I dazi e la metamorfosi del mercato siderurgico tra Cina, Usa ed Ue

Di questi giorni la notizia della richiesta, da parte di alcune nazioni europee, tra cui Belgio, Spagna, Italia, Francia, Romania e Lussemburgo, di “un piano d’azione urgente per la siderurgia europea” e per “un uso largo e efficace degli strumenti di difesa commerciale dell’Ue per garantire agli acciaieri dell’Unione un quadro di concorrenza internazionale equo e leale”. Economia 28 Febbraio 2025 Macron risponde sui dazi: “Ue pronta a tariffe reciproche su acciaio e alluminio” "Dobbiamo proteggerci" 28 Febbraio 2025 dazi macron dazi acciaio Guarda ora Da cosa nasce questa serie di allarmi? Procediamo con ordine. Quello dell’acciaio è un problema molto complesso che vede triangolazioni e conseguenze a cascata potenzialmente imprevedibili. I prodotti cinesi a basso prezzo e la sovraccapacità data anche dai finanziamenti statali che Pechino elargisce generosamente Una crisi che potrebbe peggiorare ulteriormente con l’arrivo dei dazi del 25% annunciati dal presidente statunitense Donald Trump sulle importazioni di acciaio e alluminio da Pechino. Infatti la Cina potrebbe dirottare la sua produzione sui mercati del Vecchio Continente i quali, a loro volta, si troverebbero inondati di materia prima a basso costo. Sulla base di questi presupposti l’Europa chiede protezione contro questa possibile invasione. Un dossier che andrebbe ad aumentare la già ampia documentazione contro la Cina e che attualmente vede, tra i protagonisti più noti, il settore auto favorito da azioni di dumping e importanti sussidi statali. Attualita' 25 Febbraio 2025 Acciaio, giovedì a Parigi una riunione straordinaria per discutere dei dazi Dialogo strategico sull’acciaio il 4 marzo 25 Febbraio 2025 acciaio dazi acciaio Guarda ora La posizione dell’Europa Sulla base di questi presupposti l’Europa chiede protezione contro questa possibile invasione. Un dossier che andrebbe ad aumentare la già ampia documentazione contro la Cina e che attualmente vede, tra i protagonisti più noti, il settore auto favorito da azioni di dumping e importanti sussidi statali. Un primo colpo la subirebbe l’industria siderurgica tedesca che si trova a dover combattere anche contro l’aumento dei costi energetici. La conseguenza più diretta d

Feb 28, 2025 - 22:47
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I dazi e la metamorfosi del mercato siderurgico tra Cina, Usa ed Ue

Di questi giorni la notizia della richiesta, da parte di alcune nazioni europee, tra cui Belgio, Spagna, Italia, Francia, Romania e Lussemburgo, di “un piano d’azione urgente per la siderurgia europea” e per “un uso largo e efficace degli strumenti di difesa commerciale dell’Ue per garantire agli acciaieri dell’Unione un quadro di concorrenza internazionale equo e leale”.

Da cosa nasce questa serie di allarmi?

Procediamo con ordine. Quello dell’acciaio è un problema molto complesso che vede triangolazioni e conseguenze a cascata potenzialmente imprevedibili. I prodotti cinesi a basso prezzo e la sovraccapacità data anche dai finanziamenti statali che Pechino elargisce generosamente

Una crisi che potrebbe peggiorare ulteriormente con l’arrivo dei dazi del 25% annunciati dal presidente statunitense Donald Trump sulle importazioni di acciaio e alluminio da Pechino. Infatti la Cina potrebbe dirottare la sua produzione sui mercati del Vecchio Continente i quali, a loro volta, si troverebbero inondati di materia prima a basso costo. Sulla base di questi presupposti l’Europa chiede protezione contro questa possibile invasione. Un dossier che andrebbe ad aumentare la già ampia documentazione contro la Cina e che attualmente vede, tra i protagonisti più noti, il settore auto favorito da azioni di dumping e importanti sussidi statali.

