Tram Piagge, cantieri soft. Il nodo della fermata Unità. Funaro: "Sarà riutilizzata"

Dopo la posa dei primi binari della 3.2.1 si pensa già ai lavori della futura linea. I cantieri, insistendo sul sedime ferroviario, avranno impatto ridotto sulla viabilità. Intanto si studiano soluzioni per riconnettere il capolinea vicino alla stazione.

Mag 1, 2025 - 06:29
 0
Tram Piagge, cantieri soft. Il nodo della fermata Unità. Funaro: "Sarà riutilizzata"

Fermata Unità, da Cenerentola a regina? Il capolinea nei pressi di Santa Maria Novella – che con l’entrata in funzione della Vacs, la variante al centro storico, ha perso quasi completamente il suo ruolo strategico – potrebbe in futuro ritornare a essere strategico. Ad oggi è depotenziata e praticamente inattiva se non agli estremi dell’"elastico" delle 24 ore per garantire i collegamenti con Peretola (o al mattino presto o in tarda serata). Ma Palazzo Vecchio non l’ha persa dai radar.

"Gli uffici sono al lavoro. – ha spiegato ieri la sindaca Sara Funaro proprio a proposito della fermata – Quando saranno realizzate e pronte le linee per Bagno a Ripoli e per le Piagge e poi tutte le altre faremo in modo che sia utilizzata. C’è chiaramente disegno complessivo".

Un ’pensionamento’ temporaneo dunque per la fermata di piazza dell’Unità che in futuro potrebbe tornare a svolgere un ruolo chiave nel sistema tramviario fiorentino. Come riportato nei giorni scorsi, d’altronde, l’assessorato alla mobilità ha commissionato ai gestori di Sirio uno studio trasportistico per valutare il suo utilizzo in diverse soluzioni con le nuove linee. La logica è un po’ questa: gli scenari di uso sarebbero molteplici, con i nuovi mezzi più il retrofit dei vecchi (su cui saranno montate batterie), liberandosi delle palificazioni, le tratte potrebbero essere diversificate e più libere sui tracciati. Compresa la fermata dell’Unità.

Intanto – posati i primi binari in viale Europa, altezza Viola Park, della futura linea 3.2.1 piazza della Libertà-Bagno a Ripoli – si guarda già alla prossima opera, ovvero la linea 4 Leopolda-Piagge (che in futuro arriverà anche a Campi Bisenzio). L’idea è quella di partire con i primi interventi già entro la fine del 2025. Difficile ancora ipotizzare una road map ma ragionevolmente la nuova linea potrebbe entrare in servizio nel corso del 2028 dopo due anni e rotti di cantieri. Cantieri che però, almeno in questo caso, dovrebbero avere un impatto assai minore sulla viabilità fiorentina.

La linea 4.1 si svilupperà tra la zona di Porta al Prato e l’area delle Piagge e dei borghi, costituendo il primo lotto, appunto, della complessiva linea di collegamento tra Firenze e il centro abitato di Campi. Il tracciato, di fatto, si interconnette con la Linea 1 in corrispondenza della fermata Porta al Prato-Leopolda su viale Fratelli Rosselli e si estende poi lungo il sedime ferroviario della linea preesistente Firenze-Empoli (già dismessa da RFI) fino alla ex Stazione delle Cascine. Dopo aver sottoattraversato il viadotto dell’Indiano e la sede ferroviaria proveniente da Firenze Rifredi, il tracciato raggiunge la zona di via Piemonte per poi svilupparsi parallelamente al canale della Goricina fino alla zona della stazione ferroviaria delle Piagge, dove è previsto il capolinea e la connessione con la futura estensione verso Campi Bisenzio (Linea 4.2, tratta oggetto di altro intervento). La linea si svilupperà per circa 6 chilometri e 200 metri circa, di cui più o meno la metà sulla ex sede ferroviaria Leopolda-Cascine e circa metà in sede propria di nuova realizzazione.

Lungo il tracciato sono previste 13 fermate la cui posizione, si legge nei progetti di PalaVecchio, è valutata sulla base delle previsioni urbanistiche e mira ad ottimizzare la possibilità di fruibilità da parte degli utenti.

Nel pacchetto della futura tramvia – che avrà come principale compito quello di ’scaricare’ dalla mole di traffico Novoli – è previsto anche un nuovo disegno di riassetto urbano delle periferie. A partire dalle Piagge.