Il difensore della Chiesa tradizionalista, chi è Robert Sarah
AGI - Nella rosa ristretta dei cardinali più accreditati a succedere a Papa Francesco, dall'Africa - continente con la maggior crescita di fedeli cattolici - arrivano diversi nomi di porporati, tra cui spicca il cardinale guineano Robert Sarah, Prefetto emerito della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, Arcivescovo emerito di Conakry. Nato a Ourous il 15 giugno 1945, il cardinale Sarah è il volto africano forse più in vista tra i difensori di una Chiesa tradizionalista, favorevole alla liturgia latina: è contrario all'ordinazione delle donne e a qualsiasi sviluppo in materia di omosessualità. Per queste sue posizioni, il porporato guineano gode del sostegno di una frangia ultraconservatrice. Formazione e carriera Figlio unico di una famiglia profondamente cattolica e devota, dopo le scuole primarie e medie è stato costretto nel 1957 a lasciare il Paese per continuare i suoi studi nel seminario minore di Bingerville, in Costa d'Avorio. Rientrato in Guinea dopo l'indipendenza, il 2 ottobre 1958, ha completato gli studi nel seminario minore a Dixinn nel 1960. Quando l'istituto venne requisito dalle autorità guineane, è dovuto tornare alla parrocchia Sainte Croix, a Kindia. Solo più tardi, quando è stato possibile edificare il nuovo seminario, dedicato a Giovanni XXIII, a circa 135 chilometri da Conakry, ha completato i suoi studi, conseguendo il baccalaureato nel 1964. Dopo un periodo trascorso a Nancy in Francia, ha studiato teologia a Se'bikotane, in Se'ne'gal, tra il 1968 e il 1969. Ordinato sacerdote il 20 luglio 1969 nella cattedrale di Sainte Marie a Conakry, è stato poi inviato a Roma dove ha ottenuto la licenza in teologia alla Pontificia Università Gregoriana e ha arricchito la sua formazione culturale al Pontificio Istituto Biblicum, approfondendola successivamente con un periodo di studio all'Istituto Biblicum di Gerusalemme (1971-1972), dove si è licenziato in sacra scrittura. Nomina a parroco e rettore Di ritorno nel suo Paese natale, è stato nominato parroco di Boke', dove è rimasto dal 1974 al 1976, dividendo il suo impegno con altre tre parrocchie: Kataco, Koundara e Ourous. Merito delle sue spiccate doti di formatore è stato nominato a rettore del seminario minore Giovanni XXIII a Kindia, quello in cui si era formato. Il 13 agosto 1979 è stato eletto arcivescovo di Conakry, ordinato l'8 dicembre, a soli 34 anni, il più giovane al mondo, motivo per cui Giovanni Paolo II lo soprannominò "il vescovo bambino". Difensore dei diritti del popolo africano Si è subito presentato come strenuo difensore dei diritti del popolo africano, criticando duramente quanti sul continente si vendono al migliore offerente. Tra i suoi impegni principali, quello della formazione di sacerdoti consapevoli, motivati e preparati. Lui stesso appassionato e dedito alla sua nuova missione, da vescovo Sarah ha assolto contemporaneamente diversi incarichi, tra cui amministratore apostolico di Kankan, presidente della Conferenza episcopale della Guinea, presidente della Conferenza episcopale regionale per l'Africa Occidentale francofona (Cerao), presidente del Catholic Biblical Centre for Africa and Madagascar (Bicam) e consultore della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli. Nomina a Segretario della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli Fermo di fronte al regime di Sekou Toure', come lo è stato di recente per la transizione di Mamadi Doumbouya, il 1 ottobre 2001 Giovanni Paolo II lo ha nominato Segretario della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, ufficio che ha svolto per nove anni, fino al 7 ottobre 2010, quando Benedetto XVI lo ha designato Presidente del Pontificio Consiglio 'Cor