Il blackout in Spagna e Portogallo dà diritto al rimborso delle spese di viaggio

L’emergenza nei trasporti e nei servizi pubblici, causata dal maxi blackout che sta colpendo Spagna e Portogallo in queste ore, è da considerarsi una “causa di forza maggiore” che dà diritto al rimborso completo delle spese sostenute da chi riununcia al viaggio.

Il blackout e il rimborso delle spese di viaggio

Il caos che ha investito Spagna e Portogallo a causa di una serie di disagi nei trasporti e nei servizi pubblici sta creando forti disagi per migliaia di italiani, in partenza per il ponte del 1° maggio. Il Codacons, associazione a tutela dei consumatori, ha dichiarato che tutti coloro che hanno programmato un viaggio in questi 2 Paesi possono ora rinunciare alla partenza, senza incorrere in penali, chiedendo il rimborso integrale delle somme già versate per voli, treni, hotel e altre prenotazioni.

 Treni, metropolitane ed aeroporti fermi

La situazione è particolarmente grave in Spagna, dove le principali linee ferroviarie e metropolitane sono ferme, e gli aeroporti stanno affrontando ritardi significativi. Inoltre, le linee telefoniche risultano interrotte e i locali pubblici in tutto il Paese stanno chiudendo. Il Portogallo non è immune da questi disagi, con problematiche simili nei trasporti e una generale difficoltà nella gestione dei servizi pubblici.

Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, ha spiegato che la situazione eccezionale legittima il diritto di annullare i viaggi programmati. “Lo scopo del contratto di viaggio, che implica la fruizione di servizi come trasporti e alloggi, viene compromesso dalla paralisi dei trasporti e dalle chiusure in corso”, ha affermato Rienzi. L’associazione ha quindi richiesto che i viaggiatori che si trovano in questa situazione possano ottenere il rimborso completo delle somme pagate. In alternativa, è possibile valutare con le agenzie e i tour operator mete alternative.

Il Codacons ha sottolineato che, in attesa che la situazione torni alla normalità, i consumatori devono poter usufruire dei loro diritti senza subire danni economici. La situazione attuale, dunque, non solo mette a rischio i viaggi programmati, ma rappresenta anche una questione di sicurezza per i viaggiatori, giustificando la richiesta di rimborso.

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