F1 | Russell, il più grande rimpianto: “In Mercedes nell’era Hamilton? Avrei già due titoli”

George Russell riflette su ciò che sarebbe potuto essere correre a bordo di una Mercedes competitiva durante l’era Hamilton: la sicurezza di aver potuto battere l’inglese

Campione di F3 al primo anno, campione di F2 al primo anno. Come lui, pochi altri piloti dell’attuale griglia di F1: Hamilton, Leclerc, Piastri, e, per ultimo, Bortoleto. George Russell è, da anni, uno dei protagonisti della massima categoria del motorsport a quattro ruote, ma ha un rimpianto: non aver avuto l’opportunità di guidare le Mercedes dell’era Hamilton. La situazione sarebbe stata completamente diversa.

Il suo debutto nel team della Stella di Stoccarda non è avvenuto nel momento migliore. La Mercedes arrivava da un dominio indiscusso di quasi dieci anni, con Hamilton che aveva vinto tutto ciò che era possibile vincere. Ma nel 2022, anno del suo salto al fianco del sette volte campione del mondo, Russell ha trovato una monoposto diversa.

Con i nuovi regolamenti, gli ingegneri di Brackley non sono riusciti a trovare subito la quadra, e quella stagione è stata una totale delusione. L’unico aspetto positivo è stata la vittoria di Russell in Brasile. Nel 2023, pur essendo la seconda forza in campo, contro la Red Bull non c’era molto da fare. Lo scorso anno, invece, l’inglese ha dimostrato in alcune occasioni di essere molto veloce, conquistando due vittorie, ma ha anche commesso ancora alcuni errori.

Nel 2025, però, se attorno al numero 63 c’erano ancora dei dubbi, sono stati completamente allontanati. Russell ha avuto un inizio di stagione incredibile: tre podi in cinque gare, due terzi posti e un secondo posto. Considerando anche la monoposto che guida, una Mercedes che non è ancora al top della forma, questi risultati sono da considerarsi ottimi.

Nonostante questo, però, come ha sottolineato in un intervista al The Athletic, Russell ha un solo grande rimpianto: non aver corso negli anni d’oro della Mercedes. “Tutti sono all’ombra di Lewis. Essere compagni di squadra di un sette volte campione del mondo per tre anni non è affatto semplice. Qualche stagione fa, se gli arrivavi davanti, saresti stato primo, o comunque là”. 

“Penso che se fossi salito sulla Mercede cinque anni prima, adesso avrei già vinto almeno due titoli mondiali. Al momento continuo a lavorare con lo stesso gruppo di persona, ma ammetto che Lewis era una presenza importante; si sente che non c’è più“, ha concluso Russell. “Oggi è cambiato tutto: sono sempre al lavoro, seduto sulla mia scrivania, allenandomi nella mia stanza”. 

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*Foto in copertina, credits: F1inGenerale

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