Hell is Us Anteprima

Che il genere soulslike abbia costituito una fonte di ispirazione per molte aziende videoludiche è ormai evidente da anni. In mezzo alla mole di cloni, più o meno riusciti, ci sono stati anche sviluppatori che hanno tentato con successo di dare al proprio titolo una sua identità. Fra questi si colloca Hell Is Us, nato […] L'articolo Hell is Us Anteprima proviene da Vgmag.it.

Apr 20, 2025 - 10:03
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Hell is Us Anteprima
Hell is Us

Che il genere soulslike abbia costituito una fonte di ispirazione per molte aziende videoludiche è ormai evidente da anni. In mezzo alla mole di cloni, più o meno riusciti, ci sono stati anche sviluppatori che hanno tentato con successo di dare al proprio titolo una sua identità. Fra questi si colloca Hell Is Us, nato dai francesi di Rogue Factor: un’opera che si allontana dal solco tracciato dalla lunga schiera di soulslike, inserendo molti elementi interessanti sia di gameplay, come la necessità di indagare con attenzione nell’ambiente circostante, sia estetici, come la presenza di scenari suggestivi, a metà tra il futuro post apocalittico e l’onirico, senza trascurare qualche elemento horror. Come purtroppo spesso accade in questi casi, il titolo ha avuto uno sviluppo piuttosto travagliato: annunciato una prima volta tre anni fa, con un’uscita inizialmente confermata per il 2023, sotto la guida di Jonathan Jacques-Belletête (già direttore artistico di Deus Ex: Human Revolution e del sequel Mankind Divided), è stato poi sottoposto a numerose migliorie e approfondimenti, fino alla conferma di uscita fissata al 4 settembre prossimo.

hell is us
Non entrate in quella casa!

L’inferno siamo noi

L’avventura di Rogue Factor si svolge in un mondo post apocalittico ormai devastato da una guerra civile. Il nostro protagonista, Rémi, da ragazzo è stato allontanato dai suoi genitori dal suo paese natale, così da consentirgli di cercarsi una vita migliore. Una volta adulto si arruola come agente di pace nelle Nazioni unite, per poi disertare e decidere di tornare ad Hadea, attraversando clandestinamente i vari confini nel tentativo di ritrovare i suoi genitori e indagare sulle sue origini. Una volta tornato, scopre che il suo paese, in seguito a un evento conosciuto come “La calamità”, è infestato da creature soprannaturali in grado di resistere ai danni causati dalle normali armi. La prima traccia per Rémi, suggerita da un’orfana di nome Rebecca, è la partenza del padre, che a sua volta si è allontanato da Jova, un villaggio dove lavorava come fabbro, per unirsi a un convoglio delle Organized Nations. Da lì inizia la lunga avventura del protagonista che, con l’aiuto di Kapi (un drone multifunzionale), dovrà rimettere insieme numerosi indizi, tentando nello stesso tempo di sopravvivere alle nuove minacce. A detta degli sviluppatori, il sistema di avanzamento della trama, con le sue molteplici scelte, è strutturato in modo da offrire un’avventura sempre diversa, che si concede anche qualche riflessione filosofica sugli effetti causati dal genere umano sull’ambiente e sulla scoperta, da parte del protagonista, di alcuni aspetti del suo passato e della sua personalità che credeva di aver rimosso.

No, non è Death Stranding!

All’avventura senza punti di riferimento

Al primo impatto, Hell Is Us si presenta come un titolo action-adventure in terza persona, ma ben presto inizia a mettere sul tavolo molte caratteristiche che lo rendono unico. La prima cosa che notiamo è l’assenza di qualsiasi aiuto, mappa, punti di riferimento, bussola, registri di missione o indicatori di sorta, fatta eccezione per un limitato palmare. Starà a noi iniziare sin da subito a mettere insieme vari pezzi del puzzle, ascoltare dialoghi e studiare le descrizioni degli oggetti e i file, nel tentativo di capire cosa ci aspetta. L’avventura di Rogue Factor non ci prenderà per mano per guidarci passo per passo (a differenza di molti altri titoli). Dovremo spesso fare affidamento sulla nostra memoria, sull’intuito, sull’attenta esplorazione delle ambientazioni e sull’ormai dimenticato quaderno (reale) dove prendere appunti. Dal punto di vista del gameplay il titolo si affida a meccaniche collaudate me ben inserite nella filosofia di base, molto libera e adattabile alle nostre scelte. I combattimenti si svolgono come in un classico soulslike, con un sistema di parate alternate ad attacchi speciali con armi varie, ognuna dotata di statistiche proprie, e tenendo d’occhio le nostre risorse di salute e resistenza. Fondamentale sarà l’aiuto del drone Kapi, che potrà essere utilizzato per distrarre gli avversari, raccogliere indizi ed effettuare ricognizioni aeree. 

Di sicuro il setting è molto affascinante!

La decadente bellezza 

Sin dalle prime battute, è evidente la cura riposta dagli sviluppatori nel lato estetico del loro titolo, con ottimi dettagli, effetti di luce, scenari vasti e complessi e scene di intermezzo molto curate. E non potrebbe essere altrimenti, vista anche la potenza e la maturità delle attuali piattaforme. Tanto sfoggio grafico sarebbe però inutile senza un lato artistico altrettanto ispirato, ma anche qui l’azienda francese si è mostrata all’altezza delle aspettative: la miscela tra horror post apocalittico e fantasy futuristico funziona bene. È spesso evidente il richiamo a titoli come Bloodborne e The Last Of Us, ma gli sviluppatori sono riusciti a donare a questa avventura una propria identità estetica. Hell Is Us è un esperimento curioso e originale, che se ben sfruttato potrebbe portare a una delle migliori avventure di quest’anno. La sua natura ibrida tra un soulslike e un’avventura densa di enigmi, esplorazione e raccolta di indizi non impedisce al titolo di avere una sua identità, grazie anche all’inclusione di tematiche filosofiche e ambientazioni molto affascinanti. La decisione di non offrire mappe, indicatori di missione o aiuti lo rende un titolo di nicchia, ma gli dona anche quel fascino tipico delle avventure anni ’90.

 

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