Ferrari, Hamilton secondo senza safety car: ma oggi si dovrà soffrire
Ferrari si salva con una buona chiamata dai box nella mini gara da 100 chilometri. La gara dell’inglese era rallentata dai consueti problemi di sottosterzo legati anche al setup estremo. Tuttavia l’ottima intuizione del britannico cambia le cose. Decisione che poteva sembrare rischiosa ma quanto mai azzeccata. Senza l’intervento della Safety Car nel finale, l’inglese […]

Ferrari si salva con una buona chiamata dai box nella mini gara da 100 chilometri. La gara dell’inglese era rallentata dai consueti problemi di sottosterzo legati anche al setup estremo. Tuttavia l’ottima intuizione del britannico cambia le cose. Decisione che poteva sembrare rischiosa ma quanto mai azzeccata. Senza l’intervento della Safety Car nel finale, l’inglese aveva concrete possibilità di chiudere la gara in seconda posizione.
Hamilton 1 secondo più lento tra T1 e T2: sottosterzo limitante per la SF-25
Nella prima parte della Sprint Race è apparso evidente il passo superiore delle McLaren con le gomme da bagnato. Dopo una partenza al limite da parte di Piastri, le vetture color papaya hanno messo dietro Antonelli al via e impostare una gara di testa. I due piloti di Woking giravano in fotocopia, risultando 3 decimi più veloci di Verstappen e oltre un secondo più rapidi di Hamilton.
Nonostante lo splendido terzo posto finale, Lewis ha vissuto un calvario in ogni curva con le intermedie. Il sette volte campione del mondo ha perso in media 6 decimi nel T1 e 4 decimi nel T2 rispetto a Piastri. Il sottosterzo in ingresso di curva 1 limita la trazione in uscita, dove Lewis era il più lento ad applicare il gas. In curva 6 e 7, inoltre, è stato costretto a portare meno velocità nel cambio di direzione a causa di un retrotreno instabile e poco supportato in termini di carico aerodinamico.
Verstappen ha ammesso di non riuscire a tenere il ritmo delle McLaren sul bagnato. Il campione del mondo, pur non essendo a ridosso delle vetture inglesi, soffriva di seri problemi di overheating al retrotreno. Le gomme fuori dalla finestra ottimale lo penalizzavano nella sezione più lenta del tracciato (curve 11–16), dove perdeva mediamente 2 decimi a causa della trazione poco incisiva.
Hamilton soffre il degrado peggiore: difficoltà già dal 3° giro
Gara complicata anche per Kimi Antonelli, penalizzata dalla mossa iniziale di Piastri e da un unsafe release subito da parte di Max. Dopo la magia della pole, il giovane bolognese ha perso tre posizioni nelle prime curve, faticando a ritrovare ritmo e lucidità. Kimi ha subito la pressione di Russell per tutto il primo stint, non riuscendo a trovare un buon passo su pista bagnata e mandando in overheating le gomme.
Il duo Mercedes girava circa un secondo più lento rispetto alle due McLaren, e Antonelli ha iniziato a soffrire il degrado già dopo il terzo passaggio. Come si osserva dal grafico, l’italiano aveva un ritmo inferiore rispetto al compagno, bloccandone indirettamente il tentativo di rimonta. Norris è stato il migliore nella gestione delle gomme, recuperando molto terreno su Piastri nella parte finale dello stint.
Pur potendo utilizzare il DRS, non è riuscito a superare il compagno, nonostante un passo migliore. Tuttavia, è stato favorito dall’ingresso della Safety Car mentre effettuava il pit stop, riuscendo così a prendersi la vittoria. Hamilton, invece, è entrato in crisi poco dopo il via, intorno al terzo giro. Già da allora ha iniziato a lamentare via radio una mancanza di grip, confermata anche dai dati sul degrado medio, tra i peggiori in assoluto.
La difesa grazie alle velocità di punta
L’inglese poteva contare su una buona velocità in fondo ai rettilinei, che gli permetteva di difendersi da Albon e recuperare il terreno perso in trazione nei tratti lenti. Ferrari vuole migliorare quanto mostrato in questa prima parte di weekend. Per farlo ha modificato il setup spostando il centro di pressione per ottenere più carico all’avantreno.
Tuttavia, resta evidente la mancanza di passo in condizioni di pista bagnata. Il team di Maranello dovrà lavorare anche su questo aspetto in vista della gara di oggi. Resta da capire come gestire tutto questo scenario, in quanto il Gran Premio di Miami potrebbe essere davvero difficile per la Rossa.
Autore: Leonardo Pasqual – @PasqualLeonardo
Immagini: Scuderia Ferrari – McLaren – F1TV