Great Blue Hole: il suo nucleo di sedimenti preannuncia un preoccupante aumento di tempeste tropicali e uragani
Sul fondale del Great Blue Hole, un sinkhole sottomarino situato nel cuore del Lighthouse Reef, nel Mar dei Caraibi, anni fa venne fatta una scoperta sconcertante: alcuni ricercatori identificarono la presenza di plastica, un segnale inquietante del nostro impatto ambientale. Oggi il Great Blue Hole torna a far parlare di sé per un altro motivo,...

Sul fondale del Great Blue Hole, un sinkhole sottomarino situato nel cuore del Lighthouse Reef, nel Mar dei Caraibi, anni fa venne fatta una scoperta sconcertante: alcuni ricercatori identificarono la presenza di plastica, un segnale inquietante del nostro impatto ambientale.
Oggi il Great Blue Hole torna a far parlare di sé per un altro motivo, altrettanto preoccupante. Un gruppo di ricerca internazionale, guidato dall’Università Goethe, ha rilevato che negli ultimi 5700 anni la frequenza dei fenomeni atmosferici estremi è aumentata in modo costante. E per il XXI secolo, il team prevede un ulteriore incremento delle tempeste regionali. La causa? I cambiamenti climatici.
Ma come sono arrivati a questi risultati? Attraverso l’analisi dei sedimenti che si sono accumulati sul fondale nel corso dei millenni, perfettamente conservati. I ricercatori hanno prelevato una carota di sedimenti lunga 30 metri, contenente 5700 anni di storia climatica, e da lì hanno estrapolato informazioni cruciali sui fenomeni atmosferici che hanno caratterizzato la superficie nel tempo.
Poiché le tempeste tropicali e gli uragani lasciano sul fondale detriti più grandi, e di colore beige o bianco, rispetto ad altri eventi, il gruppo guidato dal professor Eberhard Gischler è riuscito a ricostruire la loro frequenza. Il risultato è stato sconvolgente: se la loro incidenza è in generale aumentata nel corso dei secoli (per un totale di 574 fenomeni estremi negli ultimi 5700 anni), negli ultimi 20 anni si è registrato un’ulteriore crescita. La causa è chiaramente legata, come dicevamo, al surriscaldamento globale.
Sulla base di questi dati, i ricercatori hanno formulato previsioni per il futuro che non sono per nulla rassicuranti: nel nostro secolo si stima una media di circa 45 tempeste tropicali e uragani in questa regione, un numero significativamente più alto rispetto agli ultimi millenni.
FONTI: Science Advances/Goethe Universitat
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