Figline 1965 e Seravezza Pozzi: partita senza reti e occasioni mancate
Il Figline 1965 non riesce a superare il Seravezza Pozzi, finendo 0-0. Tante occasioni ma nessun gol per i gialloblù.

FIGLINE 0 SERAVEZZA POZZI 0
FIGLINE 1965: Pagnini, Ciraudo, Borghi, Cavaciocchi, Milli (65’ Dama), Nobile, Zellini (49’ Rosini), Rufini (65’ Noferi), Gozzerini (68’ Bruni), Torrini, Mugelli (79’ Ciravegna). All.: Brachi.
SERAVEZZA POZZI: Lagomarsini, Coly, Mosti (88’ Sanzone), Greco, Benedetti (84’ Cesari), Bellini (65’ Lepri), Menghi, Bocci (65’ Sforzi), Bedini, Sava (64 Paolieri), Stabile. All.: Brando.
Arbitro: Iorfida di Collegno.
Note: spettatori 400 circa. Angoli: 4-6. Ammoniti: Nobile, Dama, l’allenatore Brachi, Coli.
FIGLINE – La vittoria non è arrivata. Il Figline resta ancora nel limbo, non riesce a superare un attento Seravezza. Così l’appuntamento con i tre punti è rimandato; risultato pieno che sarebbe stato fondamentale per dare maggior ossigeno a una classifica che non trasmette tranquillità. Eppure le occasioni per graffiare Lagomarsini ci sono state: è mancata la mira; difetto più volte espresso dagli attaccanti gialloblù. Al pronti e via, al 3’ occasionissima per il Figline che sugli sviluppi da calcio d’angolo, Mugelli di testa indirizza a rete, ma il palo gli nega il gol. Al 28’ ancora un’opportunità per i gialloblù: Borghi calcia dal limite, sul rinvio di un difensore, ci riprova di nuovo Mugelli, ma esce a fil di palo. Cinque minuti dopo un altro tentativo, stavolta di Torrini, con un tiro da lunga distanza, con palla che finisce a lato. Al 39’ il Figline vicino al gol: azione sulla sinistra di Zellini che crossa verso per Gozzerini che di testa sfiora il palo. Quasi allo scadere dei primi 45’ un cross di Torrini per Gozzerini che calcia con sicurezza la palla sorvola la traversa. Nella ripresa il Seravezza alza i ritmi, la squadra di Brachi se la gioca fino all’ultimo. Gli ospiti al 62’ con Stabile, poi al 67’ con Lepri provano a pungere Pagnini che controlla senza rischiare. Anche Benedetti nel tentativo di tornare a fare gol si affaccia davanti a Pagnini senza mordere.
Giovanni Puleri