Goldman Sachs riconosce le criptovalute per la prima volta nella lettera agli azionisti
Per la prima volta nella sua storia, Goldman Sachs ha incluso un riferimento alle criptovalute nella sua lettera annuale agli azionisti.


Per la prima volta nella sua storia, Goldman Sachs ha incluso un riferimento alle criptovalute nella sua lettera annuale agli azionisti. Il colosso bancario ha riconosciuto la crescente presenza degli asset digitali nei mercati finanziari, sottolineando sia le opportunità sia i rischi legati a questa tecnologia emergente.
L’ingresso delle criptovalute nel dibattito di Goldman Sachs
Nel documento, Goldman Sachs ha evidenziato come l’uso sempre più diffuso della tecnologia blockchain e delle criptovalute stia intensificando la competizione nel settore finanziario. La lettera afferma che la crescita del trading elettronico e l’introduzione di nuove tecnologie, tra cui gli asset digitali basati su registro distribuito, stanno trasformando il mercato.
Questo rappresenta un cambio significativo rispetto al passato: fino al 2017, Goldman Sachs non aveva mai menzionato termini come “criptovaluta” o “blockchain” nelle sue lettere annuali. Tuttavia, negli ultimi anni, il settore finanziario ha dovuto adattarsi alla rapida crescita di Bitcoin e delle criptovalute.
Goldman Sachs ha ammesso che alcuni concorrenti offrono servizi basati su asset digitali che la banca stessa non fornisce o sceglie di non offrire. Questo suggerisce una crescente consapevolezza dell’impatto delle criptovalute sul settore bancario tradizionale.
L’Approccio di Goldman Sachs alle criptovalute
Sebbene Goldman Sachs abbia a lungo mantenuto un atteggiamento cauto, ha intrapreso diverse iniziative nel settore. La banca ha lanciato un crypto desk nel 2021 e ha introdotto una piattaforma per asset digitali nel 2022. Inoltre, ha partecipato ai test di Canton Network, un sistema di comunicazione basato su blockchain, dimostrando un chiaro interesse per le applicazioni della tecnologia decentralizzata.
Tuttavia, nella lettera del 2024, Goldman Sachs ha messo in guardia sugli aspetti critici delle criptovalute, evidenziando la volatilità del mercato e i potenziali rischi legati alla sicurezza informatica. Il documento sottolinea che, sebbene il settore stia crescendo, la tecnologia blockchain rimane ancora in una fase iniziale, esponendo gli utenti a possibili attacchi informatici e altre vulnerabilità.
La banca ha anche precisato che il suo impegno nei prodotti finanziari digitali comporta rischi aziendali, inclusi quelli derivanti dall’investimento in società legate al settore e dall’accettazione di asset digitali come garanzie.
Il CEO di Goldman Sachs e la visione su Bitcoin
David Solomon, amministratore delegato di Goldman Sachs, ha espresso opinioni contrastanti su Bitcoin e la blockchain. Ha dichiarato che la tecnologia alla base degli asset digitali è “molto interessante”, in quanto potrebbe ridurre l’attrito nei sistemi finanziari tradizionali.
Tuttavia, Solomon ha ribadito il suo punto di vista su Bitcoin definendolo un “investimento speculativo”. Nell’estate 2023, ha affermato di non vedere un vero caso d’uso per la criptovaluta, pur riconoscendo la possibilità che possa essere considerata una riserva di valore, simile all’oro.
Nel dicembre 2024, Solomon ha dichiarato che Goldman Sachs avrebbe valutato un coinvolgimento più diretto nel mercato di Bitcoin ed Ethereum, nel caso di cambiamenti nelle normative statunitensi. Nonostante questa apertura, ha sottolineato che Bitcoin non rappresenta una minaccia per il dollaro statunitense.
Gli Investimenti di Goldman Sachs in ETF su Bitcoin spot
Nonostante il suo atteggiamento prudente, Goldman Sachs ha investito nelle principali ETF su Bitcoin spot nel quarto trimestre del 2024. Al 31 dicembre 2024, la banca possedeva 1,27 miliardi di dollari in azioni IBIT di BlackRock, con un aumento dell’88% rispetto al trimestre precedente.
Inoltre, Goldman Sachs ha incrementato le sue partecipazioni nell’ETF FBTC di Fidelity, raggiungendo un valore di 288 milioni di dollari, con un aumento del 105% rispetto al periodo precedente.
Questi investimenti dimostrano un crescente interesse verso Bitcoin da parte di una delle istituzioni finanziarie più influenti al mondo, nonostante le dichiarazioni caute del suo CEO.
Un passo verso il futuro della finanza?
L’inserimento delle criptovalute nella lettera agli azionisti di Goldman Sachs segna un momento significativo per il riconoscimento della tecnologia blockchain da parte della finanza tradizionale. Sebbene la banca mantenga un approccio prudente, le sue attività mostrano un coinvolgimento crescente nel settore degli asset digitali.
Con la regolamentazione in continua evoluzione e l’adozione del blockchain da parte delle istituzioni finanziarie, il 2024 potrebbe rappresentare un anno cruciale per il rapporto tra Wall Street e le criptovalute.