Il lupo Nemo, recuperato in condizioni critiche dal Naviglio, si sta riprendendo: potrà tornare nel suo habitat tra un mese

Recuperato in condizioni critiche dalle acque gelide del Naviglio a Gaggiano lo scorso 22 febbraio, il giovane lupo Nemo sta ricevendo le cure necessarie presso il Centro tutela e ricerca fauna esotica e selvatica di Monte Adone, nell’Appennino bolognese. Dopo essere stato tratto in salvo dai Vigili del Fuoco, il suo stato di salute ha...

Mar 7, 2025 - 15:41
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Il lupo Nemo, recuperato in condizioni critiche dal Naviglio, si sta riprendendo: potrà tornare nel suo habitat tra un mese

Recuperato in condizioni critiche dalle acque gelide del Naviglio a Gaggiano lo scorso 22 febbraio, il giovane lupo Nemo sta ricevendo le cure necessarie presso il Centro tutela e ricerca fauna esotica e selvatica di Monte Adone, nell’Appennino bolognese.

Dopo essere stato tratto in salvo dai Vigili del Fuoco, il suo stato di salute ha destato molte preoccupazioni, ma gli esperti confermano che il percorso di recupero sta procedendo bene. Dopo il salvataggio Nemo è stato sottoposto a un’accurata valutazione veterinaria che ha rivelato come la caduta, la permanenza in acqua e le operazioni di recupero abbiano provocato nell’animale un forte stress.

Inoltre gli è stato riscontrato un precedente trauma, risalente a prima della caduta nel Naviglio.  Questo dettaglio suggerisce che il giovane esemplare potrebbe aver subìto un incidente o un’aggressione mentre vagava alla ricerca di un territorio o di una compagna, comportamento tipico dei lupi solitari in questa fase della loro vita. Per trattare al meglio la sua condizione, i veterinari gli hanno somministrato cure specifiche, monitorando attentamente i suoi progressi.

Bisogna assicurarsi che l’animale abbia recuperato completamente le forze

Il caso di Nemo ha attirato l’attenzione di molti amanti della fauna selvatica e sui social network si è creato un vero e proprio movimento di supporto. Tanti utenti stanno seguendo con interesse gli aggiornamenti sul suo stato di salute, condivisi regolarmente dagli esperti e dalle autorità locali.

In particolare, Gianluca Comazzi, assessore regionale al Territorio e Sistemi verdi della Lombardia, ha ribadito l’impegno a garantire il pieno recupero dell’animale prima di restituirlo al suo habitat naturale. Secondo le ultime informazioni, il lupo potrebbe essere pronto per il rilascio a partire da aprile.

L’obiettivo è assicurarsi che abbia recuperato completamente le forze e che sia in grado di affrontare le sfide della vita selvatica senza difficoltà. Oltre alle cure mediche, sono in corso anche analisi genetiche per verificare se Nemo presenti segni di ibridazione con cani domestici, un fenomeno che può influenzare la conservazione dei lupi selvatici. Se tutto procederà secondo i piani, presto potrà tornare a vagare libero, contribuendo alla biodiversità del nostro territorio.