Germania, Israele contro l’invito al filosofo ebreo Boehm all’anniversario della liberazione di 2 lager: ‘Ci critica’
Il direttore della Fondazione Memoriali di Buchenwald e Mittelbau-Dora, Jens-Christian Wagner, ha spiegato di aver rinviato l’intervento del filosofo tedesco-israeliano Omri Boehm previsto in occasione delle prossime celebrazioni dell’80esimo anniversario della liberazione dei lager per evitare un conflitto con il governo israeliano. Un portavoce dell’ambasciata ha infatti dichiarato alla rivista Spiegel: “La decisione di invitare […] L'articolo Germania, Israele contro l’invito al filosofo ebreo Boehm all’anniversario della liberazione di 2 lager: ‘Ci critica’ proviene da Il Fatto Quotidiano.

Il direttore della Fondazione Memoriali di Buchenwald e Mittelbau-Dora, Jens-Christian Wagner, ha spiegato di aver rinviato l’intervento del filosofo tedesco-israeliano Omri Boehm previsto in occasione delle prossime celebrazioni dell’80esimo anniversario della liberazione dei lager per evitare un conflitto con il governo israeliano. Un portavoce dell’ambasciata ha infatti dichiarato alla rivista Spiegel: “La decisione di invitare Omri Boehm, un uomo che descrive Yad Vashem come uno strumento di manipolazione politica, ha relativizzato l’Olocausto e lo ha addirittura paragonato alla Nakba non è solo oltraggioso, ma un palese insulto alla memoria delle vittime”.
Boehm, che insegna a New York, ha tra i suoi antenati dei sopravvissuti all’Olocausto ma ha una posizione critica nei confronti del governo israeliano e di come vi viene tramandata la cultura della memoria. Le sue tesi e i suoi libri, come Israele – un’utopia, per quanto noti in tutto il mondo sono certamente polarizzanti. Propugna uno stato binazionale israelo-palestinese e nel 2024 ricevette il Premio del libro di Lipsia per la comprensione europea per il suo libro Universalismo radicale. Ma nel suo discorso aveva chiesto alla Germania di esercitare una critica più accesa sul conflitto in Medio Oriente.
Per Wagner le riserve su Boehm però “sono accuse assurde” e ha affermato di non aver mai dovuto affrontare polemiche simili in venticinque anni alla direzione della Fondazione dei Memoriali. In un’intervista alla ZdF ha chiarito: “Siamo solidali con i cittadini israeliani, il diritto di Israele a esistere non deve essere messo in discussione, ma deve essere possibile criticare un governo israeliano”, specificando di non aver annullato, ma solo rinviato, l’invito al filosofo per lui “assolutamente rispettabile” e da cui si aspettava “un discorso eticamente fondato e ponderato”. Nella disputa sono stati però coinvolti i sopravvissuti all’Olocausto che si sarebbero sentiti strumentalizzati. Per questo motivo c’è chi sostiene che la prossima sarà l’ultima edizione della commemorazione a cui potranno prendere parte. Wagner ha dichiarato di avere così preso la decisione di “allentare la pressione per regalare loro una giornata del ricordo in cui siano loro al centro e non un conflitto che con loro non ha nulla a che fare”. Non si è tuttavia trattenuto da un appunto apertamente polemico: non l’invito a Boehm, ma l’ambasciata israeliana “ha portato in qualche misura un conflitto politico interno a Israele nella commemorazione dell’ottantesimo anniversario e questo è altamente deplorevole”.
Il tema della perpetuazione della memoria della Shoah al venire meno dei testimoni oculari è molto dibattuto, le deturpazioni nei Memoriali dei lager nazisti, dal taglio di alberi commemorativi all’incisione di svastiche, sono in aumento. È sempre il professor Wagner a rimarcare che “viviamo in un’epoca di spostamento a destra in tutto il mondo. Ciò non si ferma alla Germania”, evidenziando come in particolare dalle file dell’AfD sia al Bundestag che in Turingia siano state presentate “famigerate posizioni revisioniste storiche e che banalizzano l’Olocausto, in alcuni casi anche posizioni che glorificano il nazismo“. Un’atmosfera che si ripercuote in atti di vandalismo ai luoghi della memoria.
È necessaria maggiore educazione sulla storia tedesca, soprattutto tra i giovani, e per questo essere più attivi soprattutto su Internet. I social sono un luogo dove disinformazione e falsificazione storica si diffondono rapidamente. Contro il revisionismo storico esiste già il blog Storia anziché miti, un progetto dell’Università Friedrich Schiller di Jena e della Fondazione Memoriale della Turingia.
I due campi di concentramento nazisti Buchenwald e Mittelbau-Dora in Turingia furono abbandonati all’aarrivo degli americani l’11 aprile 1945. La Fondazione del Memoriale dei due lager stima in 56mila i morti a Buchenwald e in 20mila a Mittelbau-Dora. Il primo ministro Mario Voigt e l’ex presidente federale Christian Wulff parteciperanno alla commemorazione per l’ottantennio dalla loro liberazione che si terrà il 6 aprile a Weimar.
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