Red Bull, aggiornamenti: ritocco meccanico a Jeddah, aerodinamica nuova a Imola
Verstappen lo aveva chiesto e Red Bull risponde. Il team austriaco ha portato i primi aggiornamenti a Suzuka. Lo ha fatto nel Gran Premio di casa, considerando che la power unit che spinge le vetture è di fattura nipponica. Parliamo di piccole correzioni, circa 1mm di spessore in meno sul pull-rod posteriore e un leggerissimo […]

Verstappen lo aveva chiesto e Red Bull risponde. Il team austriaco ha portato i primi aggiornamenti a Suzuka. Lo ha fatto nel Gran Premio di casa, considerando che la power unit che spinge le vetture è di fattura nipponica. Parliamo di piccole correzioni, circa 1mm di spessore in meno sul pull-rod posteriore e un leggerissimo slim sull’engine cover. Novità che non potevano certo fare la differenza.
Il necessario step con la RB21
Red Bull deve realizzare necessariamente uno step verso l’alto. La strepitosa vittoria del Giappone non è figlia della competitività estrema della RB21. Chiaramente l’auto austriaca ha una buona base, ma non è sufficiente per lottare ad armi pari con la super McLaren. Il talento di Hasselt non basta più. La MCL39 ha dimostrato tanta forza in questo primo scorcio della campagna agonistica 2025. Lo storico consigliere della scuderia ex campione del mondo, Helmut Marko, ha fatto la sua consueta sparata.
Prima del fine settimana nipponico, sosteneva addirittura che le vetture color papaya potessero mettere in piazza lo stesso dominio che la RB19 possedeva nella stagione 2023. Per quanto ci riguarda il commento è troppo esagerato, e in effetti, a Suzuka, la sua dichiarazione è stata puntualmente smentita, come spesso succede. Sebbene le auto di Woking siano il riferimento della massima categoria, il gap di vantaggio che possono vantare sul resto della concorrenza non è così marcato.
Ma questo al campione del mondo di F1 in carica non interessa affatto. Max Verstappen vuole una Red bull più veloce e sopratutto capibile sotto il mero profilo dell’handling. Un’auto che a prescindere, senza dover realizzare un lavoro enorme dal venerdì al sabato, per poi sommare “miracoli sportivi” in pista tra qualifica e gara, li consenta di gareggiare sempre al top in qualsiasi scenario competitivo. Anche in quelle piste che non si addicono alle caratteristiche di base della monoposto.
Aggiornamenti Red Bull: sospensioni riviste per Jeddah, fondo nuovo per Imola
Secondo le informazioni raccolte dalla nostra redazione, sappiamo che Red Bull sta preparando un pacchetto aerodinamico di upgrade per il Gran Premio di Imola. Stiamo quindi parlando di gara 7, mentre per il Gran Premio dell’Arabia Saudita, la scuderia dovrebbe portante vari accorgimenti tecnici, non necessariamente evidenti ma assai utili per migliorare il livello di degrado in pista.
Facciamo chiarezza: per il primo dei due appuntamenti italiani ci aspettiamo diversi aggiornamenti alla RB21, tappa oramai classica che i vari gruppi di lavoro scelgono per introdurre novità sulle auto, dopo una prima parte di stagione che permette di alzare la comprensione sulle F1. Ci riferiamo a un nuovo fondo e alcuni upgrade localizzati. Mentre per il round saudita la questione è più complessa.
Diciamo questo, in quanto per migliorare il degrado delle gomma non esiste un parametro preciso da modificare. Si tratta pertanto di un insieme di fattori che vanno migliorati.
In tal senso, ragionando sullo stato attuale della vettura austriaca, sono due le aree sulle quali il gruppo di lavoro diretto da Pierre Waché si sta concentrando. Sappiamo che in F1 la gomma possiede un degrado meccanico e termico.
Dal primo punto di vista vedremo alcune modifiche inerenti la cinematica sospensiva con relative modifiche agli elementi interni, se richieste. Mentre per il secondo fattore il discorso è ancora più difficile, in quanto l’obiettivo è quello di stabilizzare le temperature sui due assi della monoposto. La RB21 immette alta quantità di energia nella mescola, portando spesso all’indesiderato overheating.
Il confronto è sulla McLaren, che in questo momento risulta il benchmark della categoria, malgrado pure le due MCL39, in talune circostanze, abbiano mostrato alcune difficoltà nell’amministrare le coperture. In Giappone non è un caso che Red Bull fosse parecchio solida in gara, proprio perché le temperature erano più basse. Anche per tale ragione Verstappen è riuscito ad emergere inibendo in parte la forza della scuderia inglese.
Autori: Zander Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich
Immagini: Scuderia Ferrari – F1