I cento mila figli di San Luis
I Cento Mil Figli di San Luigi erano un esercito francese inviato in Spagna nel 1823 per restaurare l'assolutismo sotto il re Ferdinando VII, dopo un periodo in cui questi era stato costretto ad accettare una costituzione liberale. Il nome, che suona quasi leggendario, fu usato con tono propagandistico, evocando una crociata: San Luigi era il re francese Luigi IX, canonizzato dalla Chiesa, e l'esercito si presentava come difensore della fede e dell'ordine legittimo.In realtà, il numero centomila era simbolico. Si stima che l'esercito fosse composto da circa 60.000-70.000 soldati, anche se alcune fonti aumentano questa cifra fino a 90.000 se si contano le unità di supporto e i rinforzi successivi. In realtà, non era nemmeno il nome ufficiale dell'esercito, ma un termine apparso nella propaganda francese e rimasto nell'immaginario collettivo.L'approvazione della Costituzione di Cadice del 1812, che obbligò Ferdinando VII ad accettare un regime costituzionale, allarmò le potenze assolutiste europee, in particolare Francia, Austria, Prussia e Russia, che temevano la diffusione del liberalismo. Nel Congresso di Verona del 1822, fu deciso di autorizzare la Francia a intervenire militarmente per restaurare l'assolutismo in Spagna, con il sostegno della Santa Alleanza.L'esercito entrò in Spagna nell'aprile del 1823 senza incontrare grande resistenza e nell'ottobre dello stesso anno conquistò Cadice, dove i liberali tenevano prigioniero il re. Ferdinando VII fu liberato e restaurato come monarca assoluto, abrogò la Costituzione e perseguì duramente i liberali. Questo intervento fu fondamentale per frenare l'avanzata del liberalismo in Spagna per qualche tempo e l'espressione “Cien Mil Hijos de San Luis” (Cento mila figli di San Luigi) rimase nell'immaginario collettivo come simbolo dell'intervento straniero a favore dell'assolutismo.

I Cento Mil Figli di San Luigi erano un esercito francese inviato in Spagna nel 1823 per restaurare l'assolutismo sotto il re Ferdinando VII, dopo un periodo in cui questi era stato costretto ad accettare una costituzione liberale. Il nome, che suona quasi leggendario, fu usato con tono propagandistico, evocando una crociata: San Luigi era il re francese Luigi IX, canonizzato dalla Chiesa, e l'esercito si presentava come difensore della fede e dell'ordine legittimo.
In realtà, il numero centomila era simbolico. Si stima che l'esercito fosse composto da circa 60.000-70.000 soldati, anche se alcune fonti aumentano questa cifra fino a 90.000 se si contano le unità di supporto e i rinforzi successivi. In realtà, non era nemmeno il nome ufficiale dell'esercito, ma un termine apparso nella propaganda francese e rimasto nell'immaginario collettivo.
L'approvazione della Costituzione di Cadice del 1812, che obbligò Ferdinando VII ad accettare un regime costituzionale, allarmò le potenze assolutiste europee, in particolare Francia, Austria, Prussia e Russia, che temevano la diffusione del liberalismo. Nel Congresso di Verona del 1822, fu deciso di autorizzare la Francia a intervenire militarmente per restaurare l'assolutismo in Spagna, con il sostegno della Santa Alleanza.
L'esercito entrò in Spagna nell'aprile del 1823 senza incontrare grande resistenza e nell'ottobre dello stesso anno conquistò Cadice, dove i liberali tenevano prigioniero il re. Ferdinando VII fu liberato e restaurato come monarca assoluto, abrogò la Costituzione e perseguì duramente i liberali. Questo intervento fu fondamentale per frenare l'avanzata del liberalismo in Spagna per qualche tempo e l'espressione “Cien Mil Hijos de San Luis” (Cento mila figli di San Luigi) rimase nell'immaginario collettivo come simbolo dell'intervento straniero a favore dell'assolutismo.