Il Cristo Redentore abbraccia un cagnolino caramello per invitare all’adozione degli animali randagi
In occasione del Giornata Mondiale degli Animali di Strada, il Cristo Redentore si è trasformato in un potente simbolo di sensibilizzazione. Nella serata del 4 aprile, infatti, una proiezione speciale ha illuminato il celebre monumento di Rio de Janeiro, raffigurandolo nell’atto di abbracciare un cagnolino caramello, icona degli animali abbandonati in Brasile. Questa immagine toccante...

In occasione del Giornata Mondiale degli Animali di Strada, il Cristo Redentore si è trasformato in un potente simbolo di sensibilizzazione. Nella serata del 4 aprile, infatti, una proiezione speciale ha illuminato il celebre monumento di Rio de Janeiro, raffigurandolo nell’atto di abbracciare un cagnolino caramello, icona degli animali abbandonati in Brasile.
Questa immagine toccante è parte di una campagna realizzata dal Santuário Cristo Redentor in collaborazione con la GoldeN, marchio della PremieRpet, con l’obiettivo di promuovere l’adozione responsabile e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla dignità di ogni essere vivente. Il messaggio è chiaro: l’amore cristiano non ha confini. Abbraccia le persone, ma anche ogni creatura di Dio, comprese quelle che abbaiano, miagolano e hanno bisogno di cure.
Il Consorzio Cristo Sustentável ha distribuito oltre 27 tonnellate di alimenti
Il cagnolino caramello, un meticcio dal pelo dorato, è diventato negli anni un simbolo nazionale degli animali randagi. Il fatto che sia stato scelto come protagonista della proiezione lo eleva a emblema della lotta contro l’abbandono e della speranza in una vita migliore.
L’iniziativa è stata accompagnata da un gesto concreto di solidarietà: il Consorzio Cristo Sustentável, insieme all’Istituto PremieRpet, ha distribuito oltre 27 tonnellate di alimenti a varie associazioni che si occupano del recupero e della cura di circa 600 animali. Un’azione che mostra come la fede possa tradursi in impegno reale per la cura della creazione.
“Ogni cane e gatto merita una casa e un tutore che li ami e se ne prenda cura”, ha dichiarato un portavoce dell’Istituto, sottolineando come il Cristo Redentore, icona non solo religiosa ma anche culturale, rappresenti il luogo ideale per lanciare un messaggio di speranza e trasformazione.
In un mondo spesso indifferente alla sofferenza degli animali, questo gesto ha il potere di ispirare cambiamento. Prendersi cura di un animale, adottarlo con responsabilità e amore, è anche un atto di fede. Il Cristo abbraccia. E ci invita a fare altrettanto.
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