Ferrari, Leclerc perde la seconda fila per un errore sulla track position
Dopo una sola sessione di prove libere, la F1 torna in pista a Miami per le qualifiche della gara Sprint, che si terrà domani nella mattinata americana prima di affrontare il piatto forte del weekend. Oscar Piastri è stato il pilota più veloce delle FP di oggi, seguito da Leclerc e Verstappen. Come sempre, le […]

Dopo una sola sessione di prove libere, la F1 torna in pista a Miami per le qualifiche della gara Sprint, che si terrà domani nella mattinata americana prima di affrontare il piatto forte del weekend. Oscar Piastri è stato il pilota più veloce delle FP di oggi, seguito da Leclerc e Verstappen. Come sempre, le prime due SQ saranno con gomme Medium, mentre vedremo le Soft solo nell’ultimo segmento per decidere la pole position.
SQ1, curva 11 indigesta per Leclerc
Nella sessione di stamattina, la Ferrari ha avuto i soliti problemi di ottimizzazione, specialmente con Hamilton, ancora lontano dal feeling sperato. I due piloti della Scuderia di Maranello hanno lavorato duramente per trovare il giusto setup, e sembra che Charles abbia trovato un buon bilanciamento, anche se il sottosterzo, caratteristica di questa SF-25, sembra non abbandonare il box rosso.
Le due Ferrari lasciano la pit lane equipaggiate con gomme Medium per affrontare il primo stint delle SQ1. L’attenzione è rivolta al processo di riscaldamento degli pneumatici, essenziale per sfruttare al meglio l’aderenza iniziale delle Pirelli. Dopo l’attesa ai box, con i semafori verdi, le Rosse scendono finalmente in pista sul circuito americano. Durante il giro di uscita, i piloti ricevono numerose indicazioni via radio dagli ingegneri.
Per scaldare il retrotreno si fa largo uso dei freni, mentre l’anteriore viene preparato con movimenti a zigzag. All’ingresso dell’ultima curva si attiva la modalità spinta e il giro lanciato prende il via. Hamilton incontra difficoltà nel secondo settore, faticando a far ruotare l’auto e perdendo l’apice in alcuni punti, compromettendo il tempo (sesto). Leclerc, settimo, appare più irrequieto al volante, ma senza ottenere riscontri migliori sul cronometro.
Leclerc ha margine di miglioramento in curva 8, dove in uscita verso il secondo settore non riesce a sfruttare al massimo l’acceleratore sul lungo tratto veloce che conduce al finale del giro. Deve inoltre affinare la frenata in curva 1 e curva 11 per ottimizzare l’ingresso. Anche Hamilton riceve indicazioni mirate, soprattutto sulla gestione della rotazione intervenendo su diverse impostazioni del differenziale. Dopo un giro di raffreddamento, entrambi si preparano a un nuovo tentativo.
Nel secondo giro lanciato, Charles è costretto ad alzare il piede a causa di un errore in curva 11, dove manca completamente il punto di corda. Resta comunque tempo per un altro tentativo. Hamilton commette una sbavatura simile nel giro successivo. Nonostante il passaggio del taglio non sia in discussione, i tempi registrati finora (ottavo Lewis, decimo Charles) non sono particolarmente brillanti in questa fase iniziale della qualifica.
Molti piloti sbagliano timing e restano esclusi: Stroll, Doohan, Tsunoda, Bortoleto e Bearman possono già togliersi il casco. Il miglior tempo è stato fatto segnare da George Russell, davanti a Kimi Antonelli.
SQ2, Hamilton qualificato solo nel finale
Per la seconda sessione si opta nuovamente per gomme Medium, ma questa volta si utilizza un set fresco. La SQ2 si preannuncia più scorrevole grazie a una pista meno affollata, eliminando i problemi di traffico incontrati in precedenza. Particolare attenzione viene dedicata al riscaldamento degli pneumatici, con una procedura più aggressiva. Il motore Ferrari 066/15 sale di giri, si attiva la modalità spinta e si dà il via al tentativo.
