Polizze catastrofali a 360 gradi

La polizza catastrofale sarà estesa anche agli immobili oggetto di sanatoria o condono. L’assicuratore è tenuto ad assicurare contro le calamità naturali esclusivamente gli immobili costruiti o ampliati sulla base di un valido titolo edilizio o la cui ultimazione risale a un periodo in cui il titolo edilizio non era obbligatorio. Ma sono ammissibili alla […] L'articolo Polizze catastrofali a 360 gradi proviene da Iusletter.

Mag 7, 2025 - 19:05
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Polizze catastrofali a 360 gradi

La polizza catastrofale sarà estesa anche agli immobili oggetto di sanatoria o condono. L’assicuratore è tenuto ad assicurare contro le calamità naturali esclusivamente gli immobili costruiti o ampliati sulla base di un valido titolo edilizio o la cui ultimazione risale a un periodo in cui il titolo edilizio non era obbligatorio. Ma sono ammissibili alla copertura anche “gli immobili oggetto di sanatoria o per i quali sia in corso un procedimento di sanatoria o condono”. Lo prevede una riformulazione di una serie di emendamenti al dl polizze (decreto legge 39/2025 recante “Misure urgenti in materia di assicurazione dei rischi catastrofali”), approvata dalla commissione Ambiente della Camera. La riformulazione riguarda emendamenti presentati da Forza Italia (prima firmataria Erica Mazzetti), Lega (Graziano Pizzimenti), Pd (Marco Simiani) e Movimento 5 stelle (Patty L’Abbate). La commissione ha votato il mandato al relatore, Gianpiero Zinzi (Lega). Sono stati approvati i due emendamenti del relatore e delle riformulazioni del governo. Il provvedimento è atteso in Aula a Montecitorio oggi. Il testo dovrà poi essere esaminato anche dal Senato (va convertito in legge entro il 30 maggio). Gli immobili non a norma, che risultano quindi non assicurabili, non avranno diritto ad indennizzi e contributi pubblici. Agli immobili non assicurabili, si precisa nel nuovo testo, “non spettano indennizzi, contributi, sovvenzioni o agevolazioni di carattere finanziario a valere su risorse pubbliche, anche con riferimento a quelle previste in occasione di eventi calamitosi e catastrofali”. Salta così la norma che escludeva dall’obbligo di assicurazione le “imprese i cui beni immobili risultino gravati da abuso edilizio o costruiti in carenza delle autorizzazioni previste, ovvero gravati da abuso sorto successivamente alla data di costruzione”. Un altro emendamento riformulato riguarda invece gli immobili assicurati dall’imprenditore ma di proprietà di terzi: in questo caso l’indennizzo spettante “è corrisposto al proprietario del bene”, che è “tenuto a utilizzare le somme per il ripristino dei beni danneggiati o periti o della loro funzionalità”. In caso di inadempimento il proprietario ha comunque diritto a “una somma corrispondente al lucro cessante per il periodo di interruzione dell’attività di impresa a causa dell’evento catastrofale nei limiti del 40% dell’indennizzo percepito”. Approvato in commissione anche un emendamento del relatore relativo al valore dei beni da assicurare: per determinarli “si considera il valore di ricostruzione a nuovo dell’immobile” o “il costo di rimpiazzo dei beni mobili” o il costo “di ripristino delle condizioni del terreno interessato dall’evento calamitoso”. Un altro emendamento riformulato prevede che le polizze a copertura dei rischi catastrofali conterranno “un eventuale scoperto o franchigia non superiore al 15% del danno”, ma questo limite non si applicherà alle grandi imprese (e alle società controllate e collegate) a condizione che stipulino un programma assicurativo globale valido per tutto il gruppo e che alla data di chiusura del bilancio, possiedano congiuntamente i requisiti di fatturato e numero di dipendenti individuati dal decreto attuativo del Mef. Sull’obbligo per le imprese di assicurarsi contro le catastrofi il Garante per la sorveglianza dei prezzi, insieme all’Ivass, svolgerà “la funzione di controllo e verifica, anche su segnalazione delle imprese”, per “prevenire e arginare fenomeni speculativi sui premi assicurativi”. Questa funzione, si precisa, sarà svolta dal Garante “con le risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente”. Sulla proposta di escludere alcune categorie di imprese dall’obbligo di sottoscrivere le polizze catastrofali, richiesta da alcuni emendamenti parlamentari, il sottosegretario al Mimit, Massimo Bitonci ha precisato che “c’è un tema di mutualità” da considerare, perché “più è estesa l’applicazione della polizza, minore sarà il costo per la singola azienda. Escludere qualcuno, invece, significherebbe far ricadere i costi sulle altre aziende”.

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