura e dell'ambiente, si era recato al Vittoriale per omaggiare D'Annunzio. Era dal 1975 che nessun ministro della Cultura tornava lì, ci sono stato pochi giorni fa, in mezzo a una folla meravigliosa di giovani e non, che se ne infischiano della bile nera della sinistra che ci accusa di fare il Minculpop" ha concluso il ministro della Cultura.