Hamilton è il primo a lanciarsi. Nel serpentone del primo settore non è impeccabile, anche se riesce comunque a limitare i danni sulle linee ideali. Deve però trovare qualcosa in più tra curva 2 e 3, visto che il tempo finale non è competitivo. Leclerc si comporta meglio, pur con diverse sbavature lungo il giro: all’inizio del primo esttore esagera con la rotazione, costringendosi a una doppia correzione evidente, con circa due decimi persi.
In curva 11 il monegasco arriva lungo, manca l’apice e sacrifica altro tempo, errore che ammette subito via radio, spiegando di aver frenato troppo tardi. Si segnala che gli pneumatici non erano entrati pienamente nella finestra di funzionamento. Nel giro successivo il tempo complessivo migliora, ma alla 17 Charles fatica a centro curva, finendo largo e compromettendo l’uscita con una trazione meno efficace.
Con un giro finale comunque buono, Hamilton riesce a togliersi dalle sabbie mobili, finendo sesto a quattro decimi dal miglior tempo di Norris. Seguono Verstappen, Piastri, Antonelli e Leclerc. Esclusi Hulkenberg, Ocon, Gasly, Lawson e Sainz. Per la pole position, dunque, si preannuncia una lotta tra le McLaren e il quattro volte campione del mondo, ma occhio, perché con le Soft potremmo vedere qualcosa di diverso.
SQ3, i soliti problemi di warm-up della Soft
Nei primi minuti, a scendere in pista sono soltanto Verstappen e Russell: l’inglese butta giù nove decimi con le gomme Soft rispetto al suo tempo in SQ2, prendendosi la pole position più che provvisoria, mentre Verstappen non riesce a migliorarsi più di tanto con le rosse montate, e paga quasi tre decimi dal pilota della Mercedes, ma con un carico di benzina superiore.
Dopo tre minuti dall’inizio della SQ3, entrambe le Ferrari fanno il loro ingresso in pista. Questa volta montano pneumatici Pirelli Soft. L’attivazione di questa mescola risulta più complessa, richiedendo un processo più delicato per raggiungere il livello ottimale di grip, indispensabile per esprimere il massimo potenziale. I piloti ricevono numerose indicazioni via radio sulla gestione della posizione in pista e su come scaldare le gomme, adottando però un approccio più graduale.
I due tentativi dei piloti Ferrari mettono nuovamente in evidenza le criticità già emerse: poca rotazione in inserimento, un assetto ancora non del tutto equilibrato e una gestione complessa delle gomme. Nonostante gli sforzi, Leclerc chiude a circa tre decimi dal migliore, un margine contenuto ma sufficiente solo per il sesto tempo.
Va peggio per Hamilton, che si piazza settimo con oltre mezzo secondo di ritardo dalla pole. La prima qualifica si chiude così, lasciando alla Ferrari l’impressione di un potenziale inespresso e ancora parecchio lavoro da fare per colmare il gap dai migliori. La pole è di Kimi Antonelli: il giovane 18enne piazza il suo primo acuto in F1, e domani scatterà davanti a tutti nella Sprint Race del GP di Miami. È soltanto mini gara, ma è una grandissima prestazione del bolognese. Le Ferrari devono accontentarsi della sesta e settima posizione, confermando come ci sia ancora molto da lavorare.
C’è da sottolineare come la posizione in pista di Leclerc non fosse ideale. Questo ha inciso pesantemente sul suo primo settore, dove ha lasciato sul piatto circa due decimi rispetto a Verstappen, complice un’uscita tardiva dai box. Il resto del giro non è stato privo di sbavature, ma il tempo finale era comunque comparabile a quello di Max, se non ci fosse stato il problema iniziale…
Autore: Andrea Bovone
Immagini: Scuderia Ferrari