Guerra commerciale USA-Cina: a che punto siamo davvero e chi rischia di più

Guerra commerciale USA-Cina: il punto della situazione La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina continua a intensificarsi, con dazi incrociati e tensioni che minano le prospettive di un accordo duraturo. Nessuna delle due potenze sembra voler cedere terreno, e il rischio è che a perderci siano entrambe. Il presidente Donald Trump ha recentemente dichiarato […] L'articolo Guerra commerciale USA-Cina: a che punto siamo davvero e chi rischia di più proviene da Word2Invest.

Mag 7, 2025 - 09:38
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Guerra commerciale USA-Cina: a che punto siamo davvero e chi rischia di più

Guerra commerciale USA-Cina: il punto della situazione

La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina continua a intensificarsi, con dazi incrociati e tensioni che minano le prospettive di un accordo duraturo. Nessuna delle due potenze sembra voler cedere terreno, e il rischio è che a perderci siano entrambe.

Il presidente Donald Trump ha recentemente dichiarato che gli USA proseguiranno con una linea dura, parlando di una “chief-ripper offer” e applicando un dazio del 145% sulle importazioni cinesi. Malgrado le preoccupazioni degli analisti e delle imprese americane, Trump ha minimizzato l’impatto sui consumatori.


Incontro in Svizzera: segnali di apertura, ma nessun accordo

Una possibile de-escalation

Il Segretario al Tesoro Scott Bessent e il rappresentante commerciale Jamieson Greer incontreranno le controparti cinesi in Svizzera per cercare una riduzione delle tensioni. Secondo Bessent, i dazi attuali equivalgono a un embargo e non sono sostenibili nel lungo periodo.

Tuttavia, il ministro del commercio cinese ha ribadito che la Cina non accetterà negoziati senza la rimozione dei dazi unilaterali imposti dagli USA. Pechino esige atti concreti, non solo dichiarazioni.


Gli effetti sull’economia americana

Scaffali vuoti e crisi logistica

I porti statunitensi registrano un calo drastico delle spedizioni dalla Cina. Alla fine di aprile, le cancellazioni hanno raggiunto il 50%, con effetti diretti sulle catene di approvvigionamento e sui rivenditori.

Secondo Apollo Global Management, il traffico container potrebbe interrompersi a metà maggio, con effetti a catena: mancate consegne, licenziamenti nel settore retail e una possibile recessione a partire da giugno.


I segnali di rallentamento per la Cina

Produzione in calo e obiettivi mancati

L’indice PMI manifatturiero della Cina è sceso a 49,0 in aprile, segnando la prima contrazione da gennaio. Anche l’indice Caixin è rallentato, indicando una domanda interna più debole. L’obiettivo di crescita del 5% fissato dal governo rischia di non essere raggiunto: le previsioni attuali si fermano tra il 3,5% e il 4%.

Consumi sostenuti dal turismo interno

Nonostante il rallentamento produttivo, il turismo interno continua a supportare i consumi. Durante il Labor Day di maggio si sono registrati oltre 314 milioni di viaggi, con un aumento dell’8% dei ricavi turistici.


Cina: nuovi accordi e stimoli per le imprese

Intesa commerciale ASEAN-Cina

La Cina rafforza la cooperazione economica con la Malesia e gli altri membri ASEAN. L’accordo di libero scambio sarà finalizzato a breve, favorendo una nuova integrazione regionale che potrebbe aggirare le pressioni USA.

Misure di stimolo economico

La Banca Centrale Cinese ha annunciato il taglio dei tassi e il rilascio di liquidità per oltre 1.000 miliardi di yuan. Sono previste agevolazioni fiscali e prestiti agevolati per PMI, edilizia, tecnologia e assistenza agli anziani, con l’obiettivo di sostenere la domanda interna e contrastare gli effetti della guerra tariffaria.

Crollo dei volumi settimanali del porto di Los Angeles nel 2025 a causa della guerra commerciale USA-Cina

Approfondimento

Nonostante il rallentamento manifatturiero, la Cina accelera sull’AI e sull’innovazione tecnologica

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