Aston Martin V8 Zagato, l’auto da 300 orari che non conoscevi

Nella metà degli Anni 80 i marchi di auto da sogno si contendono il dominio delle serie sportive e delle nicchie di mercato con “instant classic” meravigliose e costose. Dopo la DB4 GTZ del 1960 la partnership tra Aston Martin e Zagato si rinnova con la V8 Vantage e la Volante con carrozzeria spider L'articolo Aston Martin V8 Zagato, l’auto da 300 orari che non conoscevi proviene da Veloce.

Mag 1, 2025 - 17:43
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Aston Martin V8 Zagato, l’auto da 300 orari che non conoscevi

Il Campionato Internazionale per vetture Sport nasce nel 1953. L’anno dopo si apre ai modelli GT con l’introduzione della celebre “Appendice J”. Aston Martin è protagonista sin dal 1951 e nel 1959 lancia la DB4 GT: telaio più corto, peso ridotto di 90 kg e motore potenziato. Al Salone di Londra 1960 debutta la sua evoluzione, la DB4 GT Zagato: è l’inizio di una storica collaborazione con la carrozzeria milanese. Dopo decenni, nel 1986, la partnership si rinnova con una versione esclusiva della Aston Martin V8 Vantage, destinata fin da subito a diventare un’instant classic.

Aston Martin V8

IL PROGETTO. Già nel 1984 Victor Gauntlett e Peter Livanos iniziano a discutere con Elio e Gianni Zagato un’inedita Aston Martin V8 in serie limitata. Gli Anni ’80, infatti, segnano il ritorno dell’ottimismo e anche nel mondo dell’auto esplode la voglia di modelli esclusivi. Come per le icone del Gruppo B, anche questa Aston Martin mira a diventare un oggetto del desiderio: raro, potente e subito da collezione. La collaborazione punta su: linea più affusolata, peso ridotto del 10%, accelerazione 0-100 in meno di 5 secondi e velocità massima di oltre 300 km/h. Nasce così una Gran Turismo affascinante e aggressiva, pronta a sfidare Ferrari, Lamborghini e Porsche.

DESIGN E TECNICA. La carrozzeria in alluminio (eccetto i paraurti) sfoggia il leggendario tetto a doppia gobba. Più corta, stretta e bassa rispetto alla V8 di serie, migliora l’aerodinamica grazie a vetri a filo e spoiler anteriore/posteriore. Il telaio è lo stesso della V8, ma con sospensioni riviste e assetto più rigido. I freni a disco sono da 267 mm davanti e 264 dietro.Il motore è un 5.3 litri V8 (V580X) da 410 CV e 535 Nm, con pistoni Cosworth, alberi a camme rivisti e alimentazione a carburatori, che impongono un cofano bombato. Il cambio è un ZF manuale a 5 marce. L’automatico fu montato su pochissimi esemplari. L’abitacolo è per due, rifinito in pelle, Alcantara e moquette. Aria condizionata, vetri elettrici e strumentazione con sette indicatori completano un ambiente lussuoso. Il peso scende a 1.650 kg. Prestazioni? 0-100 in 4,8” e 305 km/h.

ARRIVA LA VOLANTE. La vettura viene presentata con successo al Salone di Ginevra del 1985. Il prototipo definitivo debutta nel 1986 e le consegne iniziano nel luglio ’87. La produzione dura 18 mesi ed è subito sold-out. Per soddisfare chi era rimasto senza, nel 1986 nasce la versione scoperta: la V8 Volante Zagato. Meno estrema, monta il telaio della V8 normale, con motore a iniezione. Le scocche sono lavorate da Zagato a mano, mentre Aston Martin rinforza il telaio per compensare l’assenza del tetto. L’assetto è più morbido, ma la rigidità resta elevata. La linea è più sobria, priva del tetto a doppia gobba. Il design è reso più fluido da fari a scomparsa e montanti neri. I vetri laterali sono completamente apribili. Il peso sale a 1.685 kg. Il V8 da 315 CV consente 0-100 in 5,5” (6” con cambio automatico Chrysler a 3 marce). La V8 Volante Zagato viene presentata a Ginevra nel 1987 e le consegne iniziano a gennaio 1988. La produzione termina nel 1989 dopo 37 esemplari (23 con guida a destra e 14 a sinistra). Alcuni montano l’allestimento meccanico Vantage, ancora più potente.

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