Attualita'
25 Febbraio 2025
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La posizione dell’Europa

Sulla base di questi presupposti l’Europa chiede protezione contro questa possibile invasione. Un dossier che andrebbe ad aumentare la già ampia documentazione contro la Cina e che attualmente vede, tra i protagonisti più noti, il settore auto favorito da azioni di dumping e importanti sussidi statali.

Un primo colpo la subirebbe l’industria siderurgica tedesca che si trova a dover combattere anche contro l’aumento dei costi energetici. La conseguenza più diretta di un quadro simile potrebbe essere il taglio drastico di numerosi posti di lavoro come recentemente accaduto alla Thyssenkrupp che aveva confermato il taglio di 5 mila posti di lavoro nel settore siderurgico ed una esternalizzazione per altri 6mila.

Economia
11 Febbraio 2025
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Allargando la visuale all’Unione Europea, il settore siderurgico occupa circa 300mila lavoratori, cifra in forte calo se si considera che nel 1974 tra Germania e Gran Bretagna se ne contavano 429mila mentre negli USA 521mila oggi ridotti a 82.800 lavoratori.
Ma anche la Cina deve fare i conti con una situazione in mutamento. Se qualche tempo fa il settore immobiliare era una voce che garantiva un consumo costante di acciaio, oggi, invece, la domanda interna appare ben più modesta.

Economia
28 Febbraio 2025
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Il rallentamento ha iniziato a delinearsi prima del periodo pandemico ma il Covid-19 e la conseguente caduta di consumi e fiducia hanno messo in evidenza il problema dell’eccesso di offerta sul fronte di appartamenti vuoti o mai consegnati. Il tutto senza contare gli scandali dettati dai fallimenti di nomi come Evergande e Country Garden. Ma se il mattone ha rallentato la stessa cosa non è accaduta con la produzione di acciaio. Da tempo le esportazioni si dirigono verso Vietnam, Emirati Arabi, Arabia Saudita e Brasile, ma non sono esclusi dalla lista nemmeno nazioni del Sud-Est asiatico, Asia meridionale e America latina. Ma nel sud est asiatico ci sono due importanti paesi, Vietnam e Sud Corea, alleati di primo piano di Washington e tra i primi cinque esportatori negli Usa.

La metamorfosi del mercato siderurgico

Se oltre 50 anni fa l’Europa occidentale era il campione mondiale della produzione (137,5 milioni di tonnellate nel 1970), seguita da URSS (118) e USA è Pechino a rappresentare oltre la metà (54%) della produzione globale distanziando ampiamente i competitor che occupano il secondo e terzo posto.

In particolare guardando al panorama cinese, le scelte di politica industriale fatte negli ultimi 40 anni soprattutto per quanto riguarda gli investimenti statali nel settore immobiliare oltre all’entrata del Paese nell’Organizzazione mondiale del commercio e soprattutto il potenziamento del settore industriale, hanno creato un panorama inedito. La strategia dei vertici politici cinesi ha puntato alla modernizzazione degli impianti e alla totale sostituzione di quelli più obsoleti per una maggiore ottimizzazione della produzione.

Finanza
8 Marzo 2024
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Analizzando la rete delle forniture la Cina importa il minerale di ferro dall’Australia, dal Brasile e dall’Africa del Sud zone che forniscono anche il carbone coke . Per quest’ultima voce, però, sono coinvolte anche Indonesia e Russia.

Altro elemento da esaminare è anche quello riguardante il cambiamento climatico e la de-carbonizzazione dal momento che l’industria siderurgica mondiale è responsabile dell’emissione del 7% della CO₂ nel mondo. La produzione di acciaio green, ed altri tipi di alternative speciali che, però, richiedono l’utilizzo di materiali critici come cromo, manganese, molibdeno, nichel, rame, silicio, tungsteno, piombo che spesso sono raffinati e lavorati in Cina.

Economia
11 Febbraio 2025
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I vari pacchetti di sanzioni hanno bloccato la diffusione della tecnica del cosiddetto PCI, Pulverized Coal Injection, presente prevalentemente in Russia, che permetteva di ridurre del 50% il consumo di carbone coke negli altiforni. Mosca, infatti, riforniva di PCI l’Europa la quale, con l’arrivo delle sanzioni ha dovuto rivolgersi all’Australia.

 

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