Unum', incarico nel quale è succeduto al cardinale Paul Josef Cordes. Nel Concistoro del 20 novembre 2010, è stato creato cardinale da Benedetto XVI, del Titolo di San Giovanni Bosco in via Tuscolana (Roma). Il cardinale Sarah ha preso parte al Conclave del marzo 2013 che ha eletto Papa Francesco. A novembre 2014 Bergoglio lo ha nominato Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. Un incarico che ha svolto fino a febbraio 2021, quando Papa Francesco ha accettato la sua rinuncia per raggiunti limiti di età. Il cardinale guineano è membro dei Dicasteri per le Chiese Orientali, delle Cause dei Santi, per l'Evangelizzazione, per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. Divergenza di idee con Papa Francesco Il quasi 80enne Sarah, è noto per le cariche influenti ricoperte, le sue frasi a effetto ma forse, e soprattutto, per la divergenza di idee con il defunto Papa argentino. "È conservatore, pro-life, anti-woke e ha paragonato le tendenze culturali liberali occidentali al comunismo e al nazismo", ha scritto di recente Fox News che gli ha dedicato diversi approfondimenti, sottolineando che "viene visto come un portabandiera spirituale e teologico per i cattolici conservatori, poiché i critici di Francesco hanno sostenuto che il defunto Papa è stato t

AGI - Nella rosa ristretta dei cardinali più accreditati a succedere a Papa Francesco, dall'Africa - continente con la maggior crescita di fedeli cattolici - arrivano diversi nomi di porporati, tra cui spicca il cardinale guineano Robert Sarah, Prefetto emerito della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, Arcivescovo emerito di Conakry. Nato a Ourous il 15 giugno 1945, il cardinale Sarah è il volto africano forse più in vista tra i difensori di una Chiesa tradizionalista, favorevole alla liturgia latina: è contrario all'ordinazione delle donne e a qualsiasi sviluppo in materia di omosessualità. Per queste sue posizioni, il porporato guineano gode del sostegno di una frangia ultraconservatrice.
Formazione e carriera
Figlio unico di una famiglia profondamente cattolica e devota, dopo le scuole primarie e medie è stato costretto nel 1957 a lasciare il Paese per continuare i suoi studi nel seminario minore di Bingerville, in Costa d'Avorio. Rientrato in Guinea dopo l'indipendenza, il 2 ottobre 1958, ha completato gli studi nel seminario minore a Dixinn nel 1960. Quando l'istituto venne requisito dalle autorità guineane, è dovuto tornare alla parrocchia Sainte Croix, a Kindia. Solo più tardi, quando è stato possibile edificare il nuovo seminario, dedicato a Giovanni XXIII, a circa 135 chilometri da Conakry, ha completato i suoi studi, conseguendo il baccalaureato nel 1964. Dopo un periodo trascorso a Nancy in Francia, ha studiato teologia a Se'bikotane, in Se'ne'gal, tra il 1968 e il 1969. Ordinato sacerdote il 20 luglio 1969 nella cattedrale di Sainte Marie a Conakry, è stato poi inviato a Roma dove ha ottenuto la licenza in teologia alla Pontificia Università Gregoriana e ha arricchito la sua formazione culturale al Pontificio Istituto Biblicum, approfondendola successivamente con un periodo di studio all'Istituto Biblicum di Gerusalemme (1971-1972), dove si è licenziato in sacra scrittura.
Nomina a parroco e rettore
Di ritorno nel suo Paese natale, è stato nominato parroco di Boke', dove è rimasto dal 1974 al 1976, dividendo il suo impegno con altre tre parrocchie: Kataco, Koundara e Ourous. Merito delle sue spiccate doti di formatore è stato nominato a rettore del seminario minore Giovanni XXIII a Kindia, quello in cui si era formato. Il 13 agosto 1979 è stato eletto arcivescovo di Conakry, ordinato l'8 dicembre, a soli 34 anni, il più giovane al mondo, motivo per cui Giovanni Paolo II lo soprannominò "il vescovo bambino".
