Il confronto sulla città: "Quadro politico immobile, puntare su meriti e bisogni"
Mauro Marzucchi, ex vicesindaco e assessore, interviene nel dibattito "Per favorire lo sviluppo dobbiamo creare opportunità per i talenti".

"Gli autorevoli interventi sul futuro economico e politico di Siena, offrono spunti di riflessione e scongelano un quadro politico immobile, che oscura problemi e opportunità". Dopo l’intervento di Alfredo Monaci di Siena Ideale, sul tema del futuro della città dice la sua anche Mauro Marzucchi, una vita politica in consiglio comunale, già assessore e vicesindaco. Marzucchi parla ora di "un conservatorismo innocuo nei periodi “grassi”, pericoloso e inutile oggi quando Siena deve indirizzare ogni sua energia per impostare un nuovo modello economico e sociale, avendo smarrito rendite di posizione locali e subìto le trasformazioni geopolitiche"
Marzucchi si definisce un "riformista legato alla stagione politica dei meriti e dei bisogni, che oscurò gli “ismi” impostando un’azione moderna e deideologizzata dell’amministrazione anche locale. Una proposta oggi più utile che mai". I bisogni partono dai numeri della "crisi economica e dell’inflazione, con molte famiglie in difficoltà. La Caritas sostiene circa 600 famiglie in difficoltà (anche di altri comuni) e prepara oltre 17mila pasti per i bisognosi (2022). Sono in netta crescita le famiglie sotto la soglia della povertà e quelle della povertà estrema". Poi c’è Siena Casa, che "ha chiesto la decadenza per 50 famiglie e altre si aggiungeranno. Una bomba sociale su cui si aggiungono gli sfratti “normali” e le famiglie che, pur in graduatoria non ottengono la casa. Per non parlare poi della fascia dei “senza diritti”: famiglie con un reddito che non consente l’accesso alle graduatorie erp e ai bonus, ma che non offre la capacità di rivolgersi al libero mercato. C’è poi una disoccupazione che colpisce prevalentemente giovani e donne, ma anche opportunità che abbondano in settori a bassa professionalità". Poi i "disagi sociali" e "il costo della vita, più alto che altrove. L’esplosione di questi e altri problemi trova le istituzioni locali disarmate da mancanza di fondi, burocrazia, inesperienza e leggi sempre più accentratrici, che non consentono risposte adeguate, flessibili e rapide. Una riforma dei servizi sociali, e il recupero di funzioni, potrebbe fornire al Comune, la capacità di rendere più efficaci gli interventi".
Quindi i meriti: "Le istituzioni devono allearsi per formare, valorizzare, sostenere, facendo crescere la società nel suo complesso. Ciò può favorire lo sviluppo e trattenere i talenti, riattivando anche un ascensore sociale che si è fermato da tempo e che, chi può, va a cercare lontano da Siena. Qualcosa si è gia mosso spontaneamente e senza sostegni, indicando una strada. L’alleanza tra merito e bisogno, tra talento e necessita, può diventare il perno della tenuta del tessuto sociale alimentando un livello di solidarietà che non può essere affidata solo all’azione, pur straordinaria, dei popoli delle contrade, o del volontariato".
Per Marzucchi, "se si vuol far crescere Siena e offrire ai giovani e a chi verrà una città ricca di opportunità, si cominci a immaginare il futuro delle giovani generazioni. Senza paura di aprirsi al nuovo. Abbiamo una storia e una ricchezza culturale, paesaggistica, monumentale, e prestigio su cui poggiare. E un eccesso di pessimismo da sconfiggere. Possiamo farcela".