Ferrari ottimizza la gestione termica della gomma: preview Gp della Cina
Ferrari si prepara a tornare in pista per il Gran Premio di Cina, un appuntamento cruciale per comprendere lo stato di forma della scuderia dopo un inizio di stagione estremamente deludente. Il tracciato di Shanghai, con il suo layout tecnico e le condizioni meteorologiche in evoluzione, metterà alla prova la monoposto di Maranello, chiamata a […]

Ferrari si prepara a tornare in pista per il Gran Premio di Cina, un appuntamento cruciale per comprendere lo stato di forma della scuderia dopo un inizio di stagione estremamente deludente. Il tracciato di Shanghai, con il suo layout tecnico e le condizioni meteorologiche in evoluzione, metterà alla prova la monoposto di Maranello, chiamata a una reazione immediata dopo le difficoltà incontrate a Melbourne.
L’importanza dell’attivazione gomme
Il circuito si suddivide in tre settori distinti, ognuno con caratteristiche ben precise che influenzeranno la prestazione della SF-25. Il primo è caratterizzato da curve lunghe e veloci, tra cui la celebre Curva 1 a chiocciola, un tratto dove la Ferrari dovrà lavorare attentamente sulla gestione delle temperature degli pneumatici anteriori. Non è un mistero che questa zona della è assai complicata relativamente al warm up delle gomme.
Lo scorso anno, infatti, il team ha faticato a trovare il giusto compromesso: partire con troppa temperatura penalizzava il finale del giro, mentre con le coperture più fredde l’ingresso in curva risultava difficoltoso a causa della tediosa carenza di rotazione. Questo aspetto sarà ancora più critico nel 2015, considerando che la Rossa presenta già una tendenza naturale a questo comportamento.

Il secondo settore è quello più guidato, con curve medio-lente che richiedono un’elevata deportanza per garantire stabilità e trazione in uscita. Qui Red Bull e McLaren potrebbero costruire il loro vantaggio, grazie alla possibilità di abbassare le vetture in assenza di bump significativi. Ferrari a Melbourne ha sofferto l’obbligo di alzare l’altezza da terra, per motivi ancora sconosciuti ma risolvibili che non dovrebbero essere un problema in futuro.
Il rebus sulla messa a punto della SF-25
Secondo le informazioni racimolate dalla nostra redazione, il Cavallino Rampante potrà tornare a lavorare in un range più vicino a quello ottimale, ma la vera incognita resta il carico aerodinamico. Nella passata campagna agonistica, ricorderemo, rispetto a Red Bull la monoposto italiana ha pagato dazio proprio in questa porzione di pista. Ecco perché la SF-25 dovrà dimostrare di essere brava a costruire la messa a punto in maniera differente.
Il terzo settore è quello che maggiormente incide sui tempi in qualifica, con il lungo rettilineo di 1,2 chilometri che porta alla staccata di curva 14. A questo va sommato il tratto successivo, anch’esso molto tecnico, che traghetta le vetture sino al traguardo. Ferrari proverà a sfruttare l’efficienza aerodinamica della specifica di ala posteriore già utilizzata a Melbourne, che potrebbe adattarsi bene alle esigenze del circuito cinese.

La scelta di mantenerla potrebbe essere di tipo strategica, poiché il team di Maranello sta cercando, almeno per i primi Gran Premi della stagione, di ottimizzare il livello di carico attorno all’auto senza stravolgere il pacchetto iniziale. Tuttavia, per riuscirci, sarà fondamentale gestire il degrado degli pneumatici, altro nodo critico della passata edizione, per evitare di incorrere in overheating nelle fasi decisive del giro.
Ferrari pronta cambiare passo
Per concludere ancora un paio di considerazione. Dopo il caso particolare di Melbourne, dove la probabile necessità di aumentare le altezze da terra ha messo in seria difficoltà la SF-25, il gruppo di lavoro stipendiato da Via Abetone Inferiore 4 non può più permettersi passi falsi. Un’altra batosta, o in linea generale un weekend ancora deludente, farebbe scattare un grave allarme sul progetto 677.
La concorrenza è molto agguerrita, anche considerando che la crescita di Red Bull, Mercedes e soprattutto e McLaren appare costante. A Shanghai, la Rossa vuole dimostrare di aver risolto i problemi di adattamento alle diverse condizioni della pista, trovando il giusto equilibrio tra carico, efficienza e gestione gomme. Il weekend cinese è una vera e propria prova di maturità per la SF-25, chiamata a sbloccare i progressi 2025 per restare agganciata alla lotta per la vetta.

Il tutto tenendo presente che, per la prima volta in stagione, scenderà in capo il particolare format voluto fortemente da Liberty Media. Parliamo della Sprint Race, fine settimana che offre più punti ma complica, e non poco, il lavoro da svolgere per trovare il palace corretto dell’auto. Solo 60 minuti prima della qualifica (al netto dei possibili ritocchi del sabato) in cui la Ferrari dovrà farsi trovare pronto grazie al lavoro svolto da casa con il simulatore.
Autori: Zander Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich
Immagini: Scuderia Ferrari – F1TV