Giappone nega la vendita delle RTX 5090 e 5080 ai turisti
È nato il turismo delle GPU.
Utenti sulla piattaforma cinese Weibo, sulla quale emergono spesso indiscrezioni su nuovi prodotti in arrivo, segnalano che alcuni rivenditori di PC in Giappone stanno impedendo la vendita di schede grafiche ai turisti. Queste nuove politiche potrebbero essere una risposta ai bagarini internazionali, dato che le RTX 5090 e 5080 di Nvidia continuano a scarseggiare. Inizialmente i negozi avevano cercato di scoraggiare gli scalper togliendo i vantaggi duty-free, ma con le GPU che in mercati come la Cina vengono vendute a prezzi ben superiori a quelli suggeriti dal produttore, c’è ancora un incentivo sufficiente per far volare acquirenti dall’estero, comprare una GPU e rivenderla poi a un prezzo più elevato.
Anche dopo quattro mesi dal lancio, le schede grafiche di fascia alta di Nvidia restano difficili da trovare, soprattutto al prezzo consigliato. Lo stock iniziale scarso ha reso il mercato giapponese delle GPU caotico sin dall’inizio, ma ora i rivenditori hanno iniziato a limitare le esportazioni per mantenere le scorte per i clienti locali.
LA VICENDA
Scendendo più nel dettaglio della vicenda, una foto scattata in un negozio di componenti hardware nel quartiere Nipponbashi di Osaka mostra un cartello in cinese che avverte che le RTX 5090 e 5080 non verranno vendute per uso al di fuori del paese. L’intento del rivenditore è probabilmente quello di dissuadere i clienti stranieri dal rivendere le GPU in Cina, dove le schede di punta non sono vendute ufficialmente.