F1, rottura Oakes-Alpine: Briatore vuole incidere sul presente

F1: Oliver Oakes lascia Alpine, al suo posto Briatore. Spesso eventi casuali suggeriscono speculazioni assai remote. In questi giorni si sta parlando con insistenza della ipotetica precarietà di Christian Horner sul ponte di comando di Red Bull. Per comprendere appieno il contesto è necessario ricordare il peso specifico del manager inglese, nell’ambito dell’impegno del colosso […]

Mag 7, 2025 - 11:54
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F1, rottura Oakes-Alpine: Briatore vuole incidere sul presente

F1: Oliver Oakes lascia Alpine, al suo posto Briatore. Spesso eventi casuali suggeriscono speculazioni assai remote. In questi giorni si sta parlando con insistenza della ipotetica precarietà di Christian Horner sul ponte di comando di Red Bull. Per comprendere appieno il contesto è necessario ricordare il peso specifico del manager inglese, nell’ambito dell’impegno del colosso delle bevande energetiche nella classe regina.

Horner traballa in Red Bull

Christian, oltre ad essere onnipresente al muretto del team austriaco, non è semplicemente il team principal della scuderia di Milton Keynes, ma bensì il CEO di Red Bull Racing, Red Bull Powertrains e Red Bull Advanced Technology. La bufera sollevata dall’indagine interna che lo ha visto sul banco degli imputati alla vigilia dello scorso stagione, non ha minimamente intaccato il suo potere.

Nel massimo momento di vulnerabilità ha incassato la fiducia dell’anima thailandese del capogruppo. Pensare che possa essere sollevato dopo un difficile quanto prevedibile inizio di stagione è probabilmente una forzatura, a meno che all’orizzonte non ci sia un piano industriale che preveda l’acquisizione del team Red Bull da parte di un soggetto interessato ad entrare in Formula Uno.

F1 Oakes Briatore
Christian Horner, boss della Red Bull

Qualcosa di molto simile a quanto stava accadendo due anni fa, quando l’accordo Red Bull–Porsche era praticamente cosa fatta. In quella circostanza, il management inglese si oppose strenuamente all’acquisizione della squadra sotto mentite spoglie di partnership tecnologica. Solo a fronte di un eventuale disimpegno di Red Bull in Formula Uno le posizioni apicali di Horner potrebbero essere messe in discussione.

Alpine, Oakes: il significato delle dimissioni in F1

L’introduzione dello scritto è strettamente connessa alla notizia giunta nel tardo pomeriggio di ieri sera, allorquando il team Alpine ha comunicato le dimissioni del giovane team principal, Oliver Oakes. Un fulmine a ciel sereno, nonostante il team transalpino non abbia iniziato la stagione in modo entusiasmante. Detto questo, occorre precisare che il termine “dimissioni” in Formula Uno si presta a varie letture.

Può succedere che un manager decida di rimettere il proprio mandato in virtù di insanabili divergenze con la proprietà e/o consiglio di amministrazione. In altre circostanze, le dimissioni sono licenziamenti indotti, tali da non macchiare il curriculum professionale della risorsa sollevata dal proprio incarico. Sostanzialmente, ciò che accadde a Mattia Binotto al termine della stagione 2022.

F1 Oakes Briatore
Oliver Oakes, ex team principal dell’Alpine

Nel caso di Oakes è complesso comprendere in quale delle due casistiche si possano collocare le sue dimissioni. Il finale della scorsa stagione è stato molto positivo per il team francese, grazie soprattutto agli aggiornamenti sulla A524 che, in un primo momento, erano stati concepiti per la monoposto dell’attuale stagione. Era prevedibile che il 2025 fosse una stagione di consolidamento dell’organico e di transizione.

Tuttavia, al tempo stesso, in virtù del passaggio ai propulsori Mercedes chiedendo di fatto i reparto motori di Viry Chatillon della Renault e contestualmente della rivoluzione regolamentare, è alquanto difficile ipotizzare che Oakes abbia interrotto la collaborazione con Alpine per effetto dell’avvicendamento tra Doohan e Colapinto. La promozione del’ argentino a titolare era cosa fatta sin dal suo ingaggio.

Briatore prende tutto

Per quale ragione allora un giovane e promettente team principal come Oakes dovrebbe dimettersi? Qui nasce la suggestione. Per certi versi, la carriera del dirigente di Norfolk è speculare a quella di Christian Horner. Ex pilota arrivato sino alle serie cadette del motorsport inglese. Grazie ai successi nel kart fu notato da Red Bull, che lo inserì nel proprio programma giovani.

L’impossibilità di proseguire la carriera di pilota, abbandonando di fatto il volante, ha convinto Oakes a intraprendere la strada di manager nel 2015, rivelatasi molto più gratificante di quella all’interno dell’abitacolo. La presunta posizione traballante di Horner e le dimissioni di Oakes potrebbero far pensare a un clamoroso reset in casa Red Bull, dando inizio a una nuova era del team di Milton Keynes.

F1 Oakes Briatore
Flavio Briatore e Oliver Oakes discutono all’interno dell’Hospitality di Alpine

Per le ragioni espresse nello scritto, tale ipotesi è al momento soltanto una suggestione, ovviamente. Sembra infatti abbastanza probabile che l’ex boss della Benetton, al secolo l’italiano Flavio Briatore, abbia deciso di rimettersi in gioco, assumendo il controllo del team per incidere sul presente, e non solo per quanto concerne le scelte sul medio-lungo periodo, in qualità di “advisor” del team.

Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat 

Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv