Generali, offerta sotto esame Unicredit-Bpm, Ops in bilico
L’offerta di Mediobanca di «separazione» dalle Assicurazioni Generali, attraverso l’offerta di scambio (Ops) su Banca Generali, è al vaglio di tutti i soggetti coinvolti in quella che si profila come la più grande operazione mai realizzata nella finanza italiana. Da un lato, con Banca Generali, Mediobanca darebbe vita a un polo nella gestione dei patrimoni, […] L'articolo Generali, offerta sotto esame Unicredit-Bpm, Ops in bilico proviene da Iusletter.

L’offerta di Mediobanca di «separazione» dalle Assicurazioni Generali, attraverso l’offerta di scambio (Ops) su Banca Generali, è al vaglio di tutti i soggetti coinvolti in quella che si profila come la più grande operazione mai realizzata nella finanza italiana. Da un lato, con Banca Generali, Mediobanca darebbe vita a un polo nella gestione dei patrimoni, dall’altro si reciderebbe il legame storico, durato quasi 70 anni, tra la banca di Enrico Cuccia e il Leone di Trieste. Domani sarà un giornata ricca di appuntamenti, di fatto il calcio di inizio.In consiglio
Partiamo da Trieste, che domani riunisce il consiglio sotto la presidenza di Andrea Sironi e la guida operativa di Philippe Donnet, entrambi freschi di rinnovo, per completare la governance con la nomina dei comitati. A questi organi del cda spetterà il compito di esaminare l’offerta di Mediobanca su Banca Generali (controllata con il 50,1% dal gruppo Generali) e in particolare l’attenzione è rivolta alla costituzione del comitato «Parti correlate» che monitora i (tanti) intrecci d’interessi tra i soci ed esprime pareri preventivi. Ha detto ieri il presidente Sironi: «In cda inizieremo a discutere il percorso che seguiremo per la valutazione dell’Ops».
L’altro incontro-chiave è il colloquio a palazzo Chigi del ceo di Mediobanca Alberto Nagel con il capo di Gabinetto della premier Giorgia Meloni Gaetano Caputi, al cui vaglio sono passate tutte le operazioni del maxi risiko in corso, dall’Ops di Unicredit su Banco-Bpm a quella di Mps sulla stessa Mediobanca.A Palazzo Chigi
All’esponente del governo, come poi negli incontri dei prossimi giorni con gli azionisti della banca e con i suoi dipendenti, Nagel dettaglierà i vantaggi per tutti gli «stakeholder» dell’offerta da 6,3 miliardi che, come detto, punta a creare un soggetto italiano nella gestione con patrimoni per 210 miliardi. Se l’operazione andrà in porto, Generali si ritroverà in portafoglio un 6,5% di azioni proprie che vale a oggi circa 3 miliardi. Cosa potrebbe fare Generali di questa quota? Le opzioni sono diverse: utilizzarla per comprare attività nelle assicurazioni e nell’asset management oppure per remunerare i soci attuali o magari per invitarne di nuovi. È quest’ultimo lo scenario che più accende le attese. Secondo il mercato si potrebbe aprire una sfida tra le due maggiori banche del Paese, Intesa Sanpaolo guidata da Carlo Messina e l’Unicredit di Andrea Orcel che di Generali ha già il 6,7%. Ma non è neanche da escludere che le due banche possano convivere a Trieste in un nuovo equilibrio.Il rischio
Certo è che l’istituto guidato da Orcel potrebbe guardare a nuove sponde, soprattutto dopo che ieri è circolata la notizia di un suo possibile abbandono dei piani sul Banco. Palazzo Chigi non sarebbe infatti disponibile a ridurre i paletti imposti a Unicredit, ha scritto Bloomberg dopo che nella mattinata il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha risposto: «Fanno quello che vogliono», sull’ipotesi di una rinuncia da parte di Unicredit all’Ops sul Banco. Nel caso, potrebbero aprirsi altri scenari, mentre anche il fronte tedesco resta incerto e i dipendenti di Commerz si preparano a votare al referendum interno sull’offerta Unicredit. Tornando in Italia, nel caso in cui Orcel rinunciasse davvero a Banco Bpm, l’istituto milanese, osserva il mercato, potrebbe tornare a incrociare la strada di Mps. Così come doveva essere il disegno originario, che aveva il supporto del governo. Giovedì il Banco pubblicherà i dati del trimestre e per Unicredit saranno l’ultimo elemento per decidere se andare avanti.
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