Google ha scelto MediaTek per la prossima generazione di chip AI | Report

I modelli di intelligenza artificiale richiedono un'elevata potenza di calcolo, fornita da unità specializzate battezzate da Google TPU (Tensor Processing Units). Dato che il chatbot Gemini e altri strumenti di intelligenza artificiale sono offerti gratuitamente alla maggior parte degli utenti, con solo una piccola parte delle funzionalità a pagamento riservate ai clienti Workspace, è comprensibile che big G voglia ottimizzare i costi associati all'acquisizione di una simile potenza di elaborazione.

E in questo senso, stando a un report della testata The Information, pare che Mountain View possa considerare MediaTek come nuovo partner per la produzione di TPU, dopo aver preferito Broadcom negli ultimi nove anni. Un'indiscrezione che fa il paio con l'annuncio di gennaio, quando Google e MediaTek hanno comunicato di unire le forze per la produzione di un nuovo chip dedicato alla casa intelligente.

A partire dal 2015, infatti, Google ha utilizzato le TPU di Broadcom per l'intelligenza artificiale. Mentre l'hardware di prima generazione è stato ritirato, le TPU dal 2017 al 2021 sono attualmente utilizzate dai clienti cloud. Le TPU del 2025 saranno presto disponibili e potrebbero essere l'ultima generazione gestita esclusivamente da Broadcom. Il partner tecnologico co-progetta i chip AI di Google sulla base delle indicazioni fornite da quest'ultima, e la fonderia taiwanese TSMC si occupa della produzione, come riferito da un dipendente di Broadcom.

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