Il caos che circonda la Casa Bianca
Avere causato il drammatico crollo di tutte le borse è una condanna che pesa come un macigno sulla decisione di mercoledì scorso di Donald Trump di imporre dazi elevatissimi nei confronti del resto del mondo

Avere causato il drammatico crollo di tutte le borse è una condanna che pesa come un macigno sulla decisione di mercoledì scorso di Donald Trump di imporre dazi elevatissimi nei confronti del resto del mondo. I mercati sanno che i dazi provocheranno inevitabili ritorsioni; la paralisi del commercio internazionale farà calare ovunque il reddito nazionale, a cominciare dagli Stati Uniti e il pessimismo bloccherà gli investimenti.
Nel frattempo i dazi faranno aumentare i prezzi e colpiranno il potere di acquisto dei consumatori. Questi gli effetti diretti della decisione di Trump, ma il fattore aggravante è la confusione che circonda la posizione della Casa Bianca fra annunci di una moratoria delle decisioni e conferme di volere andare avanti senza esitazioni.
Avanti verso dove? Circolano due spiegazioni incompatibili fra loro delle decisioni di Trump. Una prima versione è che i dazi servono a costringere il resto del mondo a sedersi a un tavolo per negoziare bilateralmente il riequilibrio degli scambi con gli Stati Uniti. Lo stesso Trump ha dichiarato compiaciuto che 50 paesi si sono già fatti avanti. In questo quadro, i dazi potrebbero essere tolti, ma non si sa quando, dal momento che eventuali trattative sarebbero lunghe e complicate. Nel frattempo la crisi si aggraverebbe.
Secondo un’altra versione, avallata anche da dichiarazioni dello stesso Trump, i dazi servono per il gettito fiscale che assicurano e verranno usati per mantenere la promessa di ridurre le imposte. Ma se è così, allora i dazi non sono uno strumento negoziale: sono destinati a restare. Forse nella logica di Trump, ambedue le ipotesi sono valide, nel senso che egli potrebbe cantare vittoria sia se ottenesse un negoziato sia se ricavasse dai dazi un maggiore gettito fiscale. Ma può un grande paese procedere in questa maniera? Siamo nelle mani di un autocrate bizzoso? Il conto che il mondo rischia di pagare è troppo salato.