F1 | V10 e ibrido: se ne discute in Bahrain, ma la maggioranza spinge per mantenere il KERS
F1 V10 – Venerdì mattina, a Sakhir, la FIA ha in programma un incontro cruciale con i Costruttori per discutere il futuro delle power unit in Formula 1. Il presidente della Federazione, Mohammed Ben Sulayem, ha lanciato la proposta di un ritorno ai motori V10 aspirati, accendendo un dibattito che da tempo anima il paddock. Tuttavia, molti team spingono per mantenere una componente ibrida, anche se ridotta. L’intento dell’incontro è chiaro: superare le chiacchiere da box e iniziare a valutare […] The post F1 | V10 e ibrido: se ne discute in Bahrain, ma la maggioranza spinge per mantenere il KERS appeared first on F1 News - Notizie Formula 1, Auto e Motorsport.

F1 V10 – Venerdì mattina, a Sakhir, la FIA ha in programma un incontro cruciale con i Costruttori per discutere il futuro delle power unit in Formula 1. Il presidente della Federazione, Mohammed Ben Sulayem, ha lanciato la proposta di un ritorno ai motori V10 aspirati, accendendo un dibattito che da tempo anima il paddock. Tuttavia, molti team spingono per mantenere una componente ibrida, anche se ridotta.
L’intento dell’incontro è chiaro: superare le chiacchiere da box e iniziare a valutare concretamente la fattibilità di una nuova generazione di propulsori. Ben Sulayem punta a una svolta radicale, ma sa che per attuarla servirà il consenso della maggioranza dei Costruttori.
Koji Watanabe, presidente di Honda Racing Corporation, ha confermato la partecipazione al vertice, chiarendo però che l’interesse della casa giapponese per la F1 è fortemente legato alla spinta verso l’elettrificazione. “Se si trattasse solo di tornare ai motori a combustione interna, anche con carburanti sintetici a zero emissioni, difficilmente potremo supportarlo pienamente”, ha dichiarato.
Le sfide del regolamento 2026
Il dibattito nasce anche dal fatto che il regolamento 2026 presenta ancora molte incertezze. Liberty Media, promotore del campionato, teme che le attuali complessità possano allontanare il pubblico, proprio ora che l’interesse globale è ai massimi storici sia a livello di audience che di sponsor.
L’attuale progetto di power unit, che prevede una suddivisione equa della potenza tra componente termica ed elettrica, si sta rivelando particolarmente difficile da attuare. Le difficoltà sono evidenti, soprattutto per Red Bull Powertrains, che sembra stia faticando ad allinearsi ai requisiti tecnici.
Liberty Media, dal canto suo, vedrebbe con favore un ritorno al sound dei V10, da promuovere attraverso l’utilizzo degli e-fuel, carburanti sintetici puliti e privi di derivati fossili. Tuttavia, la posizione dei Costruttori è tutt’altro che compatta: se General Motors, che entrerà nel 2028 con una PU propria dopo l’esperienza iniziale con Ferrari, potrebbe favorire una semplificazione, altri brand restano freddi sull’idea del ritorno all’aspirato puro.
V10 sì, ma con un tocco d’ibrido
In questo scenario, l’ipotesi che sembra raccogliere più consensi è quella di una via di mezzo: motori V10 aspirati accoppiati a un sistema KERS da 100 kW. Una soluzione che consentirebbe di ridurre drasticamente i costi rispetto alle power unit attuali, mantenendo però una continuità con il percorso di elettrificazione delle auto stradali.
Ferrari, Mercedes e – in un possibile dietrofront – anche Audi potrebbero supportare questa formula, giudicata più sostenibile e coerente con le strategie industriali dei rispettivi gruppi.
Rischio slittamento del nuovo regolamento
Oltre al contenuto tecnico, anche la tempistica sarà al centro del confronto. L’incontro in terra araba potrebbe avere conseguenze importanti: data l’indecisione ancora diffusa e le tante incognite in gioco, non è escluso che l’introduzione del nuovo regolamento possa slittare al 2027. Uno scenario che ricorderebbe quanto accaduto nel 2021, quando il debutto delle vetture ad effetto suolo fu rimandato di un anno a causa della pandemia da Covid-19.
Molti team, infatti, stanno già chiedendo più tempo per lo sviluppo, considerando la complessità dei nuovi propulsori e la necessità di ammortizzare gli investimenti. E così, mentre le squadre lavorano alacremente alle monoposto 2026 senza un layout tecnico ancora definitivo, si fa strada l’idea che il motore del futuro – magari con V10 e KERS – possa vedere la luce già nel 2028 o 2029, con un regolamento transitorio prima del ciclo ufficiale.
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