Ferrari non sa usare le altezze da terra volute: balance ancora carente
Ferrari è manchevole sul lato bilanciamento e non riesce ad utilizzare la distanza dal piano di riferimento che preferisce, quella che renderebbe di più. In tal senso, fanno discutere le dichiarazioni di Hamilton. Il sette volte iridato lo ha fatto notare, in quanto la SF-25 sta girando più alta di quanto la scuderia vorrebbe. Questo […]

Ferrari è manchevole sul lato bilanciamento e non riesce ad utilizzare la distanza dal piano di riferimento che preferisce, quella che renderebbe di più. In tal senso, fanno discutere le dichiarazioni di Hamilton. Il sette volte iridato lo ha fatto notare, in quanto la SF-25 sta girando più alta di quanto la scuderia vorrebbe. Questo scenario apre a diverse ipotesi, interpretazioni importanti da realizzare.
Lo squat della Rossa non è il problema
In questa primissima fase della campagna agonistica 2025, osservando le performance della vettura in pista, riteniamo che la Rossa stia comunque utilizzando altezze all’interno del range prestabilito, ma, appunto, in linea teorica, potrebbero scendere ancora trovando un super plus aggiuntivo di carico. È anche vero che, dopo la squalifica della Cina, di base si è scelto di non rischiare troppo.
Una atteggiamento conservativo, insomma. A Suzuka c’è stato un parziale riasfaltamento del tracciato: dall’ultima chicane sino a tutto il primo settore. Il resto è rimasto uguale. Pertanto c’erano dei bump che limitavano l’abbassamento del fondo. Ferrari, tenendo presente il layout del tracciato, ha scelto di utilizzare componenti sospensive più rigide che hanno portato i vantaggi attesi, in quanto nel T1 la Rossa c’era.
Come anticipato nella preview del Giappone, il setup è stato costruito partendo proprio da questa zona, dove il team sapeva bene che l’handling di McLaren e Red Bull sarebbe stato altamente competitivo. Tuttavia, non riuscire ad abbassare la vettura quanto voluto, potrebbe essere causato proprio da una filosofia sospensiva che permette maggiore squat. Un atteggiamento che si oppone a configurazioni più rigide.
Almeno 2 decimi persi per il bilanciamento imperfetto
Specifichiamo che lo squat è il parametro principale per garantire trazione che può offrire grandi vantaggi, decisamente superiore su altre piste diverse da Suzuka. Inoltre, va detto che in questo momento Ferrari non riesce a far valere questa filosofia che, sulla carta, potrebbe portare a risultati equivalenti. Potrebbero irrigidire maggiormente, trovando più performance nel veloce, senza però perdere troppo nei punti più lenti.
Situazione alla quale Leclerc si è avvicinato parecchio, scegliendo una messa a punto diversa da Hamilton. Il Cavallino Rampante, per migliorare le zone dove il carico era cruciale, doveva per forza di cose trovare un compromesso, non potendo sfruttare al meglio le zone dove serviva competitività nelle fasi di accelerazione. Il tutto dovuto ai problemi conosciuti relativi alla finestra di utilizzo ancora troppo stretta.
La mancanza di bilanciamento vale circa 2 decimi di prestazione pura. Un puzzle che non è ancora completo, poiché l’efficacia relativa alla “costruzione” del setup ancora non fa presenza. Uno scenario che toglie rendimento alla monoposto specie su piste complete e compilare come quella nipponica. Il team di Maranello sta proprio lavorando su questo fattore, per risolvere quanto prima la situazione.
Il passo avanti necessario sull’altezza da terra
Prendendo in esame il comportamento della SF-25, non pensiamo che la Rossa abbia una piattaforma aerodinamica più sensibile alle altezze da terra rispetto ad altri. Tutte quante le attuali monoposto di F1 sono parecchio legate a questo tipo di parametro, un criterio che regola la competitività delle vetture a effetto suolo. Ferrari ha comunque trovato un buon livello di carico, pur non utilizzando ancora le altezze che vorrebbe.
All’interno di questo scenario un quesito emerge: altre scuderie riescono ad abbassare di più la monoposto grazie ad escamotage intelligenti? Nelle ultime stagioni, di fatti, abbiamo visto sistemi che agivano direttamente sul fondo vettura, per produrre una flessione maggiore pur conservando l’usuro delle skid, l’elemento che la Federazione Internazionale utilizza per verificare il grado di consumo al termine della gara.
Parliamo di una zona grigia del regolamento, dove potenzialmente si può trovare molta performance. Non si può escludere che il team italiano non sia altrettanto bravo nel trarre benefici da questo aspetto, dovendo usare altezze 1 o 2 mm maggiori. Una distanza che non sembra molto grande, ma in realtà può fare tanta differenza. L’idea che traspare è proprio questa, in quanto a Ferrari non è ancora chiaro come utilizzare l’altezze voluta.
Autori: Zander Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich
Immagini: Scuderia Ferrari – F1