F1 | Russell: “Mercedes su Verstappen? Comprensibile, è il punto di riferimento”
Il mercato piloti è già entrato nel vivo. Diverse le voci che riguardano alcuni dei top driver in griglia, e

Il mercato piloti è già entrato nel vivo. Diverse le voci che riguardano alcuni dei top driver in griglia, e su tutti c’è ovviamente Max Verstappen. Il quattro volte campione del mondo pare stufo della Red Bull, e sembra essere conteso da Mercedes e Aston Martin. Proprio il team della Stella sta valutando il rinnovo di George Russell, protagonista in questi primi Gran Premi del 2025 con ottime prestazioni. Sembra però che l’uno possa escludere l’altro, anche perché far fuori subito Antonelli non sembra verosimile.
L’inglese, tra l’altro, è stato visto a colloquio con Horner: possibile “scambio” in vista nel prossimo futuro? Non è da escludere nulla. Russell ha commentato con lucidità le voci sul possibile arrivo di Max Verstappen in Mercedes, mostrandosi tutt’altro che intimorito dalla prospettiva: “Perché non dovrebbero volerlo ingaggiare? È assolutamente comprensibile – ha detto l’inglese a Sky Sports UK. Al momento è il punto di riferimento. Ha vinto quattro titoli mondiali. Non è una questione personale né nei miei confronti né verso Kimi. Ogni team ha due sedili, e se puoi avere il migliore, è naturale che ci si pensi”.
Russell: “Non penso al rinnovo, se ne parlerà a maggio”
Nonostante le voci, Russell non si mostra preoccupato. Al contrario, rilancia: “La prestazione è la mia moneta. E credo che oggi il mio livello sia pari a quello di chiunque altro sulla griglia. Sono tranquillo. Molti piloti hanno contratti firmati, ma se non rendi come dovresti, i team troveranno sempre un modo per farti fuori. Funziona così la Formula 1. Parleremo quando sarà il momento giusto. Di solito non discutiamo di contratti prima di maggio o giugno, quindi non è qualcosa che mi preoccupa ora”.
Russell ha anche criticato l’eccessiva attenzione che alcuni colleghi dedicano alla situazione contrattuale: “Chi si agita troppo per la mancanza di chiarezza è spesso chi ha poca fiducia in sé. Io ne ho molta. Sono stato compagno di squadra di un campione del mondo per tre anni, e per me il più grande di sempre, e so di poter competere con chiunque, se ho gli strumenti giusti. Questa è la mia forza”.
“Oggi molti hanno contratti pluriennali, ma quasi tutti contengono clausole di uscita o legate al rendimento. Un triennale non garantisce nulla se può essere rescisso in caso di risultati deludenti. Se una squadra decide che non vuole più un pilota, trova sempre il modo per farlo andare via. Ed è giusto così: siamo solo in 20, ed è uno sport estremamente competitivo. Non c’è tempo da perdere: contano solo i risultati”.