Il Conclave diventa social: i Cardinali preferiti dal web e una Chiesa a misura di gamification
Paradosso dei tempi moderni: mentre i cardinali riuniti in Conclave sono isolati da tutto — senza telefoni, senza accesso ai social, alla televisione o ad alcun contatto con l’esterno — il mondo fuori li osserva, li commenta, li trasforma in icone digitali. È il cortocircuito tra tradizione e contemporaneità: uno degli eventi più solenni e […] L'articolo Il Conclave diventa social: i Cardinali preferiti dal web e una Chiesa a misura di gamification proviene da Economy Magazine.

Paradosso dei tempi moderni: mentre i cardinali riuniti in Conclave sono isolati da tutto — senza telefoni, senza accesso ai social, alla televisione o ad alcun contatto con l’esterno — il mondo fuori li osserva, li commenta, li trasforma in icone digitali. È il cortocircuito tra tradizione e contemporaneità: uno degli eventi più solenni e impenetrabili della Chiesa cattolica è diventato oggetto di un’esplosione virale sui social network.
Con il conclave in chiave social, si trasforma, anche, la percezione collettiva del sacro, che oggi si misura anche in like, condivisioni e trend di ricerca. Il successo di questa narrazione pop risiede nell’intersezione perfetta tra tempo giusto, linguaggio giusto e piattaforma giusta. E forse, anche la Chiesa dovrà fare i conti con questo nuovo tipo di attenzione, capace di trasformare il mistero in partecipazione globale.
La morte di Papa Francesco ha aperto non solo un nuovo capitolo nella storia del Vaticano, ma anche una finestra inedita sulla percezione pubblica dei riti ecclesiastici. Il conclave, da sempre avvolto nel silenzio e nella sacralità, si è trovato al centro di una dinamica di viralizzazione senza precedenti. Il dato è eloquente: tra il 20 e il 21 aprile, le ricerche online del termine “Conclave” sono aumentate del 283%. Ancora più impressionante il +417% di interesse per il film I due Papi, a dimostrazione del rinnovato fascino per le dinamiche interne al potere spirituale.
La viralità del sacro: il conclave sui social
TikTok, Instagram e X (ex Twitter) non hanno semplicemente informato: hanno trasformato il conclave in un racconto partecipativo. Brevi video esplicativi, thread ironici, meme e persino contenuti in stile “fantacalcio” (ribattezzati “fantapapi”) hanno reso virale l’attesa per l’elezione del nuovo pontefice. La figura del cardinale Matteo Zuppi è diventata emblematica: dai giornali ai social, il suo volto è stato rielaborato in centinaia di contenuti, al punto da conquistarsi il titolo simbolico di “cardinale dei social”.
La Chiesa osservata dai nativi digitali
Questo fenomeno segna una svolta comunicativa: non è la Chiesa a cambiare il suo linguaggio, ma è il pubblico digitale a reinterpretare simboli e riti antichi con gli strumenti della cultura pop. Il conclave, con le sue dinamiche criptiche, è stato decodificato attraverso formati narrativi accessibili, ironici, immediati. In un certo senso, il mistero è diventato parte del fascino stesso, alimentando una gamification collettiva che ha reso partecipi anche i non credenti o i distanti dalle tematiche religiose.
LEGGI ANCHE Arriva il Fantapapa: il conclave si fa scommessa (cosa vincono i fantavaticanisti? La gloria eterna)
Il ruolo dei media tradizionali
I media tradizionali, dal canto loro, si sono trovati ad affrontare una doppia sfida: da un lato garantire un’informazione autorevole in un contesto dominato da contenuti “user-generated”, dall’altro intercettare una nuova grammatica mediatica che si nutre di format veloci, virali e spesso autoironici. La copertura televisiva ha dovuto competere con il “second screen” dei social, dove le notizie venivano filtrate in tempo reale da creator, influencer e meme.
LEGGI ANCHE Il conclave e il business milionario dell’“Habemus Papam”
L'articolo Il Conclave diventa social: i Cardinali preferiti dal web e una Chiesa a misura di gamification proviene da Economy Magazine.