F1 | “Non ci sarà più altra pioggia”: l’esordio incerto del rapporto Hamilton-Adami

Non è stato, quello in Australia, l’esordio sognato da Hamilton con la Ferrari: i team radio con l’ingegnere Adami hanno mostrato un rapporto da affinare Una caotica gara al debutto in Ferrari riserva a Lewis Hamilton un deludente decimo posto: non è stata una corsa ... Leggi tutto L'articolo F1 | “Non ci sarà più altra pioggia”: l’esordio incerto del rapporto Hamilton-Adami proviene da F1ingenerale.

Mar 18, 2025 - 14:49
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F1 | “Non ci sarà più altra pioggia”: l’esordio incerto del rapporto Hamilton-Adami

Non è stato, quello in Australia, l’esordio sognato da Hamilton con la Ferrari: i team radio con l’ingegnere Adami hanno mostrato un rapporto da affinare

Una caotica gara al debutto in Ferrari riserva a Lewis Hamilton un deludente decimo posto: non è stata una corsa semplice per il campione britannico, che ha dovuto affrontare condizioni meteo impervie, strategie errate e team radio incerti con il nuovo ingegnere di pista Riccardo Adami. Le comunicazioni tra i due hanno evidenziato, soprattutto in fasi critiche del GP, un rapporto ancora da perfezionare.

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Foto: Scuderia Ferrari

Non c’è più Peter “Bono” Bonnington a guidarlo dal muretto del team, il 2025 tuffa Lewis Hamilton in un contesto tutto nuovo. Il matrimonio storico con la Mercedes è finito e il sette volte iridato deve ambientarsi in un ambiente differente, a partire dai metodi di lavoro fino allo stile della monoposto. Tra le grandi novità a cui il #44 dovrà presto abituarsi c’è quella dell’ingegnere di pista. Il rapporto tra pilota e ingegnere al muretto è quanto di più “intimo” ci sia in Formula 1. Fiducia, immediata comprensione, totale affiatamento sono solo alcuni degli ingredienti cruciali per rendere il rapporto tra chi guida e chi aiuta dal muretto un rapporto vincente.

Adami guida Hamilton: i “Leave Me Alone” di Sir Lewis

L’Australia ha rappresentato il primo banco di prova per il nuovo duo Lewis Hamilton-Riccardo Adami. I due hanno avuto modo di conoscere il proprio modo di lavorare in radio per sole poche ore nei test e durante le prove libere e le comunicazioni nella gara a Melbourne hanno evidenziato un rapporto che richiedere ancora decisi passi avanti nell’affiatamento. Che Adami e Hamilton debbano ancora conoscersi al 100% lo si era intuito già dai primi giri del GP: “Sì, non c’è problema. Per favore, non ripetermi ogni cosa”, aveva chiesto Sir Lewis al proprio ingegnere rispondendo ad alcune richieste “tecniche” di Adami.

L’episodio del quarto giro non è stato l’unico, anzi. Nel corso del gran premio più volte uno zelante ingegner Riccardo Adami ha suggerito diverse azioni e configurazioni al pilota inglese. In molte di queste situazioni il classe ’85 di Stevenage ha replicato implorando comunicazioni più asciutte e meno frequenti.

  • Giro 4 – “Resta in modalità Charghe, Charge Button on”, chiede Adami. “Sì, no problem. Non ripetermi ogni cosa, per favore, replica Hamilton. L’ingegnere: “Capito“.
  • Giro 13 – Adami: “Puoi usare K1 quando sei vicino al pilota davanti”. La risposta del #44: “Lascia fare a me, per favore”. Ancora dal muretto: “K1 disponibile”. E ancora dalla Ferrari di Hamilton: “Sì, lo so. Lasciami fare, per favore”.
  • Giro 25 – Adami: “Per evitare di non avere il DRS, ti suggerisco di salire di marcia e poi azionare il DRS“. La risposta dell’inglese è sempre quella: “Sì, lascia fare. Per favore, lascia fare!”

Errori di strategia e incomprensioni: i team radio Adami-Hamilton durante la pioggia

Le incertezze tra l’ingegnere Riccardo Adami e Lewis Hamilton sono venute ancor più in superficie durante le fasi critiche degli ultimi giri di GP. Proprio negli ultimi dieci giri, quando la pioggia ha rivoluzionato nuovamente le strategie dei team, la Ferrari non si è rivelata pronta alla situazione, sbagliando la strategia con entrambi i piloti.

Tra il giro 46 e il giro 48, le tornate cruciali in cui la pioggia ha aumentato di intensità portando Verstappen ai box per la giusta strategia, avvengono le maggiori indecisioni nei TR tra Adami e il #44. L’ingegnere di pista si confronta con Hamilton, fornendo un’indicazione che si rivelerà poi errata.

Per il muretto Ferrari la pioggia non si sarebbe intensificata nei giri successivi, i piloti sono rimasti in pista con gomma hard e hanno “perso una grande opportunità”, come ammesso da Hamilton. Di seguito tutti i team radio critici dei giri prima della tardiva sosta.

  • Giro 46 – Adami: “Il terzo settore è il più bagnato”. Hamilton: “La pioggia aumenterà?“. Adami: “Negativo. Rimarrà così, speriamo. Vedo che sta ancora piovendo in pit-lane”. 
  • Giro 46 – TR Adami: “Sei a 8 secondi dal leader. Il leader è Verstappen e sta restando in pista. Resta fuori e fai attenzione nel t3.”
  • Giro 47 – Verstappen ai box, TR Adami mentre Hamilton passa sul traguardo: “Questa è la parte più bagnata del circuito, stai guidando la gara”. Hamilton: “È molto scivoloso qui. Sta piovendo di più!”
  • Giro 47 – Hamilton poche curve dopo: “Avrei dovuto tornare ai box, la pioggia è aumentata! Ora tutto il tracciato è bagnato”. Adami: “Potresti tornare ai box in un giro. Fai attenzione. Charles è dietro di te, su gomma hard.”
  • Giro 47 – Adami: “Safety Car, Safety Car“. TR Hamilton: “Troppo scivoloso. Rischiamo troppo a stare fuori. Cosa consigli? Sta piovendo tanto, non penso si asciugherà presto. È tutto… tutto bagnato.
  • Giro 48 – Hamilton: “Chi ha detto che la pioggia non sarebbe aumentata? Abbiamo peso una grandissima opportunità qui. In che posizione sono? Sono tornato di nuovo in P9? Ca**o…”

Hamilton difende Adami: “Ci stiamo ancora conoscendo!”

Al termine del confuso e deludente gran premio Lewis Hamilton ha analizzato la prima avventura in gara con il nuovo ingegnere di pista Adami. L’inglese ha sottolineato come non ami ricevere informazioni a ripetizione, ma ha voluto difendere a spada tratta l’ingegnere Ferrari, specificando come sia un rapporto delicato che necessiti di un affiatamento pressoché totale.

Generalmente, non sono un pilota a cui piace ricevere molte informazioni durante la gara, se non sono io stesso a chiederle direttamente”, ha spiegato il britannico. “Riccardo però ha fatto un buonissimo lavoro, andremo avanti. Ci stiamo ancora conoscendo!”

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