Franceskino. Ambasciatore di gentilezza
Al cuore nerazzurro di Franceskino si aggiunge un tocco di viola: non il colore gigliato ma quello della gentilezza....

Al cuore nerazzurro di Franceskino si aggiunge un tocco di viola: non il colore gigliato ma quello della gentilezza. Il maratoneta Francesco Michelotti, che ha una tetraparesi spastica, da anni simbolo di sport e inclusione essendo riuscito a correre la maratona di New York, Liverpool e salire in cima alla Torre di Pisa, e il suo accompagnatore Federico Mataresi del centro podistico Rossini di Pontasserchio sono stati infatti nominati ambasciatori della gentilezza e hanno ricevuto il premio "Costruiamo Gentilezza nello sport".
"Due grandissimi esempi e atleti - la motivazione del riconoscimento - che si impegnano a favore dell’inclusione e per ricordarci ogni giorno che insieme è possibile raggiungere i nostri obiettivi e realizzare i nostri sogni". Un premio che Franceskino vede come "uno sprone a fare sempre di più per trasmettere la gentilezza". "Questa semplice parola - dice - deve essere alla base reciproca di tutto perché si tratta di un valore importantissimo: non è mai scontato mettersi a disposizione degli altri, essere gentili ogni giorno e sfoderare il miglior sorriso per il prossimo". Diventare ambasciatore della gentilezza avvicina sempre di più il maratoneta alla sua missione di rendere il mondo più aperto. "Basta un semplice gesto, fare quello che si può - aggiunge Franceskino - per rendere il mondo più vivibile e inclusivo, anche perché l’opportunità che viene data oggi alle persone con disabilità può risultare utile, un domani, a chiunque. Il mio sogno è rendere Pisa un esempio di accessibilità e inclusione e farò il possibile per impegnarmi in questa grande missione".
Mar. Fer.