Forte scossa ai Campi Flegrei. Torna la paura, scuole evacuate

Sisma di magnitudo 4.4 fra i più forti dell’ultimo anno, seguito da uno sciame proseguito per ore. Teremoto avvertito anche a Napoli. Il sindaco di Pozzuoli: "Dobbiamo imparare a convivere con la situazione".

Mag 14, 2025 - 07:22
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Forte scossa ai Campi Flegrei. Torna la paura, scuole evacuate

di Nino Femiani

Ore 12:06. I Campi Flegrei tremano, la paura corre veloce da Pozzuoli ai quartieri collinari , attraversa Pianura e Bagnoli come una lama nel burro, scuote i palazzi, svuota le scuole, riempie le strade. Una scossa di terremoto di magnitudo 4.4, la più forte registrata dopo quella di 4,6 del 13 marzo, sbianca il volto di migliaia di residenti ormai sull’orlo di una crisi di nervi. L’epicentro è in mare, nel porto di Pozzuoli, a 2,6 chilometri di profondità. Un boato sordo, poi un’interminabile oscillazione: le città flegree si scoprono fragili, la memoria corre al bradisismo degli anni Ottanta.

La scossa arriva improvvisa, non inattesa. Da settimane i sismografi dell’Osservatorio Vesuviano registrano movimenti, piccoli segnali di un’attività che non accenna a placarsi (a febbraio ci sono stati ben 1813 terremoti). Ma oggi la forza è diversa: la terra vibra per diversi secondi, i lampadari oscillano, i vetri tremano, i piani alti sembrano galleggiare nel vuoto. "È stata una scossa lunga, ondulatoria, mai sentita così", raccontano i cittadini, mentre si affollano in strada, nei parchi, nelle piazze. A Posillipo, a Bacoli, a Quarto la scena è la stessa: famiglie che si abbracciano, telefoni che squillano, sirene in lontananza.

Il sisma di mezzogiorno non provoca vittime o feriti, ma lascia il segno. A Pozzuoli, in via Campana, crolla parzialmente una palazzina disabitata, già ridotta a rudere. Sul Monte Gauro, nei pressi dell’Accademia Aeronautica, una frana fa cedere un costone di roccia. "Non ci sono criticità, solo spavento e molta ansia", rassicura il sindaco di Pozzuoli, Gigi Manzoni. Scattano subito i piani d’emergenza. Polizia locale e volontari sono ovunque. Scuole e università vengono evacuate in pochi minuti, la linea 2 della metropolitana si ferma, stop alle funicolari e alle ferrovie Cumana e Circumflegrea: controlli tecnici per garantire l’incolumità dei passeggeri, poi nel pomeriggio riprendono le corse. Non è solo una scossa. Dalle 12:06 si susseguono almeno otto terremoti, quattro dei quali di magnitudo significativa: dopo il 4.4, una replica di 3.5 alle 12:22, poi altre due scosse di 3.3 e 2.7 attorno alle 15. Uno sciame sismico, che tiene la popolazione con il fiato sospeso. "È in corso uno sciame importante, invito tutti a rimanere nei luoghi aperti", è l’appello dei Comuni flegrei, mentre il ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, annuncia che proporrà lo stato d’emergenza per agire più velocemente.

e i Campi Flegrei vivono una giornata di apprensione, si teme che la ‘grande caldera’ erutti, sprigionando anidride carbonica e vapori al suolo. Ma il rischio vulcanico resta dal 2012 in stato di allerta gialla, anche se il suolo si è alzato, eccome. Il livello massimo di sollevamento raggiunto alla fine di gennaio 2025 nel rione Terra di Pozzuoli è di 138 centimetri di cui circa 20 da gennaio 2024. "Il bradisismo non andrà via, dobbiamo imparare a conviverci, ma niente allarmismi", dice Manzoni. "È un periodo di sismicità intensa – aggiunge Fabio Florindo, presidente dell’Ingv, l’istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - L’area del vulcano resta in tensione, non ci sono dubbi. Siamo sempre nell’area della caldera, non ci stupisce che qualche scossa avvenga anche nel golfo. Il monitoraggio è continuo". Il Prefetto convoca il Centro Coordinamento Soccorsi, la Protezione Civile allestisce aree di attesa nella ex base Nato. C’è un piano per il bradisismo la cui zona rossa riguarda essenzialmente l’abitato di Pozzuoli, Bacoli, Quarto e quattro quartieri . In totale quasi mezzo milione di persone. Ma finora solo 1500 residenti hanno detto addio ai Campi Flegrei.