Difensore dei diritti del popolo africano
Si è subito presentato come strenuo difensore dei diritti del popolo africano, criticando duramente quanti sul continente si vendono al migliore offerente. Tra i suoi impegni principali, quello della formazione di sacerdoti consapevoli, motivati e preparati. Lui stesso appassionato e dedito alla sua nuova missione, da vescovo Sarah ha assolto contemporaneamente diversi incarichi, tra cui amministratore apostolico di Kankan, presidente della Conferenza episcopale della Guinea, presidente della Conferenza episcopale regionale per l'Africa Occidentale francofona (Cerao), presidente del Catholic Biblical Centre for Africa and Madagascar (Bicam) e consultore della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.
Nomina a Segretario della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli
Fermo di fronte al regime di Sekou Toure', come lo è stato di recente per la transizione di Mamadi Doumbouya, il 1 ottobre 2001 Giovanni Paolo II lo ha nominato Segretario della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, ufficio che ha svolto per nove anni, fino al 7 ottobre 2010, quando Benedetto XVI lo ha designato Presidente del Pontificio Consiglio 'Cor Unum', incarico nel quale è succeduto al cardinale Paul Josef Cordes. Nel Concistoro del 20 novembre 2010, è stato creato cardinale da Benedetto XVI, del Titolo di San Giovanni Bosco in via Tuscolana (Roma). Il cardinale Sarah ha preso parte al Conclave del marzo 2013 che ha eletto Papa Francesco. A novembre 2014 Bergoglio lo ha nominato Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. Un incarico che ha svolto fino a febbraio 2021, quando Papa Francesco ha accettato la sua rinuncia per raggiunti limiti di età. Il cardinale guineano è membro dei Dicasteri per le Chiese Orientali, delle Cause dei Santi, per l'Evangelizzazione, per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.
Divergenza di idee con Papa Francesco
Il quasi 80enne Sarah, è noto per le cariche influenti ricoperte, le sue frasi a effetto ma forse, e soprattutto, per la divergenza di idee con il defunto Papa argentino. "È conservatore, pro-life, anti-woke e ha paragonato le tendenze culturali liberali occidentali al comunismo e al nazismo", ha scritto di recente Fox News che gli ha dedicato diversi approfondimenti, sottolineando che "viene visto come un portabandiera spirituale e teologico per i cattolici conservatori, poiché i critici di Francesco hanno sostenuto che il defunto Papa è stato troppo pesantemente influenzato dal secolarismo moderno".
Divisione ideologica
La divisione ideologica tra Sarah e Papa Francesco ha raggiunto il culmine quando il cardinale della Guinea ha scritto con Joseph Ratzinger - che ha poi ritirato la firma - un libro intitolato "Dal profondo dei nostri cuori: sacerdozio, celibato e crisi della Chiesa cattolica", pubblicato nel 2020. L'opera sosteneva la "necessità" di continuare il celibato per i sacerdoti di rito latino, uscito mentre Francesco stava valutando se consentire ai preti in Amazzonia di sposarsi per par fronte alla carenza di sacerdoti.
Opere significative
In realtà, il libro più significativo firmato da Sarah e che sta suscitando più scalpore tra i cristiani conservatori sulla scia della morte di Francesco, è stato pubblicato nel 2019, col titolo "The Day Is Now Far Spent" ("Si fa sera e il giorno ormai volge al declino"). Il cardinale guineano denuncia come l'Europa e la civiltà occidentale si siano allontanate dal cristianesimo e soffrano delle sfide ideologiche portate dalle migrazioni di massa. Sarah è co-autore di altre due opere: "Dio o niente. Conversazione sulla fede" del 2015 e "La forza del silenzio. Contro la dittatura del rumore" del 2017, scritte con il giornalista francese Nicolas Diat.